Biagiotti Progetto Arte
Firenze
via delle Belle Donne, 39r
055 214757 FAX 055 214757
WEB
Il Quinto Atto
dal 15/12/2011 al 15/1/2012
mart-sab 14-19

Segnalato da

Galleria Biagiotti




 
calendario eventi  :: 




15/12/2011

Il Quinto Atto

Biagiotti Progetto Arte, Firenze

Attraverso l'installazione, la performance, il disegno, il video, il suono, 5 artisti siciliani innescano una riflessione che tiene conto del perpetuo stato di disequilibrio dell'attuale momento storico. Tra il concetto di crisi, apocalisse, precarieta', rinascita, trasformazione, limite e sfida. Opere di /barbaragurrieri/group, Silvia Giambrone, Loredana Longo, Concetta Modica, Marco Maria Giuseppe Scifo.


comunicato stampa

/barbaragurrieri/group, Silvia Giambrone, Loredana Longo, Concetta Modica, Marco Maria Giuseppe Scifo a cura di Helga Marsala

La Galleria Biagiotti inaugura un nuovo appuntamento espositivo dedicato a una specifica area geografica e al relativo contesto artistico. Dopo il viaggio nella complessa realtà urbana di Bangkok, si torna in Italia, stavolta scegliendo di confrontarsi con la condizione straordinaria e unica dell’insularità.

È la Sicilia, o meglio una piccola selezione di artisti siciliani, il fulcro di questa mostra, pensata non già come una micro-ricognizione territoriale, né come l’individuazione di un genius loci, di uno stile, di un’attitudine locale. Si tratta piuttosto di guardare al mondo, prendendo le mosse da uno “spirito del tempo” che ci connota e ci descrive. Umori ed energie sotterranee scorrono lungo le arterie della contemporaneità, mentre un singolo territorio si fa specchio del presente, suo riflesso contiguo e differente. In un rimbalzo dialettico dal micro al macro.

Un’isola come spazio dell’exemplum, quinta teatrale in cui la Storia mette in scena - fatalmente – l’ultimo atto della tragedia.
“Oggi ci troviamo all’apice, là dove comincia il quinto atto. È l’ora delle decisioni ultime. La tragedia si conclude. Ogni civiltà superiore è una tragedia; la storia dell’uomo nel suo insieme è tragica”.

Il pensiero profetico di Oswald Spengler ipotizzava, già all’inizio degli anni Trenta, il tramonto della civiltà occidentale, un declino connesso all’estremo avanzare della tecnica, al depotenziamento delle facoltà creatrici dell’uomo contemporaneo e alla perdita del suo originario spirito faustiano. Ad attenderci ci sarebbe una violenta, lentissima, incontrastabile apocalisse. “Ormai usciti dall’interminabile tempo della postmodernità - che sembrava sospendere all’infinito l’idea del crollo – abitiamo dentro a una sorta di limbo etico, estetico, culturale. Si resta ancora più o meno immobili, nel tentativo di individuare la possibilità di un nuovo inizio, che segua la crisi e che dia senso all’ipotesi di una fine. Questa condizione di sospensione e di invocata germinazione non prescinde dal confronto con la possibilità del rischio. Un sistema di equilibri precari tiene la contemporaneità sull’orlo di un baratro: uno stare-sul-bordo che prelude al riscatto come pure alla caduta, alla risalita come alla disfatta”. (Helga Marsala)

Con la celebre affermazione “Là dove c’è il pericolo cresce anche ciò che salva”, Friedrich Hölderlin si pronunciava sull’importanza di accettare una situazione rischiosa, al fine di sperare in una qualche forma di salvezza. In sostanza, non esisterebbe rinascita senza assunzione della sfida. E rischio è - tragicamente – coltivare una relazione coraggiosa e intrinsecamente conflittuale con la morte, il sacro, la natura, il nulla, il fato, l'altro e la sua irriducibilità.

A tali spunti tematici fanno riferimento i lavori dei cinque artisti selezionati. Attraverso l’installazione, la performance, il disegno, il video, il suono, si prova a innescare una riflessione che tenga conto del perpetuo stato di disequilibrio in cui ci troviamo in questo momento storico. Da qui, un viaggio in cinque tappe attraverso i concetti di crisi, apocalisse, precarietà, rinascita, trasformazione, limite e sfida. Cinque interventi nello spazio, ognuno corrispondente a una diversa declinazione del “tema”: dai movimenti segreti del paesaggio (Marco Maria Giuseppe Scifo) ai micro-sistemi economici (/barbaragurrieri/group), dalla dimensione emotiva ed esistenziale (Silvia Giambrone) a quella intellettuale e creativa (Concetta Modica), giungendo a un’indagine articolata intorno all’estetica della distruzione (Loredana Longo).

.BIO

/barbaragurrieri/group sono Barbara Gurrieri (nata nel 1978 a Vittoria, Ragusa) ed Emanuele Tumminelli (nato nel 1977 a Vittoria, Ragusa). Vivono e lavorano a Vittoria. Principali mostre personali: “Even if I use an umbrella, my shoes get wet just the same”, Bocs, Catania, Italia (2011); "Ci piace rimanere da soli, però alla fine ci raccontiamo sempre le solite favole”, Galleria Francesco Pantaleone, Palermo, Italia (2009); “Forgotten games project”, Neon FdV Gallery, Milano, Italia (2009). Principali mostre collettive: “Paesaggio e popolo della Sicilia”, Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo, Italia (2010); “Others resident”, Fondazione Brodbeck, Catania, Italia (2010); “E-flux video rental”, Giovanni Giuliani Foundation, Roma, Italia (2009); “A camel is a horse designed by a committee (attempts at rewriting the wor(l)d)”, Bevilacqua La Masa Foundation, Venezia, Italia (2009). Silvia Giambrone è nata ad Agrigento nel 1981. Vive e lavora a Roma.
Principali mostre personali: “Poetica della relazione – Silvia Giambrone e Liliana Moro” - Paolo Maria Deanesi Gallery, Rovereto (2011); “Dichiarazione d’amore / Giornata del contemporaneo”, Museo Riso, Palermo (2011); “Ottobrata”, Galleria Bonomo, Bari (2010); “Invito all’opera”, Galleria Il ponte contemporanea, Roma (2010). Principali mostre collettive: “Ente Comunale di Consumo”, Complesso del Vittoriano, Roma (2011); “Protest!”, Careof, Milano (2011); “Qui vive”, Moscow International Biennale for Young Art (2010); “A camel is a horse designed by a committee (attempts at rewriting the wor(l)d)”, Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia (2009); “Pandora’s boxes”, BAC!10.0, Centre de cultura contemporanea de Barcelona (2009); “Eurasia. Dissolvenze geografiche dell’arte”, MART, Rovereto (2008); “Spazi incorretti”, Pastificio Cerere (2007).

Loredana Longo è nata a Catania, nel 1967. Vive e lavora a Catania, Italia. Principali mostre personali: 2011- “Neither here nor there”, Temporary Museum e Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, Italia; 2010- “Cages”, Artecontemporanea Bruxelles, Belgio, a cura di Antonio Arevalo; 2008 - “Explosion#17 Happy New Year, Napoli. Teatro Festival Italia, Real Albergo dei Poveri, Napoli, Italia.
Principali mostre collettive: 2011 - “Wunsch und Ordnung”, Ausstelungsraum Klingental, Basilea, Svizzera; “Wonder Art”, MLAC- Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, a cura del collettivo Curatorial Mlac; “Biennale dell’umorismo - Tra il sublime l’idiota”,Sale Napoleoniche Palazzo Parisani Bezzi , Tolentino (MC) a cura di Luca Beatrice ; 2010 - “Follia”, Festival di Ravello, Italia, a cura di Achille Bonito Oliva; 2009 - “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre”, Museo Palazzo Riso, Palermo (I), a cura di Paolo Falcone e Valentina Bruschi; AIM, International Biennale”, Marrakech, Marocco, a cura di Abdellah Karroum; “INNMOTION 2009 FESTIVAL”, CCCB, Centro de Cultura Contemporanea de Barcelona, Spagna; 2008 - “TINA B.- The Prague Contemporary Art Festival”, Laterna Magika Theatre, Praga, Repubblica Ceca.

Concetta Modica è nata a Modica nel 1969. Vive e lavora a Milano. Ha partecipato a mostre in spazi pubblici e privati tra cui: Galleria klerkx a Milano, Vanessa Quang a Parigi, Fondazione Pistoletto a Biella, Fondazione Ratti a Como, Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo, SerrOne a Monza, Botkyrka Konsthall a Stoccolma, Museo Riso a Palermo, Placentia Arte con cui ha installato un’opera permanente nei giardini Margherita di Piacenza. Ha esposto in una personale alla Gamec di Bergamo e alla Galleria Umberto di Marino con cui collabora.
E’ stata scelta come artist resident nel programma di Raumars a Rauma in Finlandia nel 2009. Partecipa a progetti di Artist Run Space come MARS Milano e BRINK Londra. E’ tra i finalisti di “Qui l’arte è di casa” concorso di arte pubblica indetto dalla Gamec e dal Comune di Bergamo.

Marco Maria Giuseppe Scifo è nato ad Augusta (SR) nel 1977, vive e lavora a Milano, Italia.Principali mostre personali: “Running Glance” (a cura di Antonello Tolve), Z2O Galleria Sara Zanin, Roma, Italia (2011); “Eye Run”, (a cura di Antonello Tolve), Gallerie du Centre Culturel Français de Milan - Palazzo delle Stelline,Milano, Italia (2010); “Apicoltura”, Gallerie du Tableau, Marsiglia, Francia (2007); Galleria Unorossodue, Milano, Italia (2005).
Principali mostre collettive: “SHOWTIME” (a cura di Antonello Tolve), Galleria ZAK, Monteriggioni SI, Italia (2011); “54 ̊ Esposizione Internazionale d’arte di Venezia Illuminazioni – Padiglione Italia - Accademie” (a cura di Vittorio Sgarbi), Arsenale – Tese di San Cristoforo, Venezia, Italia (2011); “Open 13”Esposizione Internazionale di Scultura (a cura di Paolo De Grandis), Venezia, Lido, Isola di San Servolo, Italia (2010); “Seconda edizione del Concorso Internazionale per Giovani Scultori” Fondazione Arnaldo Pomodoro (Vincitore del premio acquisto UniCredit Group), Milano, Italia (2008); “Pericoloso Sporgersi” (a cura di Stefania Meazza e Catherine Macchi) l'Atelier Soardi, Nizza, Francia (2008); Museo Gennaro Pérez, Cordoba, Argentina (2008).

Inaugurazione 16 dicembre 2011 ore 18.00

Biagiotti Arte Contemporanea
via delle Belle Donne, 39/r 50123 Firenze
Orari: dal martedì al sabato dalle 14 alle 19

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