Palazzo Reale
Napoli
piazza Plebiscito, 1
081 7410067 FAX 081 403561
WEB
Cherubino Gambardella
dal 14/12/2011 al 27/2/2012
tutti i giorni 9-20, mercoledi chiuso

Segnalato da

Sara Resnati



approfondimenti

Cherubino Gambardella



 
calendario eventi  :: 




14/12/2011

Cherubino Gambardella

Palazzo Reale, Napoli

'La vita con gli oggetti' e' il titolo della mostra e del libro sull'idea di una nuova architettura democratica: disegni, foto, testi e plastici sono esposti tra i marmi del braccio d'onore, in un'architettura nell'architettura che punta a rappresentare una nuova forma di monumentalita' popolare.


comunicato stampa

“I termini di un sogno, di una nuova utopia collettiva,
risiedono nel balcone e nel cappello, nella sedia e nella bottiglia,
cose che trasformano la tristezza  banale della scatola edilizia  
in un immenso grattacielo parlante
pronto a guardare dritto dritto dentro gli occhi del futuro”
C.G.

“La vita con gli oggetti | Life with objects” è il titolo emblematico della mostra e del libro che Cherubino Gambardella dedica all’idea di una nuova architettura democratica. Un vero e proprio percorso di ricerca che si compie nelle sale dello Scalone d’onore del Palazzo Reale di Napoli dal 15 dicembre al 28 febbraio e nelle pagine dell’omonimo libro edito da Skira.

Architetto, professore di progettazione alla Seconda Università di Napoli, autore di saggi di teoria del progetto, Gambardella attraverso “La vita con gli oggetti | Life with objects” immagina un’architettura nuova - integrata, immediata, fortemente comunicativa, in grado di accogliere le persone e di ritrovare uno spazio della condivisione.
“La vita con gli oggetti | Life with objects” nasce come sperimentazione e ricerca tra Gambardella e i suoi studenti. Approda nel 2010 al Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia con un’installazione che è una prima espressione costruita dell’immaginario dell’autore. Giunge nella sua configurazione definitiva a Palazzo Reale di Napoli dove disegni, foto, testi e plastici sono esposti tra i marmi del braccio d’onore, in un’architettura nell'architettura che punta a rappresentare una nuova forma di monumentalità popolare. Quella monumentalità popolare che è la chiave di volta per uscire dallo stile contemporaneo, globale, fatto di idee obsolete, noioso e autoreferenziale nelle espressioni delle archistar.
Gambardella ne è convinto e ci rapisce, sia nel libro che nella mostra, attraverso un percorso logico e iconico che parte dalle cose comuni. L’Architetto osserva la sagoma di scodelle, bottiglie, brocche, bicchieri. Da lontano il loro aspetto suggerisce la forma riconoscibile e domestica della città. Bicchieri come silos, brocche come cupole, bottiglie come torri. Forme note che ingrandite conservano familiarità e stupore. Associate, poi, agli altri oggetti architettonici come ballatoi, balconi, finestre, logge diventano pezzi urbani pronti a stagliarsi nel tessuto metropolitano come virus positivi, caricature sorridenti, spazi di accoglienza per i vecchi e i nuovi cittadini.
Ecco quindi, a New York, una torre con l’orologio e tutte le finestre di Manhattan a ricordo di vite perdute e di vite che si rigenerano ogni giorno. A San Pietroburgo quattro bottiglie barocche, immense caraffe piene di linfa metropolitana si affacciano sul mare del nord di fronte all’incrociatore Aurora per dirci che in quel punto ha veramente inizio e fine l’Europa, tra la fragilità del ghiaccio e la luce bianca della Russia. A Milano una lama di case. Un omaggio alla forza di Luigi Moretti, alla gentilezza di Gio Ponti e agli arabeschi di Piero Portaluppi.
Tre esempi per descrivere la forza onirica e passionale della produzione di Gambardella, tesa a dare un nuovo senso delle grandi architetture del futuro.
Un percorso che attraversa sei grandi metropoli del vecchio e nuovo mondo. New York, San Pietroburgo, Milano ma anche Napoli, Marrakesh, Tokyo. L’architetto le racconta, le fotografa, propone una nuova idea di architettura che, per giungere a una rivitalizzazione del tessuto urbano,
parte dalla riabilitazione della forma degli oggetti comuni, riletti e interpretati suggestivamente.
“Questo libro e questa mostra vogliono dare prova che l’architettura può giocarsi ancora una partita stupefacente e monumentale nella condivisione di un immaginario facile” spiega Gambardella. “Il progetto  dovrà tornare ad essere il racconto di un epos corale producendo un’altra idea /forza composta dalla  sostanza primaria del muro e dalla  natura accessoria di tutti quegli oggetti poveri come finestre ballatoi, mansarde, recinti, sopralzi, saccheggiati dall’abusivismo edilizio e pertanto bisognosi di un riscatto. Dall’osservazione della città comune  nascerà, allora,  lo spazio per una nuova bellezza fondata sul rapporto tra il peso della massa e la mutevolezza delle cose”
In La vita con gli oggetti | Life with objects le forme della quotidianità entrano nell’immaginario collettivo “perché ogni oggetto”, conclude Gambardella, “se applicato a un edificio o trasformato in edificio stesso, aiuta l’architettura a farsi docile e comprensibile, riavvicinandola all’uomo”.

Libro/catalogo, Skira editore
Per informazioni: 081 7944021

Ufficio Stampa
OTTO – Sara Resnati
Tel. 02-45470850
s.resnati@ottoidee.it

Gambardellarchitetti
Tel. 081 415312

Palzzo Reale – Scalone d’onore
piazza Plebiscito, 1 - Napoli
Orari tutti i giorni dalle 9 alle 20 mercoledi chiuso
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [48]
Mathelda Balatresi
dal 8/4/2015 al 9/5/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede