Nei murales la tradizione tipografica italiana. Le nove gigantesche B, che ogni giorno sono viste dai viaggiatori della direttrice Salerno-Reggio Calabria, sono riprodotte su tela per portare la street art ai frequentatori della biblioteca.
Le nove gigantesche “B”, che ogni giorno stupiscono i viaggiatori che si spostano sulla direttrice Salerno-Reggio Calabria, dal 15 dicembre 2011 alla Biblioteca Nazionale di Napoli . I murales, dipinti da alcuni tra i più importanti creativi urbani italiani sulla facciata esterna dello stabilimento di Arti Grafiche Boccia Spa, sono stati tradotti su tela per raccontare attraverso una mostra la storia di un’azienda di antica tradizione , ma anche la storia dell’evoluzione dei processi tipografici e di stampa. All’inaugurazione e presentazione del progetto (ore 16,30) parteciperanno, tra gli altri, l’amministratore delegato di Arti Grafiche Boccia Spa, Vincenzo Boccia, il direttore di Race Communication, Roberto Race, il direttore di INWARD, Luca Borriello e il direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli , Mauro Giancaspro.
La Fabbrica delle Lettere, questo il titolo dell'esposizione, vede la partecipazione dei nove artisti : ZenTwo ( Francesco Palladino), Made (Alberto Capozzi), Entik (Alessandro Battisti), Pencil (Domenico Acampora), Opium (Aldo Oliviero ),Zeus40 (Gianluca Caputo), Macs ( Antonello Piccinino), Cactus (Vincenzo Mastroiorio), e Maria (Maria Checchia).
La mostra, allestita presso la principale biblioteca del meridione, con il sostegno del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, scaturisce dal progetto Alephactory, secondo la critica internazionale uno dei più rilevanti progetti di creatività urbana in azienda, sviluppato di concerto con INWARD, l’osservatorio internazionale sulla creatività urbana, coordinatore tecnico per il CNEL del primo Tavolo nazionale su questo tema.
Il progetto è stato raccontato nel volume “Alephactory - Arti Grafiche Boccia per la creatività urbana”, con la prefazione del Presidente della Commissione Cultura di Confindustria Alessandro Laterza ed il saggio di Mauro Giancaspro.
“Il cuore di quest’iniziativa di cultura e di impresa - scrive Alessandro Laterza - sta nel ricordarci la dimensione specifica della piccola e media impresa come progetto di vita. La promozione del marchio aziendale viene rovesciata in una sollecitazione creativa ad un’ideale comunità di artisti. L’esperienza d’impresa viene tradotta in emozione visiva trasferita anche a chi attraversa l’area industriale. Il racconto azienda poi viene incastonato nella narrazione del progetto artistico. Questo ci ricorda che per chi produce beni c’è sì una bellezza intrinseca all’apparato produttivo, ma ci può essere anche l’idea di coltivare un germe di bellezza che genera una produttività diversa”.
“Variazioni mnemoniche sul tema della "B”- conclude Mauro Giancaspro - "B" come Boccia, naturalmente, ma anche "B" come biblioteca come istintivamente e assai poco congruamente penserebbe per deformazione professionale un bibliotecario.
"B" di book per un appassionato libraio inglese. Ma anche e ancora - perché no? - assai più congruamente, "B" come Bauhaus, la grande scuola -laboratorio di Walter Gropius.
Perché obiettivo di questa azienda, palesato, anzi gridato, dai grandi murales, è proprio quello di coniugare il funzionalismo, l'utilità, il tecnicismo di un prodotto con la sua bellezza e di fondere insieme l'attenzione, la fatica e la capacità di produrre con il piacere di farlo. L'indimenticabile effervescenza del Bauhaus nacque soprattutto proprio dalla riuscita volontà di produrre un grande gioco di squadra (che fu squadra, per la verità, di fuoriclasse) che appare linea portante della vita della Boccia”
Inaugurazione 15 dicembre
Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III
piazza Plebiscito, 1 - Napoli
Ingresso libero