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16/12/2011

54.Biennale di Venezia

Torino Esposizioni, Torino

Inaugura un'altra mostra satellite dell'ormai conclusa rassegna veneziana, con un percorso articolato in diverse sezioni: fumetto, fotografia, scultura, pittura, videoarte e installazioni di circa 600 artisti. E' anche riproposto a Torino il progetto del Padiglione Tibet per il Paese che non c'e'. "Concedere agli artisti la dignita' della propria esistenza", questo e' il leitmotiv sgarbiano.


comunicato stampa

Curatore: Vittorio Sgarbi
Coordinatore Generale: Giorgio Grasso
Direttore Artistico: Giorgia Cassini

Saranno i 12mila metri quadrati della Sala Nervi di Torino Esposizioni ad ospitare la 54° Edizione della Biennale di Venezia – Padiglione Italia, curata da Vittorio Sgarbi, nell’ultimo capitolo di quest’edizione dedicata al 150° dell’Unità d’Italia e che lo stesso Sgarbi definisce come “la chiusura di un cerchio aperto”. Con Torino, infatti, si conclude la prima parte di un virtuale censimento degli artisti iniziato da Sgarbi a Venezia e proseguito durante le Biennali Regionali e che proseguirà in futuro.

Il numero degli artisti che parteciperanno alla kermesse torinese sono in divenire, quelli certi per il momento si attestano intorno ai 600, ma il numero esatto si conoscerà alle ore 19:30 del 17 dicembre, al momento dell’inaugurazione.
Scultori, pittori, fotografi, fumettisti, illustratori, video artist e performer. Alcuni nomi tra le presenze già confermate sono Moreno Bondi, Giordano Morganti, Brunivo Buttarelli, Ruben Esposito, Roberto Giannotti, Barbara Zucchi, Carina Aprile, Vincenzo Marsiglia, Claudio Magrassi, Max Marra, Michele Giannattasio e Franco Tarantini. Fra gli artisti torinesi emergono Enrico Colombotto Rosso, Angela Sepe Novara, Angelo Barile e Xel.
Partecipano inoltre ospiti come Dario Ballantini, Andy dei Bluvertigo e Ivan Cattaneo, inizialmente noti al pubblico per la loro carriera musicale e televisiva, ma conosciuti poi, anche per la loro passione per l'arte che li ha visti protagonisti di mostre collettive e personali sulle loro creazioni artistiche.

“Concedere agli artisti la dignità della propria esistenza”, questo è il leitmotiv sgarbiano che per la sua Biennale ha scelto di dare spazio a chi, pur meritandoselo, rimane troppo spesso nell’ombra e a chi, per mancanza di spazio, non è potuto essere a Venezia. Dunque una rivoluzione contro le ipocrisie e contro il sistema, durante la quale, come afferma il Direttore Artistico Giorgia Cassini, “il vangelo del laissez-faire nel poliedrico mondo dell’arte è stato finalmente scoperchiato”.

Per la Capitale dell’Arte Contemporanea, dunque, è stata riservata “il massimo delle iniziative”, come afferma l’Assessore alla Cultura di Torino, Maurizio Braccialarghe, parlando della Biennale torinese, che fino al 30 gennaio sarà visitabile gratuitamente dal pubblico. Iniziativa che secondo il Coordinatore Generale, Giorgio Grasso, porta la democrazia nel mondo dell’arte permettendo “a tutti di vedere tanto”.

Padiglione Italia riproporrà a Torino, dopo Venezia, Padiglione Tibet, “il padiglione per il Paese che non c’è”. “Ogni padiglione nazionale, spiega il curatore Ruggero Maggi, è per sua stessa natura un grande contenitore d’arte… mentre Padiglione Tibet è già Arte nella sua concezione”. Un progetto parallelo alla Biennale, che il curatore spera sia una goccia che contribuirà “a far traboccare il vaso colmo di indifferenza che, per ragioni inesplicabili, si è creato intorno alla tragedia di questo meraviglioso paese dalle metafisiche vette.”

Nello Spazio Incontri di Padiglione Tibet, oltre alle performances di Paola Caramel e Kappa, saranno anche programmati alcuni incontri organizzati in collaborazione con Dossier Tibet e ISCOS, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte e con il contributo dell’ Associazione per il Tibet e i Diritti Umani del Consiglio Regionale del Piemonte. Il progetto Padiglione Tibet è incentrato sull’esposizione di opere realizzate da artisti contemporanei direttamente sulle Khata, le tipiche sciarpe che in Tibet i monaci offrono in segno di saluto ed amicizia. Un evento in cui sarà evidenziato il connubio tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale.

Artisti partecipanti a Padiglione Tibet:
Dario Ballantini, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, Luisa Bergamini, Carla Bertola – Alberto Vitacchio, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, F. Romana Corradini, Marzia Corteggiani, G. Luca Cupisti, Teo De Palma, Albina Dealessi, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Luigi Filograno, Bruno Freddi, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Riccardo Ghirardini, Isa Gorini, Franca Lanni - Renata Petti, Bruno Larini, Oronzo Liuzzi, Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Rita Mele - Elena Sevi, Renato Mertens, Simona Morani, Paolo Nutarelli, Clara Paci, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Roberto Scala, Roberto Testori, topylabrys, Micaela Tornaghi.

Patrocinio: Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte
Organizzazione: Kleements & McOellin
Organizzazione artistica: Slide Events

Ufficio Stampa:
B52 Communication s.a.s di Sara Ratti e C. cell. 340.8659442 ufficiostampa@b52c.com; comunicazione@b52c.com

Conferenza Stampa sabato 17 dicembre ore 12:00
Inaugurazione sabato 17 dicembre 2011, ore 19:30

Conferenza “L'arte non è cosa nostra” con l'On. Prof. Vittorio Sgarbi domenica 18 dicembre 2011, ore 11:30

Sala Nervi, Palazzo delle Esposizioni
corso Massimo D’Azeglio 15/b Torino
Orari:
Dal martedì alla domenica dalle 14:00 alle 20:00
Chiuso Natale e Capodanno
Per gruppi, su prenotazione, anche non in orario di apertura.
L'ingresso è gratuito

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