La Regressione della Specie. Opere dal 1947 al 1997. L'esposizione ripercorre il periodo di produzione che va dal 1947 sino agli ultimi dipinti degli anni '90 in collaborazione con la Gam, con gli eredi dell'artista e con collezioni private, evidenziando i suoi continui mutamenti al confine tra figurazione e informale.
a cura di Liliana Dematteis
Mattia Moreni è uno dei più importanti pittori italiani dello scorso secolo, sicuramente fra quelli che hanno lasciato un'impronta importante sul palcoscenico artistico non solo del nostro paese. L'omaggio che L'AIPS (Associazione Italiana Paralisi Spastica presieduta da Angelo Catanzaro) , tramite la seconda edizione della rassegna “Lo Slancio” iniziata lo scorso anno con il grande maestro dell’informale europeo Hans Hartung, ha deciso di decretare al grande artista pavese ruota intorno al concetto di umanità, che per Moreni abbraccia ogni aspetto dell'esistenza, anche regressivo. Un grande uomo del Novecento che ha dimostrato ancora una volta come la disabilità fisica (Moreni aveva una malformazione alla mano destra dalla nascita) non intacchi minimamente, ma anzi sia sprone, per una grande eccellenza artistica.
In Moreni l'indagine sulla condizione umana diviene un punto fondamentale per mettere in risalto i limiti della nostra specie sottolineandone persino gli aspetti più turpi, sui quali costruisce con ironia un impianto pittorico eccezionale, al confine fra figurazione e visione informale. Il pittore è conosciuto dai più per le sue angurie (da lui definite non-angurie), e quelle fette di angurie rappresentavano più che altro fette del mondo, quella “pasta” di mondo dalla quale cercava di districarsi per non rimanerne impigliato.
L’esposizione ripercorrerà il periodo di produzione che va dal 1947 sino alle ultime tele degli anni ’90 in collaborazione con la Gam (la quale ha prestato ben tre opere della sua collezione), con gli eredi dell’artista e con collezioni private, evidenziando i suoi continui mutamenti che hanno come minimo comun denominatore la coerenza artistica e umana, una ricerca incessante, di chi non si è mai assoggettato al volere del mercato, seguendo unicamente quel sacro fuoco che lo spingeva a creare, ri-creare e de-creare.
Il 21 dicembre alle ore 21.00 nello storico teatro Gobetti di Torino avrà luogo la Prima Nazionale dello spettacolo teatrale La Regressione realizzato dalla Compagnia Dino Mascia ed ispirato a Mattia Moreni. Un turbinio di emozioni contrastanti, intensificate dall’incontro di prosa, lirica e musica popolare, ci porterà alla consapevolezza della regressione inarrestabile della specie umana e di quella delle “belle arti”, ma allo stesso tempo a sperare che dal fondo, dal baratro, si possa giungere ad un nuovo inizio. Le repliche si terranno al Museo Regionale di Scienze Naturali da Venerdì 23 dicembre ore 16.30. Maggiori informazioni su www.loslancio.it
Scritto, diretto ed interpretato da Dino Mascia. Con Roberta Indiogia e Siria Cappellano, Tenore: Andrea Sità, Soprano: Valentina Procopio. Piano: Enrico Messina. Violino: Francesco Coppotelli.
L’iniziativa è inserita nel cartellone della Giornata Internazionale della Disabilità 2011, promossa dalla C.P.D. e dal Centro Servizi VSSP, Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Torino.
Comitato Scientifico: Giuseppe Misuraca, Riccardo Passoni, Francesco Poli
Catalogo: Allemandi & Co Editore.
Main Partner: Reale Mutua Assicurazione, Banca Mediolanum
Comunicazione: Art Life. Trasporto opere: Musso Trasporti. Media Partner: La Stampa
Ufficio stampa
Elvira Radeschi Tel.: 011 4325189 - Fax: 011 4325914 elvira.radeschi@regione.piemonte.it
Conferenza Stampa ed Inaugurazione: 16 dicembre ore 11
Museo Regionale di Scienze Naturali
via Giolitti 36 Torino
Orari: tutti i giorni 10-19, chiuso martedi
Ingresso al museo:
intero € 5.00: Adulti dai 18 ai 65 anni
ridotto € 2.50: Studenti universitari dai 18 ai 26 anni
gratuito meno di 18 e oltre 65 anni