Joseph Beuys
artway of thinking
Stefano Boccalini
Mario Bottinelli Montandon
Anita Sieff
Carla Sanguineti
Paola di Bello
Ennio Bertrand
Sead Kresevljakovic
Nihad Kresevljakovic
Fabiana de Barros
Edgard Soares
Joseph Kosuth
Fabrice Gygi
Manuela Gandini
Una prospettiva sul pensiero beuysiano in termini fisici e metafisici, metaforici e concreti. In mostra artisti che hanno ereditato modalita' filosofiche vicine alla sua concezione umanistica e pragmatica. Per tutto il mese un programma di incontri straordinari per l'intensita' delle persone coinvolte (marinai, antieroi, maschere, performer, frati e donne) e per la determinazione degli artisti e degli operatori a incidere concretamente in realta' a la derive. A cura di Manuela Gandini
a cura di Manuela Gandini
Joseph Beuys, artway of thinking, Stefano Boccalini, Mario Bottinelli
Montandon, Anita Sieff, Carla Sanguineti, Paola di Bello, Ennio Bertrand, Sead & Nihad
Kresevljakovic, Art For the World con Fabiana de Barros, Edgard Soares, Joseph Kosuth,
Fabrice Gygi
''Facendo questo lavoro noi piantiamo gli alberi, e gli alberi piantano noi
perché apparteniamo uno all'altro e dobbiamo esistere insieme'' J.Beuys
I semi di Joseph Beuys - titolo della mostra, a cura di Manuela Gandini,
che si terrà ad Artandgallery, dal 4 Marzo al 3 aprile 2003  è una
prospettiva sul pensiero beuysiano in termini fisici e metafisici,
metaforici e concreti. E' la prospettiva, all'inizio del terzo millennio, di
un artista che ha piantato 7000 querce a Kassel e 7000 piante diverse e rare
a Bolognano: 14000 sculture vive. E' l'idea, sviluppata dalle generazioni
successive, di un uomo che e ha piantato nella terra degli uomini e dei
vegetali i semi di un pensiero nuovo per il quale ''ogni essere umano è un
artista'' e per il quale il vero capitale è la cultura.
I semi, che abbiamo visto germogliare e qui proponiamo, contengono
iniziative di matrice sociale che coinvolgono materiale umano, materiale
vivo e dinamico.
Dopo le due precedenti esposizioni, intitolate Luoghi di concentramento e
Tutti i nomi di Dio - che esploravano la posizione dell'individuo, coi
suoi sogni e le sue paure, dietro la minacciosa cronaca quotidiana -
Artandgallery ripercorre alcune possibili visioni del pensiero dell'artista
tedesco Joseph Beuys, fondatore dei Verdi in Germania, trasposto ai nostri
giorni, alla vigilia della minaccia della terza guerra mondiale.
Nell'ex teatro d'opera sono invitati artisti che hanno ereditato modalitÃ
filosofiche vicine alla sua concezione umanistica e pragmatica.
Attraversando questa fertile e spaventosa trasformazione epocale, artisti
come artway of thinking e organizzazioni internazionali come Art For The
World, concepiscono l'arte come modalità d'azione in luoghi di conflitto e
di disagio sociale, come i paesi del terzo mondo o le realtà portuali e
marittime della nostra penisola. Art For the World, creata e diretta da
Adelina von Furstenberg, presenta 4 progetti di Fabiana de Barros, Edgard
Soares, Joseph Kosuth, Fabrice Gygi, realizzati in India, Brasile, Grecia,
Svizzera e Brooklin per ''Playground & Toys'', giochi e parchigioco, pensati
da 40 artisti, per bambini che vivono in condizioni di povertà o di guerra.
artway of thinking ha pesato invece ad azioni di supporto e accoglienza per
i 200.000 marittimi (122 nazionalità ) che ogni anno approdano a Porto
Marghera (un area pari a 2.500 campi da calcio senza servizi alle persone) e
costruirà , durante la mostra, un centro di raccolta informazioni supportata
da una rete di soggetti (attualmente inesistente) con il fine di realizzare
una prima fotografia del welfare ai marittimi nei porti, in territorio
italiano.
Dove le istituzioni mostrano il loro fallimento, i due gruppi sopra
nominati, o altri artisti quali i fratelli Sead & Nihad Kresevljakovic di
Video Archivi, e Stefano Boccalini, intervengono: i primi per restituite un
affresco reale e collettivo di ciò che è successo a Sarajevo dal 1992 al
1995, con ''Do you remember Sarajevo?'' un film (52 minuti) fatto coi
frammenti di riprese effettuate spontaneamente dalla popolazione durante la
guerra; il secondo per costituire un parco, Wild Island, nel quartiere Isola
di Milano con alberi portati in loco (Via Gonfalonieri) e piantati dagli
stessi abitanti del posto che riflettono la loro personalità e il loro
carattere. L'arte, concepita come azione sociale all'interno del contesto
umano e 'naturale', strutturata come sistema di relazioni e connessioni
metropolitane ed energetiche, diventa parte attiva nella collettività .
Per una plastica sociale, per una riflessione comune che si fa esperendo,
Anita Sieff propone, da anni, incontri al Guggenheim di Venezia (e
attualmente a Palazzo Fotuny) e fonda una tivù etica (Ethic-Tv) fatta con la
partecipazione di chiunque voglia veicolare messaggi, in quest'ambito
ricerca gli archetipi relazionali, fluidi che legano uomo a uomo. Un focus
sulla vorticosità delle immagini e dei fatti mediatici viene fatto nelle
installazioni interattive di Ennio Bertrand che ci obbliga, con la violenza
del rallentatore e la reiterazione dell'assurdo scenario contemporaneo, a
rivivere e riprodurre, nostro malgrado, ciò che la cronaca più tragica
polverizza appena consuma. Quello che c'è oltre il visibile, del mondo
consunto della rappresentazione, viene colto istantaneamente da Paola Di
Bello che estrapola inaspettati simboli e paradossi da ciò che è normalmente
e banalmente stereotipato, come una comunità rom fotografata in Italia con
l¹estensione di una numerosissima famiglia immortalata in un secondo momento
in Romania. Il fondo della fatica umana, della spogliazione di qualsiasi
orpello, il ritorno alla terra coi suoi frutti, i suoi drammi, i suoi
odori, lo si coglie nel lavoro di Carla Sanguineti e di Mario Bottinelli
Montandon. Sanguineti concentra il suo obiettivo sulla ricerca antropologica
legata ai percorsi sacri nel Monastero di Oropa, dove le persone sono fatte
di terra e sostano da secoli nelle cappelle e la femminilità della
madreterra regna su tutti i tempi. Bottinelli filma il disegno di un
giovane che cammina in un bosco (vero) con un giogo sulle spalle, il giovane
diventa adulto e l'adulto diventa anziano in quella camminata poetica e
sacra dove non viene proferita parola.
La visione dei semi di Beuys non è gerarchica ma orizzontale. E' un'idea
che, anziché escludere, include, arricchisce e rende partecipi gli altri, in
una storia che non si occupa solo dei vincitori, dei poteri e degli eventi
plateali ma anche, e soprattutto, della parte sommersa dell'iceberg. Da
questa possente costola della società prende forma un programma di incontri
straordinari per l'intensità delle persone coinvolte - (marinai, antieroi,
maschere, performer, frati e donne) - e la determinazione degli artisti e
degli operatori a incidere concretamente in realtà a la derive.
Incontri con l'equipaggio della Kawkab, festeggiamenti con danze, musiche,
maschere e cibi della città di Ameglia, apparizioni di sovvertitori del
sistema economico attuale (con teorie per la distruzione del denaro), e
tremende registrazioni delle prove generali per ''il nuovo ordine mondiale''
fatte a Sarajevo nei primi anni novanta. Questi sono alcuni dei frutti nati
dagli alberi beuysiani che - per la cura di Manuela Gandini - Artandgallery
e il suo artefice, Gigi Rigamonti, presentano nel corso della mostra.
APPUNTAMENTI
Mercoledì 5 marzo h. 21
Proiezione e presentazione del film ''Do you remember Sarajevo?'' con Nihad
Kresevljakovic, uno degli autori del gruppo Video Archive. Il film è il
risultato, (della durata di 52 minuti), di 600 ore di riprese effettuate
spontaneamente dalla gente di Sarajevo durante la guerra (1992-1995).
Un'opera collettiva struggente, a volte ironica, fatta per non dimenticare
l'ennesimo genocidio: ciò che oggi minaccia tristemente di ricominciare.
Martedì 11 marzo h. 18
presentazione del volume ''Passi nel sacro'' di Carla Sanguineti (Silvana
Editoriale) con Remo Salvadori. L'autrice dialogherà con il pubblico
sull'eredità del concetto beuysiano di Natura e sulla pregnanza
plurisecolare della pietra nella sacralità della vita e della carne.
Martedì 18 marzo h. 19.00 - 23.00
''L'Omo ar Bozo 2003'' il carnevale diventa arte popolare. Tema: ''Ditelo con i
fiori'' presentazione live del carnevale di Ameglia per la regia di Walter
Tacchini e la realizzazione degli amegliesi.
L'Omo ar Bozo è una storia antica che si ripete ogni anno a Carnevale nel
paese spezino di Ameglia. Walter Tacchini, impegnato da trent'anni nell'arte
sociale, coinvolge dal '78 i cittadini di Ameglia in laboratori dove durante
l'inverno vengono preparate le maschere per la tradizione dell'Omo ar bozo.
Ad Artandgallery si svolgerà un evento performativo, artistico,
folkloristico e culinario ordito dalla città che coinvolge parte la
popolazione amegliese in una danza, un concerto, una mascherata e la
degustazione di prodotti locali come assaggio del carnevale che si svolge il
2 marzo. La festa di antica tradizione popolare  (l'omo ar bozo era il
primo foresto che passava da Ameglia la domenica grassa e veniva menato via
sino ad essere gettato ar Bozo (in una pozza d'acqua) o costretto a dare
denaro) Â vede, grazie a Tacchini, il coinvolgimento di tutti i cittadini
nella produzione di maschere e costruisce, con l'energia collettiva, un
opera comune. Tale impegno porta alla sollecitazione delle capacitÃ
individuali di ogni singolo partecipante verso la realizzazione di una
grande scultura pubblica.
Giovedì 20 marzo h.18.00
''Abandoned ships'' incontro con l'equipaggio della Kawkab organizzato da
artway of thinking per il progetto ''Relation: Ships''
Un incontro pubblico all'Artandgallery sul caso della nave cargo Kawkab,
battente bandiera egiziana, abbandonata dall'armatore e sequestrata nel
porto di Marghera. Gli otto marittimi egiziani e indonesiani che compongono
l'equipaggio da 20 mesi non percepiscono lo stipendio, vivono senza
riscaldamento e acqua potabile, con il divieto di scendere dalla nave,
lavorare, rientrare in patria: sono prigionieri senza diritti.
L'Associazione Stella Maris' Friends in collaborazione con artway of
thinking, si occupano del caso supportando le primarie necessità e agendo
presso gli organi competenti. L'incontro accoglierà attorno a un tavolo i
direttori dell'Apostolato del Mare Giacomo Martino, del Sindacato
Internazionale dei Marittimi / ITF Remo di Fiore e della Stella Maris'
Friends Mario Cisotto; alcuni marittimi della Kawkab (con regolare visto per
arrivare a Milano, entreranno per la prima volta legalmente in Italia), i
consoli dei loro paesi.
Martedì 25 marzo h. 21
''Michelangelo Jr. Lezioni di indisciplina''
Rull breckers gang & Capt. Pierangelo Dacrema
conferenza performance musica sovvertimento itinerante della Rull breckers
gang & Capt. Pierangelo Dacrema: Michelangelo Junior, Ger Mannarelli, Paul
de Sury, Andrea G. Pinketts, Pierangelo Dacrema e tutti gli altri...
Nell'ambito della mostra ''I semi di Joseph Beuys'' vengono presentate le
lezioni di indisciplina: prove generali per la distruzione del denaro che
si terranno successivamente al Piccolo Teatro di Milano l'11 e 12 maggio con
tutti i componenti della Rull breckers gang.
Martedì 1 Aprile h. 18
''Chi è Joseph Beuys?'' conferenza di Lucrezia De Domizio Durini e
presentazione su grande schermo del video dei Beuys ''Difesa della natura'',
1984.
Mostra a cura di: Manuela Gandini
Immagine: Beuys a Dokumenta 7, 1982
Inaugurazione: Martedì 4 Marzo 2003, h. 19.00 Â23.00
Artandgallery, via Arese 5, Milano
Orario: Tutti i giorni 17.00-23.00