Acqua fredda - acqua calda. La ricerca espressiva di Marchelli si concentra su una poetica della memoria; gli oggetti, una volta de-situati, sono ricontestualizzati, manipolati, sottratti alla loro funzione d'uso, aprendosi in questo modo a un nuovo rapporto col reale. Questo culto del remoto non ha niente di malinconico, ma nasce dal suo raffinato gusto per il riordino e la ricomposizione di materiali umili.
Catalogo con testo di Marco Vallora
La ricerca espressiva di Mirco Marchelli si concentra su una poetica della
memoria, riflettendo sugli oggetti dimenticati del nostro mondo quotidiano
come se si presentassero a noi dalle soffitte della vita, per parlarci del
loro passato, per interrogare il nostro presente. Gli oggetti, una volta
de-situati, sono ricontestualizzati, manipolati, sottratti alla loro
funzione d’uso, aprendosi in questo modo a un nuovo rapporto col reale.
Ma ciò che più incanta è che questo culto del remoto non ha niente di
pesante, nulla di malinconico, niente di faticoso. Su queste premesse, nasce
il suo raffinato gusto per il riordino e la ricomposizione di materiali
umili - quasi sempre senza l'intervento pittorico - materiali spesso di
scarto, quali fogli, stoffe, cartoni, garze, fotografie - e altri oggetti di
ogni sorta: polverose carte e garze distese e rimodellate, sovrapposte e
ritoccate, secondo un ordine di musicale equilibrio. Piccole casette
composte da antichi libri cerati le cui copertine si trasformano in
geometrici tetti. Altri libri immersi nella cera e rimodellati come inediti
fagotti. Scolorate bandiere; e sgabelli, pedane, panche, valigie, scatole,
reinventate in un fragore di forme che rivivendo il passato lo trasformano
completamente.
Mirco Marchelli nasce a Novi Ligure nel 1963.
Vive e lavora a Ovada.
Mostre personali:
1997 La casa di Mirco, Studio la Città , Verona
1998 Galerie Sfeir Semler, Hamburg
Pause popolari, Studio la Città , Verona
1999 Asino chi legge, Todi Art Festival, Todi
Galleria Ferrara, Reggio Emilia
2000 Orizzontale quasi verticale, Studio la Città , Verona
Studio Ghiglione, Genova
2001 Galerie Baumler, Regensburg
Storie storte e vite parallele, Coletta di Castelbianco
2002 Via Crucis, Galleria San Fedele, Milano
Immagine: Sugli, preposizione articolata n.4, 2002; fotografia, cera, legno, stoffa, 43 x 56cm.
STUDIO LA CITTÀ · VIA DIETRO FILIPPINI 2 · 37121 VERONA