Ex Convento delle Scuole Pie
Brindisi
via Giovanni Tarantini, 39
0831 562944

L'immagine della donna nell'Arte del III Millennio
dal 7/3/2003 al 4/4/2003
0831 564941 FAX 0831 564941
WEB
Segnalato da

Francesco Cascino




 
calendario eventi  :: 




7/3/2003

L'immagine della donna nell'Arte del III Millennio

Ex Convento delle Scuole Pie, Brindisi

La mostra propone al contempo uno sguardo panoramico sull'operativita' artistica nel Terzo Millennio, nelle molteplici ricerche estetiche correnti: nel campo della pittura e della scultura, informale e figurativa, delle installazioni, della videoart e della fotografia artistica. Otto autori testimoniano le trasposizioni e le diverse sfaccettature della figura muliebre e gli sviluppi dei linguaggi artistici attuali: Uccio Biondi, Casaluce-Geiger, Aspassio Haronitaki, Debora Hirsch, Cinthya Karalla, Milot, Carlos Puente, Tetsuro Shimitzu, Sophia Vari, Cui Xiuwen. A cura di Massimo Guastella


comunicato stampa

a cura di Massimo Guastella

Dopo la riuscita iniziativa espositiva, dai contenuti antologici, dedicata all'arte del noto fotografo italiano Ferdinando Scianna "Mondo bambino", tenutasi dal 28/09 al 26/10 2002, la società HOBOS Comunicazione & Immagine s.r.l. organizza, nell'ambito del progetto ART WOMAN, programmato tra le iniziative culturali del Comune di Brindisi per l'anno 2003, un evento culturale dedicato all'arte contemporanea.

Sarà proposta una mostra collettiva di artisti internazionali dal titolo L'immagine della donna nell'arte del III Millennio che sarà a cura di Massimo Guastella.

L'esposizione sarà ordinata a Brindisi presso l'ex Convento delle Scuole Pie, a partire dall'8 di marzo e sino al 4 aprile 2003.

Il curatore Massimo Guastella, critico d'arte e professore di Storia dell'arte contemporanea all'Università di Lecce, affronta la tematica su un livello propriamente iconografico, attraverso la produzione di dieci artisti contemporanei, cinque donne e cinque uomini, di varie nazionalità e differenti generazioni - da quella degli anni Quaranta ai più giovani nati negli anni Settanta- alle prese con un soggetto consolidato nella tradizione artistica sin dagli albori delle civiltà e che persiste nella nostra epoca in gran parte delle creazioni dell'arte visiva e non v'è dubbio che perdurerà.

La mostra propone al contempo uno sguardo panoramico sull'operatività artistica nel Terzo Millennio, nelle molteplici ricerche estetiche correnti: nel campo della pittura e della scultura, informale e figurativa, delle installazioni, della videoart e della fotografia artistica.

A testimoniare le trasposizioni del tema, dedicato in diverse sfaccettature alla figura muliebre e, parallelamente gli sviluppi dei linguaggi e delle procedure artistiche attuali saranno otto autori: Uccio Biondi, Casaluce-Geiger, Aspassio Haronitaki, Debora Hirsch, Cinthya Karalla, Milot, Carlos Puente, Tetsuro Shimitzu, Sophia Vari, Cui Xiuwen, provenienti da altrettanti paesi - Albania, Austria, Brasile, Cina, Giappone, Grecia, Italia, Spagna, Stati Uniti -, che, in parte della loro attività artistica di questo volgere di millennio presecelta segnatamente nei lavori in esposizione, si sono ispirati alla figura della donna, alla sua immagine fisica o immateriale - corpi, volti, comportamenti oppure allusioni intime - inserendola quale protagonista, esplicita o sottintesa, centrale o marginale, delle loro indagini. Un percorso espositivo che vedrà assegnata ad ogni artista una stanza dell'antico complesso conventuale, recentemente restaurato, in modo da ordinare delle "minipersonali" sul tema dell'Immagine della donna nell'arte del 3° Millennio.

Emblematico vuole essere, come nella assodata prassi curatoriale di Massimo Guastella, esibire le opere d'una selezione di artisti la cui gamma eclettica e trasversalità generazionale e la differente origine nazionale sono intese come opportunità di riscontrare e confrontare concezioni e modi e azioni artistiche distinte e autonome delle dinamiche culturali della contemporaneità. Esiti disparati che offrono al pubblico la possibilità di conoscere talune tra le più aggiornate e significative interpretazioni nell'ambito della varia e articolata mappa del mondo dell'arte visiva d'oggi, entro cui registrare i debordi fluttuanti delle frontiere geoculturali e le opzioni stilistiche sempre più contaminate, tra sequenze video, scatti fotografici, stesure pittoriche aniconiche, rappresentazioni figurative e modelli plastico-installativi.

IL TEMA DELLA MOSTRA: si affronta la tematica su un livello propriamente iconografico, attraverso la produzione di 10 artisti contemporanei, 5 donne e 5 uomini, alle prese con un soggetto consolidato nella tradizione artistica sin dagli albori delle civiltà (dalla Venere di Milo a Ilaria del Carretto, dalla Venere di Giorgione all'Olympia di Manet e così via) e che persiste nella nostra epoca in gran parte delle creazioni dell'arte visiva e non v'è dubbio che perdurerà. La mostra propone al contempo uno sguardo panoramico sull'operatività artistica nel Terzo Millennio, nelle molteplici ricerche estetiche correnti: nel campo della pittura e della scultura, informale e figurativa, della videoart e della fotografia artistica.

IL CURATORE: Massimo Guastella, critico d'arte e professore di Storia dell'arte contemporanea all'Università di Lecce, autore di saggi sull'arte di età moderna e curatore di mostre d'arte contemporanea, com'è emblematico nella sua assodata prassi curatoriale, propone una trentina di opere d'una selezione di artisti, la cui gamma eclettica e trasversalità generazionale differenti generazioni - da quella degli anni Quaranta ai più giovani nati negli anni Settanta - e la differente origine nazionale sono intese come opportunità di riscontrare e confrontare concezioni e modi e azioni artistiche distinte e autonome delle dinamiche culturali della contemporaneità. Esiti disparati che offrono al pubblico la possibilità di conoscere talune tra le più aggiornate e significative interpretazioni nell'ambito della varia e articolata mappa del mondo dell'arte visiva d'oggi, entro cui registrare i debordi fluttuanti delle geoculturali e le opzioni stilistiche sempre più contaminate, tra sequenze video, scatti fotografici, stesure pittoriche aniconiche, sculture, rappresentazioni figurali e modelli plastico-installativi.

PROGETTO ALLESTITIVO: L'esposizione sarà ordinata a Brindisi presso l'ex Convento delle Scuole Pie, antico complesso architettonico ivi compreso il suggestivo chiostro, recentemente restaurato, a partire dall'8 di marzo, giorno della vernice e sino al 4 aprile 2003. Gli arredi allestitivi e il percorso della mostra sono stati progettati e diretti dall'architetto Daniele Di Campi, secondo le esigenze filologiche e didattiche del curatore. Le scelte musicali sono curate da Maria Antonietta Epifani.
Il backstage della mostra è per la regia di Alessandra Balestra.
EDITORIA La mostra sarà corredata da un catalogo edito dalla HOBOS , il cui progetto grafico è a firma di Giovanni Rubaltelli. Il volumetto consta di 50 pp.ca, con riproduzioni fotografiche a colori delle opere esposte-due per ogni artista-,con testi critici e biografici a firma di Massimo Guastella e antologia critica con un testo per ogni artista ricavato dai contributi critici a loro dedicati in recenti esposizioni, alcuni dei quali inediti.

La mostra sarà corredata da un catalogo edito dalla HOBOS, con testi critici e biografici, e riproduzioni fotografiche delle opere esposte.

UFFICIO STAMPA a cura della Hobos tel. 0831 564941; fax 0831 564941.

Opening 8 marzo 2003

Ex Convento delle Scuole Pie
Via Giovanni Tarantini - Brindisi (Centro storico)

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