Alighiero Boetti Mimetico
Luciano Fabro
Giulio Paolini
Giuseppe Penone
Michelangelo Pistoletto
Jannis Kounellis
Gilberto Zorio
Pino Pascali
Gianfranco Baruchello
Maria Vittoria Marini Clarelli
Massimo Mininni
Germano Celant
Achille Bonito Oliva
Francesca Bonetti
Rita Camerlingo
Stefania Frezzotti
Marina Miraglia
Angelandreina Rorro
'Arte Povera alla Gnam', a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli e Massimo Mininni, e' una collettiva che si inserisce nell'ambito della mostra-evento Arte Povera 2011 con un ampio nucleo di opere di Pino Pascali. 'Costellazione Transavanguardia' e' parte del progetto, sviluppato in occasione dei 150 anni dell'Unita' d'Italia e ideato da Achille Bonito Oliva, che comprende 6 mostre e alcune giornate di studio sul movimento. A Gianfranco Baruchello e' dedicata una personale che attraversa le fasi del suo lavoro sperimentale sin dalla fine degli anni '50. 'Arte in Italia dopo la fotografia 1850 - 2000' riflette in sette sezioni tematiche e cronologiche sul reciproco influsso di arte e fotografia.
Arte Povera alla GNAM
a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli e Massimo Mininni
La mostra Arte Povera alla Galleria nazionale d’arte moderna a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli e Massimo Mininni si terrà alla Galleria nazionale d’arte moderna dal 21 dicembre 2011 al 4 marzo 2012. La mostra si inserisce nell’ambito del circuito di musei d’arte moderna e contemporanea italiana che da settembre 2011 partecipano alla mostra-evento Arte povera 2011 a cura di Germano Celant.
In occasione del nuovo allestimento della Galleria nazionale d’arte moderna, che prevede una fase di radicale riordinamento delle collezioni visibili nuovamente al pubblico dal 21 dicembre 2011, una particolare attenzione sarà dedicata all’Arte Povera con opere di Alighiero Boetti Mimetico, 1966, (in prestito dal MAXXI), Luciano Fabro Buco, 1963-1966, Giulio Paolini Ennesima, 1975-1988, Giuseppe Penone Spoglia d’oro su spine d’acacia, 2002, Michelangelo Pistoletto I visitatori, 1968, Jannis Kounellis Z–44, 1960; Senza titolo 1966 e Gilberto Zorio Senza titolo, 1967.
Sarà inoltre visibile al pubblico il nucleo monografico di Pino Pascali, attraverso l’esposizione di 20 delle 27 opere in collezione. Il tributo del museo all’Arte Povera si completa dunque riproponendo l’allestimento della sala che Palma Bucarelli, storica Soprintendente della Galleria nazionale d’arte moderna ed estimatrice di Pascali, dedicò all’artista nel 1972, subito dopo la donazione delle sue opere da parte della famiglia.
Il corpus ricostituito per quest’occasione è estremamente significativo, sia per quantità sia per qualità e comprende, tra l’altro, lavori celebri come Botole ovvero lavori in corso 1967, Ricostruzione del dinosauro 1966, Cornice di fieno 1967, L’ Arco di Ulisse 1968. L’intera vicenda dell’acquisizione del corpus di opere di Pino Pascali è stata trattata da Barbara Tomassi in un saggio del catalogo dell’esposizione “Le Storie dell’Arte” edito da Electa. La cura scientifica è di Maria Vittoria Marini Clarelli, autrice anche di un saggio in catalogo sulla musealizzazione dell’arte povera.
L’allestimento è curato da Massimo Mininni.
www.artepovera2011.org
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Costellazione transavanguardia: GNAM
Il progetto "LA TRANSAVANGUARDIA ITALIANA" in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia" ideato e coordinato dal prof. Achille Bonito Oliva, intende celebrare i Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia attraverso un ciclo di sei mostre dedicato alla Transavanguardia.
Il progetto comprende una mostra collettiva su La transavanguardia italiana, cinque giornate di studio e sei mostre-omaggio (sezione Costellazione transavanguardia) presso il MART- Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; l’Accademia di Belle Arti di Brera; il Castello di Rivoli - Museo d’arte contemporanea; il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo; la GNAM - Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea e il MADRE - Museo d’Arte contemporanea Donna Regina.
Mentre prosegue la mostra Costellazione Transavanguardia: MAXXI al MAXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo, mercoledì 21 dicembre si apre la mostra Costellazione Transavanguardia: GNAM nella quale sono esposte le opere della Transavanguardia presenti nella collezione della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea.
La giornata di studio si terrà il 21 dicembre alle ore 17.00 alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea. La Soprintendente Maria Vittoria Marini Clarelli presenterà gli interventi di Giacomo Marramao e Achille Bonito Oliva, con Andrea Cortellessa, Stefano Chiodi e Massimiliano Fuksas.
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Gianfranco Barruchello
Certe idee
a cura di Achille Bonito Oliva, con Angelandreina
Rorro
La mostra personale Baruchello. Certe idee a cura di Achille Bonito Oliva, con Angelandreina
Rorro si terrà alla Galleria nazionale d’arte moderna dal 21 dicembre 2011 al 4 marzo 2012.
La Galleria nazionale d’arte moderna dedica a Gianfranco Baruchello una grande mostra personale
che attraversa le fasi del lavoro dell’artista, sin dalla fine degli anni Cinquanta. A cura di Achille
Bonito Oliva con Angelandreina Rorro come commissario interno per la Galleria nazionale d’arte
moderna, la mostra raccoglie più di 100 opere provenienti, per questa occasione, da collezioni
italiane ed europee, accanto a documenti e materiali che ne testimoniano la continua ricerca di idee,
progetti, azioni.
Il lavoro multiforme di Baruchello, uno degli artisti più sperimentali e di confine del secondo
Novecento, tra linguaggi, media e estetiche radicali, si è concentrato intorno a temi nodali, ancora
centrali nel dibattito attuale. La riduzione dell’immagine e il disegno, la casa e l’abitare, l’archivio,
i rapporti tra arte, ambiente e agricoltura, la creazione di società fittizie come ipotesi di identità
plurime, il cinema e il video, la perdita di qualità, l’ironia e la profonda consapevolezza etica e
politica divenuti progetti artistici di analisi e critica delle strategie del sistema dell’arte, fino alla
realizzazione di un giardino, costituiscono i “capitoli” di una mostra intesa come un viaggio non
lineare ma labirintico nel contesto storico e artistico italiano e europeo del secondo dopoguerra, in
una fitta rete di relazioni con gli Stati Uniti, fuori e dentro le tendenze che hanno caratterizzato la
storia dell’arte degli ultimi sessanta anni.
Dalle due storiche mostre Collages et objets e New Realistes del 1962, alle amicizie (Duchamp,
Lyotard, Guattari, Jouffroy, Cage, Eco), alle activities, Baruchello emerge da questa mostra negli
aspetti più storicamente noti ma anche meno conosciuti del suo lavoro. I temi intorno ai quali da
sempre opera tornano, infine, nella sezione dedicata alla Fondazione: un’ulteriore azione con cui
Baruchello ha trasformato opere, beni ed edifici in “beni comuni” all’interno di ampio progetto per
l’arte e la cultura contemporaneei.
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Arte in Italia dopo la fotografia 1850 - 2000
a cura di Maria Antonella Fusco e
Maria Vittoria Marini Clarelli
La mostra si svolge in collaborazione con l'Istituto Nazionale per la Grafica e propone un
percorso che inizia con gli albori e le prime relazioni tra fotografia e pittura.
L’interesse per la fotografia, e per la sua relazione con le altre arti più in generale, ha prodotto negli
ultimi anni molti studi, pubblicazioni, esposizioni, che hanno messo in evidenza personalità ed
eventi connessi con la situazione europea e non solo nazionale. Si tratta quindi di un racconto per
immagini del rapporto tra artisti e fotografi, attraverso la scelta di materiali significativi di autori
italiani conservati prevalentemente nelle collezioni dei due Istituti.
L’esposizione si articola in sette sezioni, a partire dalle origini, quando la fotografia è
principalmente ‘sostegno’ per la pittura, utilizzata sia come modello e strumento del lavoro
pittorico, sia come veicolo di diffusione della produzione artistica, nonché al primo tentativo di
autonomia attraverso una ricerca nell’ambito del paesaggio, che si svolge parallelamente a quella
pittorica, laddove è proprio la qualità dello sguardo dell’artista che, anche in funzione dei modelli
fotografici, muta intensità e sensibilità.
In seguito a questa fase delle origini e in coincidenza dell’evoluzione tecnica della fotografia,
vengono introdotte nuove problematiche culturali con l’avanzamento degli aspetti commerciali a
scapito di quelli artistici, ma anche, con la sua affermazione, della consapevolezza della sua
importanza nel campo del vero e del vero della visione.
A cavallo dei secoli XIX e XX la fotografia, che giunge a confrontarsi con gli altri linguaggi
artistici, spingendosi con il ‘pittorialismo’, sul piano della creatività e delle tensioni individuali e
simboliche, è ormai un mezzo dal quale tutta la cultura artistica non può più prescindere. Usata
anche per una migliore presa di contatto con le problematiche sociali dell’Italia di quegli anni, essa
arriva a partecipare alla crisi che colpisce tutte le espressioni figurative fino alla rottura futurista.
Sarà proprio quest’ultima che nell’ambito di una sperimentazione espressiva, si allontana dal
verismo ottocentesco e prepara l’arte moderna.
Durante il primo decennio del XX secolo, e poi negli anni tra le due guerre, la fotografia esalta la
propria ricerca di indipendenza sia del dato naturalistico sia dalle convenzioni visive partecipando a
tutta la sperimentazione, anche a quella astratta.
Si arriva così al totale riconoscimento dell’invenzione e dell’originalità come momenti propri
dell’iter fotografico, della sua autonomia e della natura estetica delle sue immagini. Anche la natura
meccanica del mezzo e la sua iper-oggettività può essere assunta ormai come scelta individuale
dell’artista per la proposta e la realizzazione delle proprie opere.
Seguendo così le vicende dell’arte italiana dal 1850 ad oggi, il percorso espositivo della mostra
si snoda tra i più significativi momenti storico-artistici e storico-fotografici valorizzando
artisti e opere presenti prevalentemente nelle collezioni della Galleria nazionale d’arte
moderna.
L’esposizione si articola nelle seguenti sezioni:
Gli esordi: la fotografia come “sostegno” della pittura e primi passi verso una “inedita
particolarità linguistica” (1850-1880); “...allora non d’altro si consigliava che della fotografia”.
Artisti e accademie alla prova della fotografia (1850-1880); Tecnica o arte? La fotografia al
crocevia del secolo; Il valore della luce. Alle origini del contemporaneo; Il Pittorialismo, dal 1889
agli anni venti e oltre - La rottura futurista: il Fotodinamismo; Il modernismo. Ricerche formali e
sperimentazioni tra classicismo e astrazione (1920-1950); Con la fotografia. Opere dalle collezioni
dal 1960 al 2000.
Le sette sezioni sono a cura di Francesca Bonetti, Rita Camerlingo, Stefania Frezzotti, Marina
Miraglia, Angelandreina Rorro.
Immagine: Pino Pascali, Botole ovvero lavori in corso, 1967, fibrocemento, legno, acqua e sabbia, cinque pannelli, cm 180 × 180 × 8 ciascuno, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Ufficio stampa Electa per la GNAM
Gabriella Gatto tel. +39 06 47497462 press.electamusei@mondadori.it
Ilaria Maggi tel. +39 02 21563250 imaggi@mondadori.it
Ufficio Stampa GNAM
Maria Mercede Ligozzi tel +39.06 32298212 mariamercede.ligozzi@beniculturali.it
Merilù Barbaro, Valentina Ciacci - Laura Campanelli tel +39.06 32298328 s-gnam.uffstampa@beniculturali.it
Conferenza stampa: 20 dicembre ore 11
Inaugurazione ore 18.30
Galleria nazionale d'arte moderna, Roma
viale delle Belle Arti 131 - Roma
Orari di apertura da martedì a domenica 8.30 – 19.30 (la biglietteria chiude alle 18.45) chiuso il lunedì
Ingresso intero € 10 ridotto € 8