Il Ritmo dove io cammino. Fotografie che descrivono la cultura dei pavimenti e del legno della famiglia Bozzo, fondatrice della ditta Archimede Bozzo.
Sabato 24 Dicembre 2011 a Chiavari alle 17.30 mostra della fotografa Elisabetta Goggi “Il Ritmo dove io cammino” (scatti dall’omonimo libro edito da Liberodiscrivere edizioni), in collaborazione con Alessia e Barbara Bozzo della ditta Archimede Bozzo (www.archimedebozzo.it). L’esposizione sarà inaugurata al Caffè il Salotto di Roberta Marano e Fabrizio Pierangeli, in via Martiri della Liberazione 91 (Carugio Dritu) e sarà visitabile anche nello Showroom Archimede Bozzo di corso Gianelli 14 c-16 a.
Ci vuole cultura, per amare il legno. Perché il pavimento respira insieme alla casa e alle persone che la abitano. È un oggetto d’arte, e come tale va trattato: un’opera da ammirare, da vivere. Che diventa catalogo, libro, oggetto prezioso da sfogliare e conservare. È questo lo spirito dell’iniziativa organizzata dalla ditta Archimede Bozzo – Pavimenti in Legno che festeggerà i suoi due anni di attività dall’inaugurazione del primo Showroom diretto da Patrizia Bozzo a Chiavari in corso Gianelli proprio con la mostra fotografica della Goggi.
«L’obiettivo è quello di sostenere gli autori, la cultura e la poesia. Perché il pavimento non sia solo un oggetto, ma un prodotto di immagine, da divulgare», spiega Alessia Bozzo. «La mostra prende le mosse dalla cultura dei pavimenti e del legno della famiglia Bozzo – dice Antonello Cassan, editore di Liberodiscrivere – per questo non si tratta di una banale operazione commerciale, ma di un’opera in cui le foto descrivono gli ambienti vestiti dai pavimenti in legno, con testi di poesie, metrica di versi e canzoni d’autore che scandiscono le immagini Le fotografie di Elisabetta Goggi, che ritraggono gli interni di abitazioni di Chiavari, Portofino, Santa Margherita e Sestri Levante, sono infatti accompagnate da testi poetici di Horacio Ferrer, Yoseph Komunyakaa, Maram Al Masri, Riccardo Mannerini, Sainkho Namtchylak, Claudio Pozzani. In particolare, Pozzani terrà un reading in occasione della presentazione».
«Negli Showroom di Chiavari e di Genova (via Pisa 21/23 r) sarà possibile anche ammirare la nuova collezione di pavimenti in legno della ditta: 50 nuove soluzioni del tutto personalizzabili – spiega Patrizia Bozzo, direttrice dello Showroom di Chiavari – dalle soluzioni più ricercate a quelle low cost».
APPROFONDIMENTI:
LA FAMIGLIA BOZZO E L’IMPRESA DI ARCHIMEDE BOZZO. Profilo e Storia:
Tradizione, passione e competenza. La Bozzo Archimede Pavimenti in legno è una delle aziende che ha fatto la storia di Genova: dal 1950 a oggi ha rivoluzionato il mondo della pavimentazione in legno. È stata la prima, infatti, ad importare dall’Asia il Teak in frise nel dopoguerra, la prima in Italia a proporre un pavimento in legno con trattamento di spazzolatura (adesso di uso comune), la prima ad installare il legno anche in esterno (soprattutto il teak). Sessant’anni di esperienza, una storia di successi che non conosce crisi. Dalle navi più lussuose che solcano i mari di tutto il globo passano per Courmayeur e l’Arabia Saudita attraverso gli appartamenti dei vip (l’ultimo è quello milanese di Belen Rodriguez).
La storia. L’azienda muove i primi passi a Bogliasco, a darle vita Archimede Bozzo. Dopo una lunga collaborazione come dipendente della filiale genovese della torinese “Tinivella Luigi” (alcuni pavimenti della casa reale portano il suo marchio) decide di mettersi in proprio. Nasce la “Crovetto e Bozzo”. Il parquet è ancora un prodotto di nicchia, ma ha tutte le potenzialità per diventare uno status symbol. Lavorare nel mondo del parquet significava a quei tempi seguire l’intero procedimento: dalla produzione della singola tavoletta di legno fino ad arrivare all’installazione diretta negli appartamenti. Negli anni del boom edilizio italiano del dopoguerra, la società, grazie alla dedizione al lavoro e alla competenza dei due soci, diventa l’azienda leader del settore nella zona di Genova. Dall’Asia importa il Teak in frise: una rivoluzione senza precedenti, fino a quel momento si utilizzava esclusivamente il legno di recupero derivante dalle demolizioni navali. Nel 1971 Crovetto si ritira dalla società e nasce a tutti gli effetti la Bozzo Archimede Pavimenti in legno. I lavori si spostano anche in Val d’Aosta (soprattutto a Courmayeur), La Spezia, Livorno e Casale Monferrato. Ad affidarsi ai genovesi, clienti privati e architetti di fama internazionale. Nel ’72 entra nell’azienda il figlio di Archimede Bozzo, Claudio. Sarà lui a prendere le redini dell’azienda nel 1979. La Bozzo Archimede pavimenti in legno continua a crescere, la concorrenza non regge il confronto. Si arriva così agli anni Novanta, la produzione e l’installazione del materiale passa dall’essere quasi esclusivamente artigianale a una graduale industrializzazione.
Nel 1992, la prima grossa crisi italiana nel settore dell’edilizia. Per la Bozzo Archimede questo ha comportato un cambiamento dei propri interlocutori. Dai vari imprenditori edili si è passati a trattare direttamente con i privati. Il parquet diventa una moda e la concorrenza di soggetti molto spesso improvvisati aumenta. Nel proprio laboratorio ha cominciato a produrre un pavimento in legno con trattamento di spazzolatura che è ormai diventato di uso comune. Si passa poi all’installazione di legno anche in esterno, soprattutto il teak, che è sempre stato uno dei fiori all’occhiello della ditta anche grazie all’infinita esperienza maturata nel settore navale (tuttora in piedi grazie alla proficua collaborazione con i cantieri Mariotti). Nel 2006 Claudio Bozzo decide di cambiare radicalmente la struttura organizzativa dell’azienda. Chiude il laboratorio di lavorazione di Bogliasco e trasferisce la produzione nella nuova e moderna fabbrica in Val di Chiana in Toscana; gli uffici e lo showroom sono stati trasferiti ad Albaro, nel cuore di Genova, e successivamente anche a Chiavari. Nella Bozzo Archimede Pavimenti in legno lavorano oggi anche la moglie, le figlie e i generi di Claudio Bozzo. “Nonostante i grandi cambiamenti dell’ultimo decennio- spiega il titolare- la nostra filosofia, che consiste nel rispetto della meravigliosa materia prima che abbiamo la fortuna di lavorare e che ci è stata offerta dalla natura, dei nostri collaboratori e dei nostri clienti, non è mai cambiata. Cerchiamo di fare sempre e comunque fronte agli impegni presi e alle difficoltà che via via si prospettano nella vita di ogni piccola impresa come la nostra”. In sessant’anni sono stati posati circa 1.200.000 metri quadri di parquet: non sono proprio i numeri di una piccola azienda.
ELISABETTA GOGGI. Bio.
Elisabetta Goggi nasce a Novi Ligure ed attualmente risiede a Genova. Legata alla fotografia da una passione quasi genetica (il padre era un appassionato fotografo) Elisabetta Goggi ha realizzato i suoi primi scatti con una reflex. Dopo aver lavorato con un fotografo locale, con il quale si è occupata principalmente di cerimonie e reportages in studio; dopo la laurea in storia dell’Arte, ha seguito le lezioni di fotografia dell’Accademia Ligustica ed ha collaborato per due anni con una importante galleria d’arte di Genova, partecipando a diverse mostre. Il primo premio al concorso Acqua e Ferro l’ha indirizzata verso le foto di archeologia industriale, agraria e urbana, senza però trascurare altri temi, come riflessi, dove l’acqua restituisce immagini alterate e appartenenti ad una nuova dimensione. Ha conseguito il dottorato in fotografia all’ Università di Genova.
INFORMAZIONI
Corso Gianelli 14 C/ 16 A 16043 Chiavari;
Tel. 0185-1873560
Via Pisa 21-23 R 16146 Genova Albaro
Tel. 010-3470481 aperto e risponde per tutto il giorno dalle 9-19. web: http://www.archimedebozzo.it/
Inaugurazione 23 dicembre ore 18
Caffe' Il salotto di Chiavari
via martiri della liberazione, 91r - Chiavari (GE)
Orario: 10-19