Associazione Culturale La Roggia
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Rado Jeric
dal 21/2/2003 al 13/3/2003
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Ass. Cult. La Roggia



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Rado Jeric



 
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21/2/2003

Rado Jeric

Associazione Culturale La Roggia, Pordenone

I paesaggi, le vedute e le nature morte dell'artista danno l'impressione d'un paesaggio realmente esistente, ma con un fuoco spostato, cioe' non chiaro, siccome i particolari sono completamente offuscati, mentre gli oggetti reali possono essere percepiti solo come astratte macchie di colore e superfici geometrizzate.


comunicato stampa

Il pittore accademico Rado Jeric da Maribor nella sua opera artistica preferisce dedicarsi ai motivi classici, con speciale preferenza per i paesaggi e le vedute.
Spesso dipinge nature morte floreali, ma di rado sceglie la figura umana, sia il ritratto che la caricatura.
Di solito utilizza le tecniche tipo l'acrilico su tela, l'acquerello o il disegno su carta e diverse tecniche grafiche.
Il supporto pittorico viene composto con superfici formative geometrizzate di forma astratta o stilizzata che il pittore modella con le macchie pastose di colore mentre i singoli oggetti raffigurati possono essere accentuati con contorno nero.
Però le superfici formative non rappresentano solo un oggetto statico ma, oltre alla forma dinamica concava e convessa, contengono la tensione di profondità che trasmette l'impressione di una deformazione formale assai espressiva. Nonostante il prevalente effetto bidimensionale dell'immagine, si può scoprire dappertutto l'applicazione di diversi mezzi che danno l'effetto illusionistico di profondità dello spazio.
Il campo del quadro è diviso in piani spaziali che possono essere orientati sia ortogonalmente che diagonalmente formando una tipica rete spaziale. Rispetto alla prospettiva, si percepisce forse in modo più evidente l'effetto delle masse di colori cromaticamente modulati, che il pittore rinforza ancora di più variando i contrasti di colori.
Ai mezzi di prospettiva si lega direttamente anche la composizione che a prima vista ha un effetto libero - tipo tardo barocco, come un ritaglio libero dalla natura - ma in realtà è accuratamente ponderata nel senso di un bilanciamento compositivo.
Gli oggetti raffigurati sono disposti in reti dove vengono accentuate di volta in volta le linee orizzontali, verticali o diagonali trasmettendo l'impressione della tessitura di colore.
Tale sistema, ritmato e aperto, continua all'infinito attraverso tutti i contorni del supporto dove il pittore include gli oggetti "paesaggistici" quali case, campi, boschi o singoli alberi, strade, fiumi, laghi e nuvole, ma con l'assenza assoluta delle figure umane.
Spesso si nota anche la presenza centrale di una croce compositiva - spaziale, che può essere formata da una coppia come il fiume con la strada (con o senza il ponte), il campo con la strada, il fiume con il campo e simili.
Per un colorista espressivo come Jeric, ha un significato importantissimo la composizione di colori organizzata in modo armonico secondo il principio dell'equilibrio delle masse con una gamma di colori eccezionalmente ricca.
In questo modo mantiene il colorito naturale dei paesaggi, conforme alle caratteristiche geografiche, alla vegetazione e alle stagioni.
È vero che i paesaggi, le vedute e le nature morte dell'artista danno l'impressione d'un paesaggio realmente esistente, ma con un fuoco spostato, cioè non chiaro, siccome i particolari sono completamente offuscati, mentre gli oggetti reali possono essere percepiti solo in forma delle astratte macchie di colori e delle superfici geometrizzate.
L'intera opera pittorica dell'artista Rado Jeric dà uno spiccato effetto dinamico con una forte carica espressiva.
Malgrado ciò, trasmette la sensazione di un rifugio intimo del paesaggio collinoso e l'intimità di questa bella regione slovena che si chiama Stiria (Stajerska) e particolarmente del suo centro cioè della città di Maribor.
Mario Berdic, critico d'arte

RADO JERIC è nato a Maribor, dove vive e lavora, nel 1948. Diplomato in pittura all'Accademia di Belle Arti di Lubiana, Slovenia (prof. Kiar Mesko). Paesaggista e vedutista, lavora soprattutto in olio e acrilico su tela, usa varie tecniche grafiche.

inaugurazione sabato 22 febbraio, alle ore 18,30

Orario di apertura: dal martedì al sabato h 16-19.30

la roggia
associazione culturale
v.le Trieste, 19 P.B. 167 - 33170 Pordenone tel. e fax 0434 552174

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