Frammenti di memoria. 14 immagini stampate ai sali d'argento dedicate alla fotografia turistica riflessiva e solitaria, lontana dalla frenesia degli scatti digitali ma allo stesso tempo fresca e naif.
Cultura è ciò che resta nella memoria quando si è dimenticato tutto. (Burrhus F. Skinner)
Se c’è un’arte che più di tutte ha subito i mutamenti dovuti alla diffusione della tecnologia, è sicuramente la fotografia. Le macchine fotografiche digitali e, soprattutto, i telefoni cellulari hanno cambiato per sempre la fotografia come espressione artistica e come pratica sociale. Il web è inondato di scatti, solo su Facebook ne vengono caricati circa 200 milioni al giorno. La fotografia di viaggio è forse emblematica di questa rivoluzione: non esiste angolo della Terra che non sia stato immortalato migliaia di volte, con ogni possibile tecnica, luce e punto di vista. Consapevole di questo mutamento, Maria Cristina Madera ha scelto di recuperare il gusto della fotografia turistica riflessiva e solitaria, lontanissima dalla frenesia degli scatti digitali ma allo stesso tempo fresca e naïf. Una passeggiata in Italia e non solo, tra paesi, città, castelli e giardini, alla ricerca di angoli nascosti, pozzi, stemmi nobiliari, capitelli e altro ancora. Il tutto immortalato in un severo e magistrale bianco e nero analogico.
La mostra comprende 14 immagini formato 50x60 stampate ai sali d’argento.
Maria Cristina Madera nasce a Roma nel 1972. Intraprende giovanissima lo studio della pittura sotto la guida del Maestro Francesco Vaglica. L'incontro con il fotografo Riccardo Guglielmin nel 1997 le consente di approfondire lo studio delle tecniche fotografiche, in particolare del ritratto. Nel 2002 ai ''Gay Games'' d’Australia è fotografa ufficiale della squadra italiana di nuoto, per la quale realizza tre calendari annuali. Si specializza inoltre nella fotografia di scena, in ambito teatrale e cinematografico, e prosegue lo studio del ritratto. Nel 2006 realizza delle immagini per un musical in collaborazione con la coreografa australiana Leah Howard. Nel 2007 riscuote grande successo di pubblico e critica la sua personale fotografica “Sospesi tra Caos e Pace” presso la Locanda Atlantide di Roma. La passione per la fotografia sportiva la fa approdare negli ultimi anni al rugby, sport del quale è grande appassionata, arrivando all'ultimo Torneo “Sei Nazioni”, fino ad accostarsi alla Gyrokinesis, una disciplina che unisce danza, yoga e Tai Chi. Per le sue opere predilige il bianco e nero per lasciare spazio all'immaginazione cromatica e indurre l'osservatore ad una fruizione dell'immagine totalmente personale.
Il Laboratorio Fotografico Corsetti rappresenta la naturale prosecuzione del Laboratorio Fotografico Bassi e Corsetti, fondato nel 1971, per anni punto di riferimento per i professionisti italiani e stranieri. Il laboratorio è anche uno spazio espositivo e polifunzionale dove vecchie e nuove generazioni della fotografia possono incontrarsi e confrontarsi con workshop, mostre e conferenze.
Inaugurazione 13 gennaio ore 18
Laboratorio Fotografico Corsetti
via dei Piceni, 5/7 - Roma
Orario: lun-ven 8,30 - 12,30 e 15 - 19
Ingresso libero