Polifemo
Milano
via Procaccini, 4 (Fabbrica del Vapore)
02 36521349 FAX 02 36521349
WEB
Confini 09
dal 15/1/2012 al 2/2/2012
10-19, sabato 15-19, domenica chiuso

Segnalato da

Leonardo Brogioni




 
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15/1/2012

Confini 09

Polifemo, Milano

Tappa milanese di Confini, la rassegna italiana che ha per filo conduttore la fotografia al confine in termini di linguaggio o di tecnica importati da altri media. Presenta nuovi autori che mostrano la loro visione della realta'.


comunicato stampa

Confini, la rassegna fotografica italiana che ha per filo conduttore la fotografia al confine in termini di linguaggio o di tecnica importati da altri media, ha iniziato quest’anno a Torino il proprio ciclo espositivo, per concludersi dopo 8 mesi a Trieste, passando a La Fabbrica del Vapore dal 16 gennaio al 3 febbraio 2012 (inaugurazione Lunedì 16 gennaio 2012 dalle ore 18.30 presso Polifemo in via Procaccini 4 a Milano).

Confini è ormai il principale appuntamento annuale in Italia per presentare nuovi autori fra quanti propongono un modo alternativo di immaginare la fotografia; autori forti di un proprio linguaggio, che ci mostrano la loro visione della realtà.

Gli autori che verranno presentati nell’ultima edizione Confini 09 sono stati selezionati fra i circa 170 candidati che hanno risposto allo specifico bando di concorso (pubblicato sul sito web www.photographers.it, partner culturale della manifestazione) e fra i dodici autori proposti dalle associazioni che partecipano alla rassegna.



Anna Fabbroni (Sora, 19/04/1976). A diciotto anni inizia a lavorare come modella poi, quando un fotografo le regala la sua prima macchina fotografica, realizza una serie di autoritratti che vengono premiati a Savignano (2004) e in seguito diventano un libro con prefazione di Denis Curti. Attualmente lavora come fotografa di moda e parallelamente conduce le ricerche personali sugli universi più disagiati dal punto di vista psicologico, tiene workshop sull’autoritratto terapeutico.

…. nascondermi è solo un modo per essere trovata. che se dell’assenza ho imparato a parlare attraverso piccoli frammenti di ciò che un giorno è stato altro, dell’amore racconto attraverso questi segni che, restano. graffi, strati di polvere, muffe, apnee emotive. divenire altro mettendo sulla pelle tutto in bella vista.



Bruno Taddei (Cittiglio, 23/051962). E’ approdato alla fotografia nel 2004 dopo trarcorsi di pittura e scultura i cui echi si ritrovano nelle contaminazioni linguistiche dei sui lavori. Ha messo a punto una personale tecnica “di graffio” delle sue fotografie che, essendo completamente manuale, trasforma ogni lavoro in un pezzo unico. Nella vita professionale è referente alla formazione e l’inserimento lavorativo di giovani disabili psichici, presso il CFPIL dall’Agenzia Formativa della Provincia di Varese.

… attraverso lame incido la mia paura di essere solo. Attraverso lame incido la carta. Attraverso nuove immagini scolpisco le preesistenti. Trasformo ciò che è stato in ciò che è. Trasformo in carezza creativa un atto meccanico. Trasformo il figlio dell’obiettivo in figlio della mia mano.
Mi riapproprio di una parte di me, mi approprio delle paure Mi approprio del mio coraggio. Conosco la profondità con i graffi sulla superficie. Conosco ciò che finora non ho mai voluto conoscere. Conosco me stesso. Riconosco i graffi dell’anima. (Sandro Iovine)



Franco Borrelli (Torino, 09/08/1972). Fotografo professionista, esordisce alla IX Biennale Internazionale di Fotografia di Torino (2001) e fra i sui lavori c’è la serie di gigantografie ad altissima risoluzione in mostra al Museo di Scienze Naturali di Torino. Per Confini09 sintetizza un decennio di fotografia di reportage con un ripensamento sull’essere umano ed il suo rapporto con l’habitat.

….. un indagine sull’essere umano ed il suo rapporto con lo spazio del suo habitat. Da questo presupposto si è sviluppato un interesse allargato al rapporto fra le dimensioni fisica e psicologica dell’esistere. Lo spazio occupato dagli individui, la comunicazione che questi instaurano con gli altri esseri viventi, il rapporto regolato o entropico con l’ambiente naturale e/o artificiale alle diverse latitudini. Da scatti di reportage, in cui nulla è costruito, emerge la dinamica del rapporto tra corpo e architettura che coincide con quella esistente tra corpo e psiche.



Alessandro Pagni (Lucca, 07/01/1980). Laureando in Storia della Fotografia a Firenze, interessato a tutto quello che ruota intorno al medium fotografico (sotto l’aspetto storico, critico e pratico), realizza collage fisici e digitali.

…. non sono mai riuscito a tenere un diario in modo costante, ma è qualcosa che esercita in me un fascino incredibile, tanto da sentire l’esigenza, durante gli anni, di raccogliere oggetti, impressioni sfuggenti e piccoli appunti di vita. Il “Sussidiario Egoista” si è rivelato il contenitore adatto per tutti quei cimeli e quei giorni passati, fragili e biodegradabili: un archivio “egoista”, per la personale “memoria storica” del sottoscritto.



Sandro Rafanelli (Pistoia, 08/07/1975) Vive e lavora a Firenze, affiancando all’attività di fotografo a quella di sviluppatore software. E’ presidente dell’associazione culturale PhotoCompetition (www.photocompetition.it) e cura il blog di approfondimento fotografico BecauseTheLight. I suoi lavori sono stati esposti a Roma, Firenze, Arezzo, Venezia e Londra.

… phantasmagoria. Fantasmi, rimpianti e pietre di lapidi. La fotografia pittorialista del periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento ha esercitato su di me una profonda influenza e fascinazione, portandomi a creare immagini d’altri tempi. La Fantasmagoria era una forma di spettacolo teatrale che utilizzava una “lanterna magica” per proiettare, su pareti scure o su nuvole di fumo, paurose immagini di scheletri, demoni e fantasmi, suscitando grande meraviglia e spavento tra il pubblico.



La disponibilità di nuovi strumenti, la seduzione del post-moderno e la molteplicità dei media che caratterizzano la nostra epoca hanno allargato la visione di molti fotografi e stiamo assistendo al definitivo abbattimento dei confini tra la fotografia e le altre forme d’arte. Confini è la rassegna delle contaminazioni tecniche e linguistiche. Con queste parole venivano tracciate nel 2001 le linee guida di un progetto che, giunto alla nona edizione, si conferma come un momento di verifica e di incontro con gli autori che utilizzano la fotografia in modo creativo al di fuori dalle convenzioni.

Immagine: Franco Borrelli

Contatti: Leonardo Brogioni | 348.4705183

Inaugurazione: Lunedì 16 gennaio dalle ore 18.30

Polifemo
via Procaccini, 4 (Fabbrica del Vapore) - Milano
Orari: dalle 10 alle 19, sabato dalle 15 alle 19, domenica chiuso
Ingresso libero
Ingresso libero

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