Palermo Cordoba A/R. Una selezione delle fotografie realizzate da Arcidiacono dagli anni '60 in avanti: una serie composita di immagini di paesaggio, nature morte, ritratti. Gli scatti a colori di Pitrone sono invece frammenti di una sicilianita' non stereotipata, che colpiscono per la potenzialita' pittorica che li caratterizza.
a cura di Ezio Pagano
La galleria X3 è lieta di ospitare la mostra “Palermo – Cordoba Andata e Ritorno” fotografie di Cayetano Arcidiacono e Angelo Pitrone, realizzata da Museum, Osservatorio dell’arte contemporanea in Sicilia di Bagheria, in collaborazione con il Crases, centro regionale attività socio- culturali all’estero e in Sicilia.
La mostra, curata da Ezio Pagano con testi in catalogo di Emilia Valenza, è infatti alla sua seconda tappa dopo l’esposizione presso il Museo De Las Mujeres di Córdoba in Argentina. Il corpus delle fotografie è formato da 29 scatti, momenti di un viaggio per immagini tra Sicilia e Argentina.
Scrive Emilia Valenza nel testo in catalogo: “le fotografie di Cayetano costituiscono un piccolo estratto della sua intera opera, che dagli anni Sessanta in avanti ha realizzato una serie composita di immagini di paesaggio, nature morte, ritratti, astrazioni” e ancora “nella precisione del dettaglio ritroviamo la grande lezione di Andreas Feininger o di Edward Weston, rielaborati in un linguaggio che Cayetano ha sperimentato in oltre quarant’anni di fotografia con estrema coerenza, per giungere ad uno stile asciutto e potente, assolutamente personale”. Le foto in bianco e nero rappresentano scorci, vedute, piene di riflessi e contrasti che ci proiettano in una realtà surreale.
Gli scatti a colori di Angelo Pitrone sono invece frammenti di una sicilianità non stereotipata, che colpiscono per la potenzialità pittorica che li caratterizza.
“Angelo Pitrone ha dedicato decenni della sua attività di fotografo alla ricerca di una “sicilianità” dello sguardo, indagando tra le smorfie di un paesaggio che pare raccontare una primordialità mai superata, osservando abitudini e atteggiamenti di un popolo sopraffatto dagli eventi che paiono non lasciare reale traccia, indagando tra i segni e le orme lasciate dal tempo, di una storia che va avanti senza avanzare” scrive ancora Emilia Valenza.
L’esposizione è accompagnata dalla pubblicazione di un nuovo numero dei “Tascabili dell’arte”, edizioni Ezio Pagano e si avvale del patrocinio del Consolato d'Italia di Cordoba, Argentina e del Gobierno de la Provincia di Cordoba, Argentina. La mostra è realizzata grazie al supporto di Geolab srl.
I fotografi:
Cayetano Arcidiacono è nato in Sicilia nel 1942. L’Argentina e la città di Mendoza sono diventate patria e città di adozione a partire dal 1950. Ha seguito gli studi di ingegneria presso l’Università nazionale de Cuyo e lezioni d’arte nella scuola di Belle Arti di Mendoza. Dal 1970 si dedica alla fotografia. Fonda il Grupo Imagen, al quale si unisce nel 1981 il noto fotografo mendozino Daniel Barraco.
Ottiene numerosi premi e riconoscimenti: Gran Premio de Honor Condor della Federazione Argentina di Fotografia; primo Premio alla Prima Biennale di Arte fotografica di Mendoza; Gran premio de Honor- Salòn Vendimia 1999- Mendoza.
Nel 1999 la Federazione argentina di Fotografia gli attribuisce il titolo di Artista Fotografo Argentino. A partire dal 1980 realizza mostre individuali in gallerie e musei di Mendoza; nel Centro Culturale Recoleta e presso la Fotogaleria del Teatro San Martin di Buenos Aires; personale alla Galleria Colbert di Parigi, organizzata dalla Biblioteca di Francia; a Santiago del Chile ecc. La sua presenza nelle mostre collettive include gallerie e musei in Argentina, Stati Uniti ed Europa.
Nel 2003 Cayetano Arcidiacono fonda la galleria Fotogaleria Arcidiacono nella città di Mendoza, dove presenta mostre di fotografi argentini e stranieri. Ne è attualmente il direttore. Le fotografie di Arcidiacono sono presenti nella collezione del Parc Hyatt, nel Museo Municipale di Arte Moderna e nel museo di Belle arti “Emiliano Guinazù” di Mendoza; in Ouro Preto – Minas Gerais – Brasile; nel Cabinet de Photographie della Biblioteca Nazionale di Parigi, nel museo di Belle arti di Buenos Aires; presso gallerie e collezioni private.
Angelo Pitrone è nato ad Agrigento nel 1955. L’esordio con la fotografia avviene nei primi anni Settanta, con il bianco e nero, da autodidatta. In pochi anni fonderà il gruppo “progetto Photographica” insieme ad altri fotografi agrigentini. La Sicilia è il soggetto principale delle sue fotografie, con i suoi paesaggi, con le sue facce e la sua storia. La ricerca di Pitrone si è spesso rivolta all’intreccio tra immagine e parola provando a coniugare la letteratura siciliana e i luoghi. Fine anni Ottanta e inizi anni Novanta comincia il periodo della fotografia a colori che continua ancora oggi.
Ha realizzato anche il reportage, sul problema della siccità nell’area mediterranea e sul dramma dell’emigrazione clandestina.
Insegna Storia e tecnica della fotografia all’Università di Palermo. Numerose le sue pubblicazioni: il primo libro è Viaggio nella Sicilia di Pirandello (Vallecchi) del 1984; nel 1990 per Novecento esce il volume Classicità in Sicilia.
Annotazioni sul viaggio in Sicilia; Vista sul mare è del 1995; nel 2001 viene pubblicato Solarium per edizioni L’Epos; il colore dell’acqua (Sciascia) e I luoghi del Romanzo (Sciascia) escono nel 2004; per le Edizioni di Passaggio pubblica nel 2005 Linea di Terra.
Testi critici: Emilia Valenza
Catalogo: edizioni Museum - Ezio Pagano
Contatti stampa: press@galleriax3.org-388 3250068
Inaugurazione 22 gennaio ore 18.30
Galleria X3
via Catania, 35 – 90141 Palermo
Orari: mart/sab 10.30- 12.30/ 17.00- 19.30
Chiuso domenica e lunedì