Twin Mind. Prima di una serie di mostre che presentano i lavori di artisti "gemelli", esplorando i sincronismi artistici della contemporaneita'. In questo appuntamento Zastava e Maggi espongono un'installazione che presenta l'animale come alter ego dell'uomo.
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Spazio Carbonesi è lieto di presentare Twin Mind, la prima di una serie di mostre che
presentano i lavori di artisti “gemelli”. Twin Mind esplora i sincronismi artistici della
contemporaneità, cercando di facilitare il dialogo tra artisti culturalmente distanti i cui
lavori hanno delle similitudini sostanziali.
Julia Zastava (Russia) e Emiliano Maggi (Italia) non si sono mai incontrati prima di
essere invitati a lavorare per Twin Mind. L'intero percorso di sviluppo creativo che ha
portato alla scelta e alla realizzazione delle opere in mostra, si è sviluppata in maniera
indipendente e inconsapevole.
L’installazione finale ci presenta l’animale come alter ego dell’uomo e andando
oltre, come ‘twin mind’ dell’artista. Così facendo, il duo esplora l’ambivalenza della
relazione uomo-animale, condividendo gli stessi temi e un riferirsi mitologico che
si libera nell’espressione artistica. Entrambi gli artisti sfumano il confine che divide
l’uomo dall’animale e il maschile dal femminile favorendo l’immaginifico al reale.
Pur provenendo da contesti culturali diversi, i lavori di Zastava e di Maggi mostrano
somiglianze strutturali tali per cui i loro lavori esposti insieme si arricchiscono
vicendevolmente.
Julia Zastava presenta un’installazione cartacea che rivela un’interpretazione in
chiave psico-fisica della catena alimentare. Qual è il posto per noi umani? Mangiamo
o siamo mangiati? Zastava mette in discussione l’essenza dell’essere umano e con
essa tutte le convenzioni gerarchiche dell’uomo-animale. I personaggi di Zastava
possiedono spesso caratteri di entrambi i sessi dai tratti zoomorfi o indossano
maschere animali. L’occultazione dell’identità e la mutazione come alternativa alla
perseveranza, costituiscono il mondo ossessivo dell’artista, dove le ferite sono uno
stato ordinario e l’arte è strumento di guarigione.
Il lavoro di Emiliano Maggi riflette sull’identità umana imprescindibilmente fusa
con quella animale. I protagonisti della sua visione onirica sono animali incarnati in
esseri umani, creature zoomorfe e antropomorfe il cui scambio reciproco si evolve in
una collaborazione produttiva. L’uomo si trasforma in animale assimilando qualità
selvatiche primitive e purezza percettiva, mentre l’animale acquisisce la voce e la
potenza umana. Le opere di Maggi nascono da uno stretto rapporto con la natura:
l’artista cammina nei boschi registrando il lamento delle volpi nel momento del coito
fotografandole al buio, in maniera del tutto casuale. Per Twin Mind, Maggi si esibisce
in una performance che rievoca il mito popolare della “Volpe d’Argento”.
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Twin Mind
Spazio Carbonesi is proud to present Twin Mind – the first in a series of exhibitions
that explore synchronicity in contemporary art. The project seeks to facilitate the
dialogue and creative exchange between artists from different backgrounds, whose
creations are profoundly similar.
Julia Zastava (Russia) and Emiliano Maggi (Italy) had never met before the
installation of the show started. The artists submitted their proposals for the exhibition
independently without being aware of each other’s ideas. Joined in the indissoluble
installation and in a unique space – the ballroom of the Spazio Carbonesi – the duet
investigate the ambivalence of human-animal relations, where animal becomes a
human alter-ego and the artist’s twin mind. Coming from radically different cultural
contexts, the works of Zastava and Maggi possess a fundamental structural similarity
and our perception of each artist’s oeuvre is enriched in proximity to that of the other.
Both artists share the same range of themes, imagery and mythological liberty in
expression; they privilege the imaginary over reality.
For Spazio Carbonesi, Julia Zastava has created a paper installation, that introduces
a 'psycho-physical' chain which is the artist's interpretation of the food chain. We only
need to find the right place in it for us, humans. Do we eat or we are eaten? The very
notion of being human, of being, is put in doubt, as well as the conventional human-
animal hierarchy. Zastava's characters often possess elements of both sexes, have
zoomorphic features, or wear animal masks. Concealment of identity and mutation
as an alternative to perseverance constitute the obsessive world of the artist, where
trauma is a normal state and art is a tool for healing.
Emiliano Maggi’s research is concentrated around the inextricable fusion of human
and animal identity. The main personages of his oneiric visions are animals embodied
within humans, zoomorphic or anthropomorphic creatures whose mutual exchange
develops into a productive collaboration. A human turns into an animal, acquiring
primitive wild qualities and purity of the vision while the animal is endowed with
human voice and power. For his research the artist goes into forests and records
foxes’ cries in the moments of coition, takes random pictures in pitch darkness that
after development reveal foxes. For Spazio Carbonesi, Emiliano Maggi performs a
live re-enactment of the myth of the Silver Fox.
Inaugurazione 27 gennaio 11-1 su invito (Vip Card)
Art White Night Sabato 28 gennaio apertura straordinaria h 20.00>24.00, con performance di Emiliano Maggi.
Spazio Carbonesi
via Val D'Aposa, 12 Bologna
Orari: da venerdi 27 a domenica 29 gennaio: 11-19. Lunedi 30 gennaio: 11-17
Ingresso libero