Federica Schiavo Gallery
Roma
piazza Montevecchio, 16
06 45432028 FAX 06 45433739
WEB
Ariel Orozco
dal 8/2/2012 al 24/3/2012
mar-sab 12-19

Segnalato da

Federica Schiavo Gallery



approfondimenti

Ariel Orozco
Chris Sharp



 
calendario eventi  :: 




8/2/2012

Ariel Orozco

Federica Schiavo Gallery, Roma

Detras del cristal. La mostra, attraverso diverse installazioni, riflette su alcune delle contraddizioni quotidiane e sulla nostra realta' neoliberale, soffermandosi sui temi dell'abbondanza, della scarsita', della supremazia, dell'impotenza e della precarieta'. A cura di Chris Sharp.


comunicato stampa

a cura di Chris Sharp

La seconda personale di Ariel Orozco a Roma consiste in una riflessione essenziale e dinamica su alcune delle contraddizioni, anomalie e paradossi che caratterizzano la nostra esistenza quotidiana e la nostra realtà neoliberale. Confondendo i binari della abbondanza con quelli della scarsità, così come quelli della supremazia con quelli dell’impotenza, la mostra trasmette un senso di suspense proprio della precarietà, suscitando un effetto al contempo comico e inquietante.

Questioni di fragilità, di un lusso decaduto e di un’antica abbondanza, sono affrontate ironicamente in Untitled, una scatola di cioccolata i cui cioccolatini sono totalmente stati consumati, così come in Untitled, una bottiglia di champagne dal vetro così pieno di crepe che sarebbe davvero incauto usarla. Paradossi su carenza e abbondanza assumono un ulteriore significato in Untitled (Sed). L’opera consiste in un’installazione di grandi dimensioni composta da mille bicchieri di vetro colmi di sabbia e disposti sul pavimento della prima stanza a comporre tante pozzanghere. In questo caso, la totale assenza di acqua è controbilanciata dall’abbondanza di qualcos’altro, inutile ma attraente: la sabbia. Allo stesso modo, la vicina Untitled (Problema) complica e semplifica le cose. Questa installazione è infatti composta da una sessantina di pilette di scarico di varie dimensioni montate nel pavimento di una stanza con un unico tappo che dovrebbe fermare ogni potenziale perdita. Il centro del lavoro è la vanità della soluzione offerta al problema, il quale se dovesse manifestarsi rimarrebbe irrisolto e sarebbe allarmante; ad ogni modo, data l’apparente carenza di acqua non abbiamo nulla di cui preoccuparci (oppure dovremmo?). Una vicina palla da spiaggia, colma d’acqua di mare, rischia di sconvolgere questo strano equilibrio ma, a causa della piccola parte di vastità che essa contiene, quest’oggetto ci lascia così perplessi che qualsiasi minaccia sollevi sembra virtualmente dissolversi nel suo enigma.

Fortunatamente e sfortunatamente non siamo estranei a una logica così straordinariamente sbagliata. Nell’attuale contesto di perpetua crisi manageriale, tali metodi accidentali, ed inevitabilmente incerti, di risoluzione dei problemi, risultano infatti di un’inquietante familiarità. Il potenziale rischio che accompagna questi metodi può essere esperito, almeno in parte, in Untitled, l’installazione con cui la mostra si chiude. L’opera è composta da un fascio di luce che illumina un singolo fuoco artificiale disposto suo pavimento; questa associazione semi-tautologica sembra essere di cattivo auspicio inducendo lo spettatore a non indugiare troppo ma ad andarsene immediatamente. Tenendo a mente tutto questo, l’installazione di piccole dimensioni, Gris, collocata nell’ufficio della galleria, già incisiva introduzione, propone ora una conclusione adeguata a una mostra da vedere “in punta di piedi”. Questo intervento consiste in una matita di colore grigio disposta verticalmente in equilibrio su se stessa sull’angolo estremo di una scrivania. Il piccolo miracolo messo in scena da quest’oggetto simbolicamente interstiziale (“area grigia”), diventa qui particolarmente significativo, dichiarandosi come una metafora del virtuosismo necessario per negoziare la crescente precarietà della vita quotidiana contemporanea.

Chris Sharp, Por detrás del cristal

Ariel Orozco è nato a Sancti Spiritus, Cuba, nel 1979. Vive e lavora e lavora a Città del Messico. Dopo la laurea all’Instituto Superior de Arte, La Habana, Cuba, ha studiato presso la Escuela Profesional de Artes Plásticas a Trinidad, Cuba.
Tra le sue mostre personali: Selma Feriani Gallery, London, 2011; Pinta Art Fair, London, 2011; Red Line, Trolebos Galeria, México DF, 2009; Federica Schiavo Gallery, Roma, 2009; Suzanne Tarasieve, Parigi, 2007; 50 acts of luck, Sala de Arte Público Siqueiros, México DF, 2006; What happens but cannot be seen, Myto, México DF, 2005; Art Basel Miami Beach, Art Positions, Myto, 2005. Le sue mostre collettive includono: Under destruction, Swiss Institute New York, 2011 and Museum Tinguely, Basel, Switzerland, 2010, curata da Chris Sharp e Gianni Jetzer; Ibrido. Genetica delle forme d’arte Pac, Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano, 2010, curata da Giacinto Di Pietrantonio e Francesco Garutti; Esférico. Una visión del fútbol a través del arte. Museo de Arte de la Secretaría de Hacienda y Crédito Público, Mexico DF, 2010; Hecho en Casa, Museo de Art Moderno, México DF, 2009; Urban Stories, The X Baltic Triennal of International Art, Vilnus, Lithuania, 2009; Animal roto (Broken animal), Museum of Modern Art. Mexico City, 2008; Disarming Matter, Dunkers kulturhus, Helsingborg, Sweden, 2008, curata da Chris Sharp; Terapia de grupo (Arte cubano actual), Galería Fernando Pradilla. Madrid, 2008; The Desobedients, Annet Gelink Gallery, Amsterdam, 2008; Das phantastische geheimnis des exotischen universums Contemporary Art from Mexico, Galerie Birgit Ostermeier. Berlin, 2007; War and Nature, Virgil de Voldere Gallery, New York, 2006; Passion / Provocation – photography and video in the collection Teofilo Cohen, Centro de la Imagen, México DF, 2006; Salon of the Rewarded, Centro de Desarrollo de las Artes Visuales, La Habana, 2005; II Festival of Ephemeral Sculpture, Experimental Center of Plastic Arts 23 and C., La Habana, 2004; Cultural Exposition Center ICAI, La Habana, 2002; Contemporary Cuban Art Salon, Centro de Desarrollo de las Artes Visuales, La Habana, 2001.

Inaugurazione 9 febbraio ore 18-21

Federica Schiavo Gallery
piazza Montevecchio 16 Roma
Orari: mar-sab 12-19
Ingresso libero

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