Piccolo Zoo. La sua pittura si compone con liberta' disarticolando le forme costruite con pennellate veloci. Segni, graffi e scritture illeggibili attraversano e si sovrappongono alle figure, prevalentemente animali e volti.
Come quando i cani, su un’altura in aperta campagna, ma anche in mezzo ad una strada in città,
improvvisamente si bloccano e col muso controvento annusano l’aria. Hanno le gambe ben piantate e
sono inclinati leggermente in avanti, quasi volessero opporsi alle folate; il muso è alto e proteso, gli occhi
quasi chiusi e le orecchie rivolte all’indietro. Solo il naso si muove, vibra, teso com’è a capire quale sia, tra
gli altri, l’odore che gli porta il vento e che lo ha colpito.
Questo racconta il quadro centrale della mostra Piccolo Zoo che Nicola Marenzi tiene alla libreria Ars fino
al 25 febbraio 2012.
Anche qui un vento teso sferza un cane nero, di un nero pece, unto; solido, tornito, teso a far fronte alle
raffiche che sembra averlo spinto un po’ fuori dal quadro. Non una tormenta, bensì un vento teso, freddo
come quello di questo inverno assolato.
Nicola Marenzi è un pittore a tutti gli effetti, un pittore figurativo, direi un pittore “classico”, di una
“classicità del moderno”.
Le lezioni dell’Espressionismo, la libertà cromatica dei Fauves, il segno e il gesto degli americani sono
rilesse alla luce delle esperienze della pittura degli anni ottanta.
Nicola è un pittore “di getto”, istintivo; la sua pittura si compone con libertà disarticolando le forme
costruite con pennellate veloci, macchie e colature di colore, in una gamma che col tempo si sta
precisando. Segni, graffi e scritture illeggibili attraversano e si sovrappongono alle figure.
Le figure di Nicola sono prevalentemente animali e volti.
Gli animali, liberamente interpretati, sono variamente composti a costruire uno zoo in parte riconoscibile e
in parte fantastico, e sono, di fatto, corpi; sono l’animalità latente in ogni essere umano.
E i volti sono, in realtà, musi; presenze antropo-zoomorfe. Uno zoo e una fisiognomica, quindi, in cui “la
parte del leone” la fa l’asino.
Inaugurazione: venerdì 27 gennaio 2012, ore 18
ARS arte+libri
via Pignolo 116, 24121 Bergamo
Orario:
martedì, mercoledì, giovedì: 14,30 – 18
venerdì, sabato: 10 - 13 e 15 – 18