Disegnando l'aria. Due sculture della recente produzione dell'artista si animano grazie a un'istallazione di luci e suoni.
Immaginate di poter disegnare non su una superficie piana ma nello spazio, lasciando un sinuoso segno nero che prende forma…
Le sculture di Bruno Melappioni sono liberi disegni nello spazio, leggeri come le idee, ma concreti come la vita; un filo di ferro, apparentemente sottilissimo, si plasma sotto il gesto creativo dell’artista per diventare non già un’anatomia, una forma, ma molto di più: un gesto unico e irripetibile, un’espressione rubata, tutta un’anima colta in un momento di solitaria meditazione.
Nella raccolta e preziosa galleria “Il Laboratorio” di Trastevere, due delle opere più significative della recente produzione dell’artista si animano grazie a un’istallazione di luci e suoni che coinvolge in un’atmosfera senza tempo, dall’estatico coinvolgimento sensoriale.
Bruno Melappioni, artista poliedrico, formatosi come pittore e conosciuto anche come sceneggiatore, negli ultimi anni si è dedicato completamente alla scultura in metallo, ricercando una sintesi formale tra esperienza segnica e composizione spaziale. L’esposizione a Trastevere è una tappa di un progetto più ampio dedicato alla fisicità femminile che sarà mostrato nella sua veste completa il prossimo anno. Fondamentale di questo progetto è l’aspetto sensoriale dell’esposizione: le sculture non sono semplicemente mostrate, ma allestite secondo una precisa ambientazione luministica, visiva e sonora che stimola la percezione emozionale del visitatore.
Inaugurazione 25 febbraio
Il Laboratorio
via del Moro, 49 - Roma
tutti i giorni dalle ore 17,30 alle ore 22