La storia, il culto, la memoria nei primi secoli. Un viaggio nella Roma dei primi secoli, quando il fenomeno cristiano, ancora limitato nel numero di quanti si professano tali ma già ben evidente ed inquietante per la politica imperiale che vi si oppone, spesso con determinazione e durezza, cresce e si afferma all'interno di una situazione culturale e religiosa molteplice, caratterizzata da influssi orientali e da certo scetticismo religioso, segno della crisi spirituale e sociale della romanità , non più paga di riti e culti ufficiali, ma aperta comunque al mistero e alle sue vie.
La storia, il culto, la memoria nei primi secoli
Sotto l'Alto Patronato dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica
Alle origini della cristianità : così potrebbero riassumersi gli intenti storici,
scientifici e didattici, che motivano la straordinaria rassegna dedicata agli
apostoli Pietro e Paolo di prossima apertura e che si preannuncia, per la novitÃ
del tema e per i reperti archeologici raccolti qui organicamente per la prima
volta, centrale per la comprensione del significato del Giubileo e di
fondamentale importanza per la conoscenza del cristianesimo come movente e
fattore della storia.
Dedicata a Pietro e Paolo e alla loro incidenza sul primo cristianesimo romano,
la mostra documenta, grazie a centocinquanta eccezionali reperti archeologici
provenienti da numerosi musei italiani e stranieri, quanto di eccezionalmente
nuovo accadde allora, a partire dal I secolo della nostra era, nella capitale
dell'impero, in seguito all'arrivo, alla permanenza e al martirio dei due
apostoli nella città destinata a diventare centro della cristianità . Qui si
conservano le memorie e i segni dei due apostoli; qui si venerano i loro
sepolcri; qui sorgono i luoghi cari da sempre alla tradizione e alla devozione
popolare dei cristiani; qui sorgono i primi edifici adibiti al culto di Pietro e
Paolo e, da allora, meta di incessante pellegrinaggio; qui si impone il
rinnovamento culturale e sociale del mondo che ha nel cristianesimo e nella vita
della comunità cristiana il suo fondamento e la sua causa.
Un viaggio, dunque, nella Roma dei primi secoli, quando il fenomeno cristiano,
ancora limitato nel numero di quanti si professano tali ma già ben evidente ed
inquietante per la politica imperiale che vi si oppone, spesso con
determinazione e durezza, cresce e si afferma all'interno di una situazione
culturale e religiosa molteplice, caratterizzata da influssi orientali e da
certo scetticismo religioso, segno della crisi spirituale e sociale della
romanità , non più paga di riti e culti ufficiali, ma aperta comunque al mistero
e alle sue vie.
Qui giunti, Pietro e Paolo si fanno dapprima promotori e testimoni del Vangelo
presso la comunità cristiana, d'origine giudaica, preesistente al loro arrivo.
Qui, separatamente, trovano la morte a causa del Vangelo stesso. Sui luoghi del
loro martirio e della sepoltura, o comunque legati alla loro memoria e per
questo cari alla primitiva comunità romana, inizia ben presto un pellegrinaggio
e un culto destinati, nel tempo, ad assumere forme significative, tanto da
incidere nel panorama topografico e religioso della città stessa,
contrassegnato, intorno al IV secolo, dalle evidenze monumentali delle basiliche
costantiniane di S. Pietro e di S. Paolo sulla via Ostiense, e della Basilica
Apostolorum, l'attuale S. Sebastiano sull'Appia antica.
Questo, in sintesi, il percorso storico ed espositivo che la grande mostra,
promossa dalla Santa Sede tramite il Pontificio Consiglio per i laici e dal
Comitato Centrale per il Grande Giubileo dell'Anno 2000, propone: un quadro
organico, costellato da mirabili oggetti d'arte e da importanti documenti
archeologici, per documentare al meglio la vicenda che vede Pietro e Paolo al
centro dell'interesse della comunità cristiana dei primi secoli e per capire a
fondo i motivi che fanno di Roma, da 2000 anni, la città "Caput Mundi", il cuore
della cristianità e la meta del pellegrinaggio giubilare.
PIETRO E PAOLO. LA STORIA IL CULTO LA MEMORIA NEI PRIMI SECOLI, Roma, Palazzo
della Cancelleria, Piazza della Cancelleria n.1, dal 30 giugno al 10 dicembre
2000. Orari: martedì - domenica, dalle 10.00 alle 22.00 dal 30 giugno al 24
settembre; martedì - domenica dalle 9.00 alle 19.00 dal 26 settembre al 10
dicembre. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero L.14.000; ridotto L. 8.000 scuole e
gruppi oltre 15 persone; ridotto L. 5.000 scuole materne ed elementari. Servizio
di visite guidate su prenotazione.
Mostra realizzata a cura della Associazione Meeting per l'Amicizia fra i popoli
di Rimini in collaborazione con Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie Città del
Vaticano. Direzione scientifica, Fabrizio Bisconti, Elena Cavalcanti, Angela
Donati, Paolo Liverani.
Catalogo edito da Electa.
Per informazioni e prenotazioni: Infoline tel. 02 54915. Segreteria
Organizzativa: Associazione Meeting per l'amicizia fra i popoli, tel. 0541
783100.
Ufficio Stampa:
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