La particolarita' di questa mostra e' che dietro ogni immagine c'e' la storia di un uomo. L'artista infatti ha creato queste opere nel corso di una serie di eventi durante i quali ha trasformato le 'memorie private' di persone comuni e di personaggi famosi in opere d'arte.
VIE DI MEMORIA
A cura di Moreno Gentili
inaugurazione 15 marzo ore 12
La memoria non come nostalgia ma come valore fondante del presente, come
consapevolezza etica dell'esistenza, come valore per avere sempre con sé il
senso della Storia, quella privata e quella collettiva.
E' questo il senso della mostra promossa dall'assessorato alla Cultura della
Provincia di Udine che presenta in anteprima italiana una straordinaria
raccolta di opere di grande formato, dedicate alle memorie private di gente
comune, risultato di una ricerca artistica frutto di tre anni di lavoro.
La particolarità di questa mostra è che dietro ogni immagine c'è la storia
di un uomo. L'artista infatti ha creato queste opere nel corso di una serie
di eventi durante i quali ha trasformato le 'memorie private' di persone
comuni e di personaggi famosi in opere d'arte. Colin ha elaborato
artisticamentte e sotto gli occhi del pubblico con a una fotocopiatrice,
foto, documenti, lettere e altri piccoli frammenti della sfera affettiva:
minimi simulacri di emozioni che ha trsformato in altrettante nuove icone.
Materiali esistenti, dunque, apparentemente banali straordinariamente
reinventati per regalarci opere che stupiscono per la ricchezza estetica e
la forza espressiva.
Gianluigi Colin (Pordenone 1956) ha cominciato questa ricerca con una
performance a Milano, (marzo 2001) seguita da un happening al Museo Recoleta
di Buenos Aires (marzo 2002) dedicato alla comunità italiana in Argentina.
Ha poi continuato la sua ricerca a Napoli, a Pordenone nell'ambito del
festival della letteratura e al MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma,
riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica.
Nuovi happening sullo stesso percorso artistico sono già previsti in altre
città del mondo per arricchire il già ampio patrimonio di memorie raccolte
in questi tre anni: Chicago, San Francisco, Sydney.
Insieme a quelle di tante persone comuni le 'Memorie' di alcune personalitÃ
del nostro tempo (nel campo della politica, della finanza, della cultura)
tra cui il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, Luca Cordero di
Montezemolo, Cesare Romiti, Umberto Eco, Fernanda Pivano, Oriana Fallaci,
Gillo Dorfles, Pedrag Matvejevic, Maurizio Costanzo, Adriana Faranda.
Per l'occasione Charta pubblica un volume, curato da Moreno Gentili, che
raccoglie il corpus del lavoro recente di Colin. Il libro, ospita un saggio
di Arturo Carlo Quintavalle, e testi di Lalla Romano, Gianni Riotta,
Francesco Durante e Matteo Collura.
Nell'immagine:'Algeria', 24 settembre 1997
VIE DI MEMORIA
Villa Manin di Passariano (Udine)
15 marzo - 10 aprile 2003
orari 9-12.30 - 15 -18
Fondazione Mudima di Milano
15 - 30 aprile 2003
Catalogo Charta
49 euro
Vie di memoria
Una ricerca di impegno civile
E' un progetto di Gianluigi Colin, a cura di Moreno Gentili.
Artista e art director del 'Corriere della Sera'. Colin sta all'incrocio di
due sistemi solo apparentemente diversi, quello delle parole e quello delle
immagini. Il suo lavoro artistico è un viaggio nella rappresentazione, sulle
icone del nostro tempo che fa attraverso un percorso di citazioni. Proprio
questo suo lavorare quotidiano tra parole e immagini lo ha portato oggi a
una nuova ricerca che ha come tema centrale il valore etico della memoria.
Questa ricerca, del tutto inedita nel panorama dell'arte, consiste nel
mettersi in relazione con il pubblico e di elaborare artisticamentte e coram
populo, foto, documenti, lettere, e altri piccoli frammenti della sfera
affettiva.
Questi materiali, riuniti insieme, formano così un giacimento di segni della
nostra società , della nostra più vera cultura e identità oggi riuniti in un
libro e una mostra.
Si tratta di un lavoro artistico dichiaratamente orientato a un impegno
civile, come del resto tutte le sue precedenti ricerche. Ricordare resta un
esercizio utile per avere sempre con sé il senso della Storia, quella
privata e quella collettiva.
'Ho sempre cercato il rapporto diretto con la realtà . Ieri, con i grandi
fatti della cronaca ('La fabbrica del Presente' il mio lavoro sulla
comunicazione) oggi, con la semplicità della cronaca privata. Cerco, con le
mie forze, di colmare il divario tra Arte e Vita prendendo dalla
quotidianità non solo gli spunti, ma anche la materia della creazione.
Faccio mie le parole di Robert Rauschenberg: 'Un quadro somiglia di più al
mondo reale quando viene dal mondo reale'. (Gianluigi Colin)
Una ricerca, dunque, particolarmente complessa che vede l'autore seguire un
progetto sviluppatosi in tre fasi distinte che ritroviamo anche in mostra,
da circa tre anni.
Memorie private: le memorie raccolte durante le performance a Milano,
Napoli, Pordenone e Roma.
Memorie migranti: la raccolta dei ricordi di chi ha abbandonato la propria
patria senza abbandonare la propria identità culturale. Gli italiani
all'estero ma anche gli stranieri in Italia. Molte opere sono state
realizzate a Buenos Aires.
Memorie di Rete: ovvero l'esplorazione nel grande contenitore di Internet,
non come immagine astratta del 'non luogo' ma, al contrario, come grande
moderno archivio della memoria collettiva, contenitore assoluto della
contemporaneità .
http://www.colin.it
PER INFORMAZIONI
moreno gentili, via letizia 3 - 20144 milano 02-43319334/348-5301858
Silvia Palombi, Press Office & Copy, Edizioni Charta srl, Via della Moscova, 27, 20121 Milano (Italy). Tel. direct +39-026599891, Fax +39-026598577
Passariano (Udine), Villa Manin