Spot: Five minutes of advertising. Mostra d'arte fotografica, di pittura e installazione dell'artista italo-venezuelana incentrata sul linguaggio pubblicitario.
Amalia Di Lanno introduce artista e progetto creativo:
Il progetto artistico di Flavia D’Alessandro si presenta e si sviluppa mediante la contaminazione di più linguaggi espressivi; è arte, è pubblicità, è pubblicità del fare artistico ma è anche un saper fare arte usufruendo di un modo espressivo prettamente pubblicitario, veloce (... 5 minutes of ADV) e incisivo.
Un vero SPOT quello della D’Alessandro, un punto di messa a fuoco che realmente colpisca e ‘dialoghi’ con lo spettatore/fruitore che, inconsapevole (o forse no), divora il messaggio creativo come farebbe in un fast food , lo ‘consuma’ e, sub liminalmente, lo digerisce.
L’artista pubblicizza il suo ‘prodotto’ ben confezionato, sponsorizza la sua arte ma anche l’arte di saper sponsorizzare. Nel suo concetto di promozione spazia e non si limita a una espressione unica, utilizza e mescola fotografia e arte secondo modalità operative contemporanee al fine di creare evocative suggestioni palesate e non.
SPOT: five minutes of ADV è un ‘lancio’ pubblicitario che però non dimentica il valore che l’arte ha nella sua astratta purezza avulsa dalla sfera materiale prettamente pubblicitaria. L’arte in SPOT, in tal senso, valorizza il fruitore offrendogli una soddisfazione personale legata alla sfera emozionale e, al contempo, un appagamento sociale attraverso l’importante condivisione con gli altri di un chiaro messaggio, come si dice, a regola d’arte. di Amalia Di Lanno
Ufficio stampa: Giusy Loglisci.
Sabato, 3 marzo 2012 - ore 19,30
Interverranno:
• Enrica D'Acciò, Responsabile Officine Culturali
• Amalia Di Lanno, Art promoter
• Flavia D’Alessandro, Artista
Durante l’evento si svolgerà una performance artistica “My Person(al) Food” a cura di Angela Regina, artista e performer.
A seguire, l’aperitivo artistico “My Colorful Finger Food” di Gabriela D’Alessandro.
Officine Culturali - Bitonto
Largo Gramsci, 7 (Palazzo della Regia Corte / ex scuola di disegno)
Ingresso libeo