Rosso20sette Arte Contemporanea
Davide Bramante
Alessandro Papetti
Luca Pignatelli
Cristiano Pintaldi
Francesca Valentini
Davide Bramante, Alessandro Papetti, Luca Pignatelli, Cristiano Pintaldi, un fotografo e tre pittori, artisti di generazioni diverse uniti da uno sguardo che ferma la realta', dal fotogramma al frammento, scegliendo di conservarne memoria.
a cura di Francesca Valentini
Rosso20sette Arte Contemporanea presenta il 2 Marzo la mostra collettiva Ritorno al reale con gli artisti Bramante, Papetti, Pignatelli, Pintaldi, tre pittori e un fotografo, artisti di generazioni diverse uniti da uno sguardo che ferma la realtà, dal fotogramma al frammento, senza farsene travolgere ma scegliendo di conservarne memoria.
Davide Bramante, costruisce le sue fotografie come sovrapposizioni di vissuto: viaggio e idea di viaggio, méta sognata e raggiunta, racconto di visioni simultanee. La tecnica analogica, di scatti impressionati sullo stesso fotogramma, nega la manipolazione digitale, in cui tutto è possibile e niente esiste, per rivendicare la visionarietà effettiva del reale. Bramante la chiama memoria, “rimessa fotografica del proprio sangue”.
Alessandro Papetti, ha fatto della pittura l'elaborazione di uno spazio eroso da un tempo incessante, che sfalda e fonde i contorni. Il ventre della città, il monumento di archeologia industriale, il corpo nudo, sono oggetto di una rappresentazione che accorcia la distanza fra cosa e sentire. Papetti ha un legame forte con la tradizione espressionista, assunta come libertà di com-patire il reale e rendere cosa viva il relitto.
Luca Pignatelli, recupera tecniche di incisione dimenticate e teli industriali di riuso, per raffigurare città contemporanee antiche come reperti. Evoca il classico delle strade di New York, delle vecchie sedie, dei maestri greci e romani, in un movimento in cui rivoluzione è non superare, non correre dietro un presente effimero, ma ricordare, riconnettere al passato, salvare.
Cristiano Pintaldi, lavora alla cernita paziente del materiale televisivo: seziona, seleziona, riproduce in tecnica pittorica finissima brandelli di fermo-immagine. La traduzione in tele dipinte della vacuità televisiva ha il potere di esaltare, di rendere evidente ciò che pure tutti i giorni si vede: non più le scarpe di Van Gogh, ma l'acciottolìo costante di immagini che passano.
Davide Bramante nato a Siracusa 1970, finite le scuole superiori si reca a Torino qui consegue il diploma di laurea all'Accademia Albertina di Belle Arti .Tra le mostre personali a lui dedicate si ricordano: My own rave (2007), a cura di Gianluca Marziani (Galleria Art Lunge di Lisbona), Around Europe (2006, RVS fine art, Long Island - N.Y.), Camera con vista (2005, Galleria Obraz, Milano), Così vicino, così lontano (2004, Artecontemporanea, Catania) Into the fiction (2001, Cantieri Culturali, Zisa di Palermo). Tra i molti i progetti museali ricordiamo: Melting pop (2003) al Palazzo delle Papesse di Siena, Dalla mini al mini (2001) al Palazzo delle Esposizioni di Roma, A. C. Sicilia (2001) alla Galleria Civica di Siracusa,G.A.M.E.. (2001) alla GAM di Bologna, Autori/Tratti/Italiani (1999) alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Equinozio d’Autunno (1994) al Castello di Rivara. Collabora da diversi anni con le gallerie Studio La Citta' di Verona e Studio Morra di Napoli.
Alessandro Papetti nasce a Milano nel 1958. Dal 1992 partecipa a varie fiere dell’arte in Europa e negli Stati Uniti. Dal 1995 svolge la sua attività tra Milano e Parigi. È di quell’anno l’incontro con lo scrittore e biografo James Lord, che gli dedica nel 1996 un significativo testo critico.Tra il 2003 e il 2005 viene invitato a partecipare a numerose rassegne museali, come la mostra dedicata a Testori a Palazzo Reale di Milano e la mostra La ricerca dell’identità, curata da Vittorio Sgarbi ed esposta in diversi spazi pubblici in Italia. Nel 2005 partecipa alle rassegne Miracolo a Milano a Palazzo della Ragione e Il paesaggio italiano contemporaneo a Palazzo Ducale a Gubbio. Nello stesso anno, la Fondazione Mudima gli dedica una prima retrospettiva dal titolo Il disagio della pittura, nella quale Papetti espone i lavori degli ultimi vent’anni fino ai dipinti sul tema della città. Sei mesi più tardi, la mostra dal titolo Il ventre della città, con i suoi veloci “ritratti” di paesaggio urbano. Del 2007 è la mostra Ile Seguin, dedicata agli ex stabilimenti della Renault, esposta al Musée des Années 30 di Parigi.Nel 2009 la grande personale "Il Ciclo del tempo" a Palazzo Reale a milano.
Luca Pignatelli è nato nel 1962 a Milano dove vive e lavora.La sua formazione è avvenuta presso il Politecnico di Milano mentre nel 1986 decide di trasferirsi a New York.
Le prime mostre vengono ospitate al Centro San Fedele (1984) e alla Galleria Antonia Jannone (1989).Nel 1997 è tra i fondatori dell'Officina milanese assieme a Giovanni Frangi, Marco Petrus e Velasco, questo gruppo si è formato attorno alla figura del critico Alessandro Riva.Nel 1999 espone a Milano alla Fondazione Mudima con un testo di Achille Bonito Oliva, nel 2000 vince il Premio Cairo Comunication, tra il 2001 e il 2003 partecipa a numerose mostre a Madrid, Berlino, Roma, New York e San Francisco.Nel 2003 è tra i protagonisti delle prime tre tappe del progetto Italian Factory e espone a Bruxelles, presso l'Academie Royale de Belgique.Nel dicembre 2005 Luca Pignatelli ha fatto una personale presso la Galleria Daniel Templon a Parigi, mentre nel maggio 2006, in contemporanea con la Biennale di Berlino, ha presentato la seconda personale in Germania, presso la Galleria Davide Di Maggio.Nel 2007 partecipa alla rassegna realizzata nella prestigiosa sede dello Shanghai Art Museum
Cristiano Pintaldi è nato nel 1970 a Roma e vive e lavora a Londra.Dopo gli studi al Liceo Artistico di Roma, Pintaldi comincia presto la sua attività espositiva collaborando prima con la romana 2RC di Simona Rossi e di Luigi Scialanga e quindi con il gallerista Paolo Sprovieri. Attraverso una lunga e sofisticata indagine tecnica Pintaldi ripercorre il processo del pixel televisivo fermando attraverso l’utilizzo dei colori basici del blu, del rosso e del verde immagini tratte dalla memoria collettiva o soggetti frutto dell’immaginazione. Il suo lavoro, molto apprezzato dal collezionismo del mercato internazionale, è rappresentato dalla Galleria Sprovieri di Londra e le sue opere sono esposte nei maggiori Musei italiani (Maxxi, Macro, Galleria Nazionale di Roma).
Inaugurazione venerdì 2 marzo ore 18.00
Rosso20sette Arte Contemporanea
via d'Ascanio, 27 Roma
dal martedì al sabato ore 11.00-19.30, domenica su appuntamento