Giardini di luce. L'esposizione mette a fuoco un momento cruciale della parabola creativa del pittore: gli anni della piena maturita' e, in particolare, le opere nate dalla fascinazione del tema del giardino e dall'incontro con l'Andalusia. La rassegna offre inoltre l'occasione di approfondire il rapporto intercorso tra l'artista spagnolo e Giovanni Boldini.
a cura di Tomás Llorens, Blanca Pons-Sorolla, María López Fernández e Boye Llorens
organizzata da Ferrara Arte in collaborazione con il Museo de Bellas Artes di Granada e il Museo Sorolla di Madrid.
La mostra che Palazzo dei Diamanti ha in programma per la primavera 2012 presenterà per la prima volta nel nostro paese l’opera di Joaquín Sorolla (1863–1923), straordinario interprete della pittura spagnola moderna.
Esponente di spicco della Belle Epoque, celebrato ritrattista accanto a Sargent e Boldini, Sorolla è oggi considerato una delle personalità più affascinanti del panorama artistico spagnolo in quel periodo cruciale, tra Ottocento e Novecento, segnato dalla diffusione delle poetiche impressioniste e simboliste.
Ferrara Arte rende omaggio al maestro valenciano con una mostra organizzata in collaborazione con il Museo de Bellas Artes dell’Alhambra di Granada e il Museo Sorolla di Madrid, che la ospiteranno dopo l’esordio italiano, e curata da un comitato di esperti quali Tomás Llorens, Blanca Pons-Sorolla, María López Fernández e Boye Llorens.
L’esposizione mette a fuoco un momento cruciale della parabola creativa del pittore: gli anni della piena maturità e, in particolare, le opere nate dalla fascinazione del tema del giardino e dall’incontro con l’Andalusia. In questa fase della sua vita, nonostante il successo e gli incarichi ufficiali, Sorolla continua a riflettere sulle possibilità della propria pittura e sviluppa una produzione originale caratterizzata dalla poetica del silenzio e dell’intimità e da un linguaggio raffinato, che rivelano sorprendenti assonanze con la sensibilità simbolista e modernista del suo tempo. La rassegna indaga per la prima volta questo processo di introspezione e questa ricerca di essenzialità, gettando nuova luce sulla personalità artistica di Sorolla. Sarà, inoltre, l’occasione per approfondire il rapporto intercorso tra l’artista spagnolo e Giovanni Boldini.
Ad aprire la mostra sarà un’importante serie di ritratti della famiglia del pittore nella cornice di giardini con fontane: capolavori come María vestita da contadina valenciana, Saltando con la corda o Guardando i pesci, nei quali le figure si fondono nell’atmosfera sfavillante di pennellate di colore puro o disegnano sagome sinuose su lucenti specchi d’acqua, in un gioco di corrispondenze tra il soggetto e il paesaggio che preannuncia la modernità dell’ultima produzione di Sorolla.
Di fondamentale importanza nell’evoluzione del suo percorso artistico è la scoperta dell’Andalusia dove il pittore soggiorna ripetutamente tra il 1908 e il 1918. La suggestione che riceve da quei luoghi è così forte da segnare profondamente lo stile della sua tarda maturità, nel quale si coglie un progressivo passaggio dal naturalismo alla ricezione di risonanze simboliste. La mostra ricostruisce le tappe dell’incontro con quella terra e con quella cultura millenaria, a partire dal grandioso paesaggio della Sierra Nevada che offre materia per visioni liriche e cristalline, fino allo studio di soggetti andalusi come nella visione raccolta di Joaquína la gitana o nel più spettacolare Patio de artistas del Café, interpretazioni originali lontane dagli stereotipi del folklore locale.
Ma ad ispirare Sorolla in Andalusia sono soprattutto i patii e i giardini islamici dell’Alhambra e dell’Alcazar di Siviglia, come dimostra la straordinaria serie di dipinti che l’artista dedica a questi temi nel corso di un decennio, restituendo tutto il fascino di quei luoghi appartati e ad un tempo solenni, che avevano esercitato una profonda influenza anche sulla poesia e sulla musica spagnola dell’epoca. In queste composizioni, da cui è bandita la presenza umana, le architetture vegetali, i marmi, le ceramiche, le fontane, la luce e i colori danno vita a una polifonia sensoriale ricca di risonanze. Il pennello dell’artista si sofferma sui riflessi dell’acqua, sulla luce che sembra dissolvere le geometrie architettoniche e sul mosaico cromatico dei giardini, protagonisti di una pittura che parla una lingua sempre più pura e raffinata.
L’esperienza andalusa impone una profonda metamorfosi all’opera di Sorolla che culmina nelle opere ispirate al giardino della nuova casa di Madrid. L’anziano pittore aveva dedicato molte energie alla costruzione di questo luogo, che fu concepito sul modello degli angoli verdi di Siviglia e Granada, arrivando perfino ad importare dall’Andalusia fontane, ceramiche, colonne, statue, alberi da frutto e piante ornamentali, con una passione che ricorda quella profusa da Monet nel suo stagno di ninfee. E come Monet a Giverny, Sorolla trova nel proprio giardino una fonte inesauribile di spunti per tradurre sulla tela la lezione di essenzialità e lirismo appresa in Andalusia.
Nelle sale di Palazzo dei Diamanti si svilupperà un racconto avvincente, intessuto di rimandi all’esperienza biografica di Sorolla e alla cultura contemporanea, attraverso una selezione di circa 60 dipinti ed un piccolo nucleo di disegni e di preziosi documenti, provenienti da collezioni pubbliche e private, tra le quali spicca il Museo Sorolla di Madrid.
Catalogo: Sorolla. Giardini di luce a cura di Tomàs Llorens, Blanca Pons-Sorolla, María López Fernández e Boye Llorens. Saggi di Blanca Pons-Sorolla, Tomàs Llorens, María del Mar Villafranca Jiménez, Ana Luengo e David Ruiz López. Introduzioni di sezione di María López Fernández e Boye Llorens
Immagine: Joaquín Sorolla: María vestita da contadina valenciana, 1906 Olio su tela, cm 189 x 95 Collezione privata
Ufficio stampa - Studio ESSECI di Sergio Campagnolo, tel. 049.663499 fax 049.655098, info@studioesseci.net, www.studioesseci.net
Anteprima stampa venerdì 16 marzo dalle ore 11.00 alle 14.00. Saranno presenti i curatori dell'esposizione Tomàs Llorens, Blanca Pons-Sorolla, María López Fernández, Boye Llorens e Maria Luisa Pacelli, Direttrice delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea, Ferrara. È necessario pre-accreditarsi
Inaugurazione 16 marzo
Palazzo dei Diamanti
Corso Ercole I d'Este, 21 Ferrara
Orari di apertura: aperto tutti i giorni, feriali e festivi, lunedì incluso: 9.00-19.00 orario continuato. Aperto anche: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno 2012 (la biglietteria chiude 30 minuti prima)
Biglietto d'ingresso: intero: euro 10, ridotto: euro 8,50 (dai 6 ai 18 anni, over 65, studenti universitari, categorie convenzionate), gruppi (minimo 15 persone): euro 8,50 (1 accompagnatore gratuito ogni 20 paganti), scuole: euro 4 (2 accompagnatori gratuiti per ogni classe), gratuito: bambini sotto i 6 anni, portatori di handicap con un accompagnatore, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino, militari in divisa.
Tariffe visite guidate per gruppi(massimo 25 persone): adulti: euro 80, scuole medie e superiori: euro 65, scuole elementari e materne: euro 45.
Radioguide per gruppi: le visite guidate devono essere effettuate con l'ausilio di radioguide, obbligatorie anche per i gruppi con guida propria o accompagnatore: euro 1,00 a persona. L'utilizzo delle radioguide è obbligatorio anche per i gruppi di studenti delle scuole superiori.
Facilitazioni:
Presentando in mostra i biglietti dei cinema del centro storico, Sala Boldini e Multisala Apollo, acquistati durante l'apertura dell'esposizione al pubblico, e viceversa, si avrà diritto ad un ingresso a prezzo ridotto.
Presentando in mostra i biglietti degli spettacoli della stagione 2011/2012 del Teatro Comunale e dei concerti di Ferrara Musica acquistati durante l'apertura dell'esposizione al pubblico, e viceversa, si avrà diritto ad un ingresso a prezzo ridotto.
Accordo tra Assessorato alle Attività Produttive, Ferrara Arte ed esercizi commerciali di Ferrara
Riduzione del 10% sul costo di un prodotto acquistato presso le attività commerciali aderenti all'iniziativa esibendo il biglietto della mostra (applicabile su una spesa minima di euro 20,00). Riduzione del biglietto di mostra - euro 8,50 anziché euro 10,00 - presentando in biglietteria il coupon rilasciato da uno degli esercizi commerciali che aderiscono all'iniziativa, assieme allo scontrino attestante una spesa minima di euro 20,00. Le attività commerciali sono contraddistinte da una vetrofania con il titolo della rassegna; l'elenco è disponibile in mostra.
Servizi in mostra
Accesso e servizi per disabili, deposito zaini, borse ingombranti e ombrelli gratuito, audioguide, bookshop a ingresso libero
Cani non ammessi. Servizio di asilo per cani convenzionato con la mostra: tel. 380 6577711 www.ilgiardinodelduca.com