Benedicenti Luigi
Bonavia Rosanna
Bonichi Claudio
Calandri Mario
Chessa Mauro
Colombotto Rosso Enrico
Cremona Italo
Eandi Fernando
Ferroglia Piero
Fico Ettore
Franco Francesco
Galvano Albino
Gatti Vincenzo
Gilardi Silvano
Gosso Mario
Grosso Giacomo
Lattes Mario
Lehmann-Steglitz Martin
Levi Romano
Lobalzo Sandro
Macciotta Giovanni
Maugham Casorati Daphne
Mondazzi Raffaele
Paulucci Enrico
Peluzzi Eso
Quaglino Massimo
Rigo Mery
Rivetti Maurizio
Roccatello Fabrizio
Ruggeri Piero
Salvo
Saccomandi Sergio
Saroni Sergio
Scanu Sergio
Soffiantino Giacomo
Spessot Luciano
Staltari Antonella
Tabusso Francesco
Tecco Giuseppe
Terzuolo Carlo
Torrieri Elio
Torriero Anna
Unia Sergio
Vellan Felice
Verna Gianni
Vacchetti Filippo
Gianfranco Schialvino
La mostra si propone di presentare un ipotetico banchetto, dalle vivande (tecnicamente le materie prime) fino al menu (la loro consacrazione). Attraverso i quadri, le ricette e i menu, scelti ed accostati nelle dieci sale cosi' da formare altrettanti unicum a tema, col solo intento di suscitare emozioni, si entra nel sofisticato universo del "gusto".
a cura di Gianfranco Schialvino
La mostra è promossa dal Comune di Bra e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, in collaborazione con la Regione Piemonte, la Fondazione Politeama Teatro del Piemonte e la Cassa di Risparmio di Bra S.p.A.
La mostra di Palazzo Mathis si propone di presentare un ipotetico banchetto, dalle vivande (tecnicamente le materie prime) fino al menu (la loro consacrazione) passando attraverso pentole, piatti e fuochi, per finire al desco, plebeo o reale non importa, purché abbondante e ben servito. L’uomo infatti non si nutre soltanto, ma mangia e, nel mangiare, non si accontenta di consumare gli alimenti, ma prima li pensa, conservando nei confronti dei cibi un rapporto religioso e simbolico. Che gli arriva dal sacrificio biblico, di Abele e di Isacco, che il Dio degli ebrei gradisce; e dal furto che condannò ad essere divorato dall’aquila per l’eternità Prometeo, che regalò agli uomini quel fuoco che permise loro di inventare la cucina. E si fa poi filosofico e culturale: con Pitagora che promosse la dieta mediterranea, e l’invenzione del cibo da mangiare per strada, pane e fichi secchi, brevettato da Diogene, antesignano del sandwich e del big-mac.
Fino a capire con Feuerbach che “Mann ist, was er isst” (l’uomo è ciò che mangia).
Attraverso i quadri, le ricette e i menu, scelti ed accostati nelle dieci sale sì da formare altrettanti unicum a tema, col solo intento di suscitare emozioni, si entra nel sofisticato universo del “gusto”. Quello spirituale del palato gourmet di Brillat-Savarin, le romantiche evocazioni affettive della madeleine e della ratatouille, da Proust al topolino Remy, o ancora il sapore poliziesco del coq au vin di Maigret, da sublimare nelle sfumature di viola e liquirizia del barolo di Orengo.
Ed ecco al mercato di Vellan il sedano di Chessa e il cardo di Fico, da intingere nella bagna càuda di Abacuc, da accompagnare con la polenta di Tabusso, le costate del bue di Ruggeri e i doni del mare di Calandri e Giacomo Grosso.
Da cucinare con le ricette dei cuochi dei Savoia, e del “Gentilboca soagnà”, raccontate su raffinati menu parigini fin de siècle.
Da sacrificare e consumare in filosofici boudoir viziosi: la cucina col putagè di Tabusso e la marmitta sul fornello a gas di Salvo, la tavola ricca di Quaglino su cui portare aragoste e fagiani ma anche il pane e salame di Mario Gosso. Per frutta le mele di Sergio Saroni, le albicocche di Vacchetti e le pere dipinte sulle pagine dell’Unità da Daphne Maughan Casorati. E infine gli chantilly di Benedicenti, per una dolcissima trasgressione.
Informazioni presso l’Ufficio Turistico: tel. 0172.430185
turismo@comune.bra.cn.it
www.turismoinbra.it
Immagine: menu del re di Sassonia a Roma, 1883
Inaugurazione sabato 10 marzo ore 18
Palazzo Mathis
piazza Caduti per la Liberta', 20 - Bra
Orari: da lunedì a venerdì ore 16 - 19
sabato e domenica ore 10 - 12 e 16 - 20