Galleria Monica De Cardenas
Milano
via Francesco Vigano', 4
02 29010068 FAX 02 29005784
WEB
Claudia Losi
dal 25/3/2003 al 10/5/2003
02 29010068 FAX 02 29005784
WEB
Segnalato da

Cecilia Alemani



approfondimenti

Claudia Losi



 
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25/3/2003

Claudia Losi

Galleria Monica De Cardenas, Milano

Mari. In mostra quattro installazioni: For Ryokan Project, Atti d’Amore, Slittamenti e Naviganti. Il lavoro di Losi e' fortemente legato all'esperienza diretta della natura, al rapporto con le scienze naturali e allo scorrere del tempo. La lentezza e la manualita' sono componenti importanti che vengono consapevolmente contrapposti alla velocita' della realta' contemporanea. Per questo motivo il ricamo e' uno dei suoi strumenti prediletti.


comunicato stampa

Siamo felici di annunciare la mostra personale di Claudia Losi dal titolo Mari. L’artista presenterà quattro installazioni: For Ryökan Project, Atti d’Amore, Slittamenti e Naviganti.

Il lavoro di Claudia Losi, nata a Piacenza nel 1971, è fortemente legato all’esperienza diretta della natura, al rapporto con le scienze naturali e allo scorrere del tempo. La lentezza e la manualità sono componenti importanti del suo lavoro, che vengono consapevolmente contrapposti alla velocità della realtà contemporanea. Per questo motivo il ricamo è uno dei suoi strumenti prediletti. Con questa tecnica dal 1995 realizza i Licheni, spessori corrugati di filo che rappresentano organismi vegetali, ricamati su tessuti grezzi. Sembrano sintesi di paesaggi, mappe insulari, microcosmi in cui il senso della coesistenza di strati temporali diversi assume, letteralmente, evidenza fisica. A questi lavori che tematizzano microcosmi, Losi accompagna opere che riguardano la geografia e la storia geologica della Terra.

For Ryökan
Project è iniziato nel 1999. Su sette gomitoli in lana sono state ricamate con vecchi fili di seta arancione le fasi della deriva dei continenti, che dalla pangea hanno portato alla forma attuale della crosta terrestre. Il progetto nasce dalla storia di Ryökan, poeta e monaco zen vissuto nella seconda metà del XVIII secolo in Giappone. Gli unici suoi “averi” giunti sino a noi, ora conservati in un museo, sono una ciotola in bambù e un gomitolo di filo (mari, in giapponese), ricamato con peonie e farfalle. Durante i suoi lunghi pellegrinaggi a piedi portava con sé questa palla infilata in una manica del kimono. Giungendo in un nuovo villaggio la usava per giocare con i bambini che correvano ad accoglierlo. Giocare a palla, farla rimbalzare, calciarla e, nello stesso tempo, stabilire un rapporto. Produrre nello spazio qualcosa che assomiglia al parlare, al dire e al rispondere. Il mari, in questa storia, è così un oggetto delicato, ricamato con cura con fili colorati che servono a tenere compatto il filo del gomitolo, ma che, a loro volta, si sciupano. Qualcosa di prezioso che rotola sulla strada.

Atti d’Amore (2002) è la seconda
installazione. Si compone di diverse sculture in feltro sospese a varie altezze per mezzo di fili elastici. Ognuna di esse rappresenta una coppia di animali (mante, serpenti, cani ma anche una donna col proprio piccolo e così via) colti in atti di riproduzione o di protezione.

Passando attraverso una stanza dove sono sistemati gli ultimi tre gomitoli della serie Slittamenti, (2002-2003) -ovvero ricami su sfere di seta, che riproducono i profili dei continenti sovrapposte in modi diversi gli uni dagli altri- si giunge all’ultima installazione.

Naviganti (2003) è un paesaggio irreale: assomiglia a certe zone collinari d’Appennino. Il paesaggio è stato ricostruito in gommapiuma e rivestito con tela di cotone tinta. Su questa sono state ricamate le sagome di balene: le ombre blu dei cetacei che milioni di anni fa nuotavano, come ora stormi di uccelli e falchi, nel mare che copriva la pianura padana. I ricami sono stati realizzati da Fall Khady, Senegal. Questo lavoro è legato a un progetto in fase di realizzazione: riprodurre, in dimensioni reali e con le corrette proporzioni, in tessuto cucito, una balena comune di 23 m di lunghezza.

Vernice: Mercoledì 26 marzo 2003, ore 18.30

Con la collaborazione di Suzy Shammah

Galleria Monica De Cardenas
Via Vigano' 4, 20124 Milano

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