Things We Shouldn't Talk About. Una selezione di nuovi progetti e istallazioni site-specific nella galleria che da anni individua le ultime tendenze e fenomeni del panorama dell'Urban Art e Street Art.
dal 22 marzo al 28 aprile 2012, Avantgarden Gallery presenta "Things We
Shouldn't Talk About" a cura di Fiammetta De Michele, la prima mostra
personale di Anthony Lister a Milano.
Una selezione di nuovi progetti e istallazioni site specific nella
galleria che da anni individua le ultime tendenze e fenomeni del panorama
dell' Urban Art e Street Art, fenomeno che si è andato sempre più a
definire come movimento culturale fondamentale, anche grazie all'attenzione
di prestigiose istituzioni come la fondazione Cartier, la Tate Modern o
case d'asta come Sotheby's che hanno portato il movimento da subcultura a
corrente riconosciuto a livello internazionale.
*Anthony Lister* è una delle voci più fresche e entusiaste dei movimenti
underground di oggi, ha esposto con mostre personali a Berlino, New York,
San Francisco e Londra, etc. oltre ad un impressionante numero di
collettive in tutto il mondo ed è rappresentato alla *National Gallery of
Australia, Canberra.*
E' presente come una delle 100 figure leader del mondo dell' Urban Art nel
libro edito da* Phillips de Pury* "*Beyond the street*", e il suo ritratto
fatto da Martha Cooper è presente nella mostra *Art in the Street al MOCA
di Los Angeles*.
L'immaginario di Anthony Lister è vivace e aggressivo, un repertorio di
ritratti sulla mitologia contemporanea, definito da una pittura gestuale,
in costante tensione tra il finito e non finito, una processione di
personaggi icona, nutrito di supereoi, e wonderwomen, immortalati in una
sfaccettatura nevrotica, a tratti vanitosi, crudeli ed erotici.
Si riconoscono a volte uomini lupi drogati,che sono in realtà memorie del
michael jackson di thriller, o batman allo sbando e obesi, ritratti nel
momento in cui la loro celebrità li ha rovinati, quasi come dei moderni
lindsay lohan, un culto della maschera e del crollo del mito.
L'ossessione di Lister è celebrare una lotta contro l'impulso dell'ordine
e del controllo, il rifiuto della gerarchia e la vittoria dell'istinto, ma
anche immortalare vizi e peccati capitali, lo sbandamento morale
dell'ideologia occidentale , senza più morale o modelli di comportamento .
i suoi quadri sono permeati da energia e vitalità, che crea mischiando
action painting, espressionismo e pop, l'estetica baconiana e il fumetto
americano, insieme all'amore per la figura umana e la velocità, e ad un
amore per i riferimenti al suo personale universo di fumetti.
le sue installazioni giocano con lo spazio e la possibilità di contaminare
l'ambiente, cercando di estendere lo spazio immaginario allo spazio reale.
l'irrequieto Lister si pone egli stesso come anti-eroe, nella sua
carrellata di personaggi è possibile riconoscerlo nelle Street Faces,
enormi faccione dal tratto grafico che da anni dipinge nei lavori in
strada, ed è posssibile immaginarlo cosi, come un anti eroe dei fumetti,un
novello Jocker, che rapisce gli altri eroi e li rinchiude nella suo
atelier per ammirarli.
Per questo solo show fatto in segreto in Italia, Lister compie quello che
ama definire un crimine culturale, rompendo le barriere ideologiche tra
alto e passo, aggredendo una delle figure emblema della cultura
aristocratica del secolo scorso, macchiandola di anni di propensione al
vizio e alla perversione sviluppatisi nella cultura bassa negli anni a
venire e talvolta conferendole un fascino oscuro e criminale consapevole.
Sono le ballerine di Lister, con i loro Tutù rigidi, che richiamano un
mondo che spazia da Rembrandt alla musica classica , emblema del desiderio
di elevazione, di ricerca della perfezione e spiritualità ma che incontrano
il loro lato oscuro, il loro rimosso e le loro pulsioni negate e ne
diventano portatrici consapevoli.
Le danseurs si gettano nell'abisso da cui dovevano allontanare e tornano
con una sorta di mutazione genetica per affascinarci e insegnarci quanto
glamour può essere il male.
Per Avantgarden Gallery l'artista crea tre stanze situazioni diverse, che
rappresentano quella che lui chiama sindrome da personalità creativa
multipla.
la sala d'ingresso presenterà vari lavori esplicativi dell'opera di Lister,
quasi un cocktail anticipativo di benvenuto per approdare alla prossima
stanza.
Nella sala principale, interamente dipinta in situ verrà creato un ambiente
avvolgente in un vortice segnico senza distinzioni tra tela e muro, in un
altra sala della galleria verra creata una black room con un istallazione
site specific.
performance e inaugurazione 22 marzo, dalle 19.00
Avantgarden Gallery
Via Cadolini 29 - Milano
Orari: mar- ven 14:00 - 19:00, sab 15:00 - 19:00
Ingresso libero