calendario eventi  :: 

X

22/3/2012

Silvano Spessot

Istituto Italiano di Cultura, Valletta

a cura di Anselmo Villata

Termine apparentemente semplice “Istanti” è quello più appropriato per sintetizzare l’espressione artistica di Silvano Spessot nella sua ampiezza di contenuti. Nell’accezione comune, istante è un attimo, ma la sua complessità si scopre via via con la riflessione, proprio così, come fa l’artista friulano. Istante è una frazione di tempo, minuscola, fuggevole, che per estensione, secondo la sua etimologia (dal latino: instans) può rappresentare un arco più ampio, indefinito, anche una sequenza dello scandire temporale incalzante, susseguente, conseguente. E con questo scorrere inarrestabile, tutto quanto si verifica a ciò collegato, ossia la vita stessa e le sue diverse emanazioni. Le opere di Silvano Spessot, le più recenti, costituiscono un gruppo significativo per l’esposizione all’Istituto Italiano di Cultura a La Valletta, Malta, dal 23 marzo al 25 aprile prossimi.

Filo conduttore irrinunciabile rimane la centralità dell’uomo, nella natura, nella società, negli eventi, nella storia. L’uomo, che si presenta spesso senza volto perché uno è tutti e nessuno, porta in sé i sentimenti e le esperienze di ognuno e della collettività. Egli è solo o nella folla, ben evidente o sfumato nelle linee graffiate e incise sui pigmenti delle tele; un uomo distinto nella sua individualità simbolizzata nella cravatta, nelle diverse posture che variano da quella eretta elegante e sicura che impone la figura umana come dominatrice dell’universo, oppure in posizione fetale, raggomitolata, in cerca di protezione e a difesa della propria intimità.

Ma è anche l’uomo che ha conquistato il proprio spazio, è uscito dalla bidimensionalità, è diventato volume, corpo consistente e fisico, non più immagine virtuale. È, questo, un uomo che spesso mostra la sua solitudine pur inserendosi nel gruppo, il quale gruppo raramente è un’entità e più volentieri è un insieme di individui. Alcune particolarità significative trasudano ed emergono dalle opere di Silvano Spessot e sono la serenità che accompagna la creatività artistica, l’amore per le persone e le cose del mondo, la gioia e il desiderio di vivere e vivere appieno i giorni e gli eventi, la generosità nel comunicare sentimenti positivi. Può essere questa gioia il filo sottile che lega un artista dalle origini più protese verso la mitteleuropa con la Malta eminentemente e orgogliosamente mediterranea. È quanto si evince dai colori impiegati, che passano dal bianco al rosso, dal blu al nero, dalle unioni cromatiche vespertine, accese ai toni più delicati e poetici, dalle elaborazioni delle tele materiche, dai tocchi decisi nel modellare e plasmare i pigmenti come se fossero materiali scultorei. Mentre sulle sculture, di acciaio, ferro, alluminio il tocco cromatico è dato alla cravatta, che possiamo riconoscere come simbolo della condizione umana e culturale, ma è anche un apporto luminoso sull’opera, un’aggiunta di vita all’elemento metallico inerme.

La mostra è curata da Anselmo Villata, Presidente dell'I.N.A.C., Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea, che l'ha anche organizzata in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura a Malta. Essa è corredata da un libro, pubblicato da Verso l'Arte, su cui sono riprodotte tutte le opere esposte e i testi, in italiano e inglese, di Luigi Marras, Ambasciatore d'Italia a Malta, Bruno Busetti, Direttore dell'IIC, Anselmo Villata.

Inaugurazione 23 marzo ore 18,30

Istituto Italiano di Cultura
St. George square - La Valletta
Apertura dal lunedì al venerdì: 9,00-13,30 e 14,00-17,00

stampa

permanent link