Galleria d'Arte Moderna - GAM
Bologna
piazza Costituzione, 3
051 6496611
WEB
Due mostre
dal 16/4/2003 al 15/6/2003
051 502859 FAX 051 371032
WEB
Segnalato da

Chiara Pilati




 
calendario eventi  :: 




16/4/2003

Due mostre

Galleria d'Arte Moderna - GAM, Bologna

Una grande personale dedicata a Marco Tirelli, esponente dell'astrattismo geometrico contemporaneo. ''Tirelli è interessato al significato poetico della forma, e paradossalmente anche a quello che le forme stesse nascondono. Esse trattano perciò dell'invisibile'' Peter Weiermair. ''Il segno e il colore: nell'atelier di Luigi Serra'' a cura di Claudio Poppi: negli anni fra il 1870 e il 1880 si manifesto' chiaro il tema centrale di tutta l'opera di Serra: il recupero in chiave moderna della grande tradizione della pittura murale quattrocentesca.


comunicato stampa

Marco Tirelli
A cura di: Peter Weiermair

La Galleria d'arte Moderna di Bologna inaugura, il 17 aprile alle ore 18.30, una grande personale dedicata a Marco Tirelli, esponente dell'astrattismo geometrico contemporaneo.
Le opere di Tirelli si presentano a prima vista come insiemi di forme geometriche, unità di linee e spazi fatte di molteplicità ripetute ritmicamente come in un rituale di ri-presentazione costante. Ma guardando più a fondo e ascoltando le "linee di ricerca" che l'artista percorre, si ritrova in questo susseguirsi di geometrie il gesto trasgressivo della ricerca del rimosso e il tentativo di ordinarlo finalmente all'interno del quadrato della tela che Marco Tirelli non tanto dipinge, ma incarna.
"Le sue opere testimoniano una pittura metaforica e poetica, non un'analisi razionale della geometria e delle sue possibilità forse ancora innovative, come un calcolo combinatorio delle forme potrebbe rappresentarle - scrive il direttore della GAM e curatore della mostra Peter Weiermair nel saggio introduttivo al catalogo - Tirelli è interessato al significato poetico della forma, e paradossalmente anche a quello che le forme stesse nascondono. Esse trattano perciò dell'invisibile. Concepiscono il visibile come una sottile epidermide che ricopre tutto ciò che possiamo soltanto intuire."
Marco Tirelli infatti l'ha detto più volte, le sue non sono forme geometriche in senso classico, sono la trascrizione in forma pura di immagini del visibile, figure soggette all'esperienza, addirittura oggetti e arredi domestici, una trascrizione che avviene, nella creatività di Tirelli, attraverso la progressiva analisi e spoliazione dei tratti comuni delle cose. Una ricerca delle essenze che non dimentica la loro vicinanza ai fenomeni. La sua pittura ha infine un'intensa relazione con l'architettura che si rende evidente nella genealogia di questa pittura, e nei suoi modi di presentazione. L'artista si riferisce apertamente alla più significativa architettura dell'età arcaica romana e a quel clima culturale dal quale proviene, che ha visibilmente influenzato la sua concezione artistica.
"Finché il filosofo (l'artista) dimentica che il compito della filosofia (dell'arte) è quella di modellare e trasformare la vita quotidiana, finché le utopie che il suo pensiero costruisce si asterranno dal dovere di essere verificate a partire da quell'orizzonte, la sua scienza (la sua arte) non avranno valore - scrive Giorgio Verzotti - Tutto questo, e altro ancora, Marco Tirelli lo sa benissimo. Se non lo dice, lo esprime nel lapsus, il che equivale ad un attestato tanto più significativo di qualunque dichiarazione."
La mostra documenta il potenziale poetico dell'impostazione scelta da Tirelli svelando i tratti della sua ricerca e la profondità di un linguaggio del tutto originale che si nasconde nello straordinario sviluppo del suo alfabeto simbolico giunto oggi alla sua piena maturità e fioritura in una vera e propria grammatica di segni.

Catalogo: Charta

---------

Il segno e il colore: nell'atelier di Luigi Serra
A cura di: Claudio Poppi

La Galleria d'arte Moderna di Bologna inaugura, il 17 aprile alle ore 18.30, la mostra monografica dedicata al pittore bolognese Luigi Serra.
Nato a Bologna l'8 giugno del 1846, Luigi Serra fu artista dal percorso originale e controcorrente. Formatosi al Collegio Artistico Venturoli e presso l'Accademia delle Belle Arti della sua città natale, Serra proseguì i suoi studi anche in altre città italiane come Firenze, Roma e Venezia, dove ebbe occasione di conoscere e lavorare al fianco di grandi artisti e critici d'arte.
Nel suo periodo fiorentino si avvicinò alla pittura dei Macchiaioli; della permanenza romana sono opere come "L'Annibale Bentivoglio nel carcere di Varano"; ma la maturità artistica di un pittore che ebbe così breve vita si può considerare raggiunta negli anni a cavallo fra il 1870 e il 1880. In quel periodo, dopo il soggiorno Veneziano durante il quale ebbe occasione di studiare approfonditamente il quattrocento veneto, si manifestò chiaro il tema centrale di tutta la sua opera: il recupero in chiave moderna della grande tradizione della pittura murale quattrocentesca. "Sono ormai giunto alla ventunesima cartella di disegni, e, di riffe e di raffe, il disegno mi ha svelato qualcuno de' suoi mestieri: dico qualcuno, ed è parola esatta. Ora bisogna ch'io faccia lo stesso col colore" scrive Serra nel 1882 a conferma del fatto che la sua fama come disegnatore è da affiancare anche ad un appassionato studio del colore, anche se la scarsità delle opere del pittore sul mercato ha contribuito a tenerne in ombra la figura.

La mostra allestita alla GAM di Bologna espone circa 150 disegni, affiancati da almeno 50 bozzetti ad olio e 10 opere finite. I lavori in mostra provengono dal Fondo Serra, recentemente acquisito dalla Galleria d'Arte Moderna, dal corpus delle opere conservato alla Pinacoteca Nazionale, dalla collezione della Galleria Nazionale d'arte Moderna di Roma e da quella della Galleria d'arte Moderna del Palazzo Pitti di Firenze.
La mostra, che fa luce su tutto il percorso artistico del grande pittore bolognese, è in grado di testimoniare l'importanza della produzione di Luigi Serra e di ricostruire, attraverso i materiali esposti, il suo complesso metodo di lavoro: dalle prime idee agli studi di particolari, fino a bozzetti e opere finite.

Catalogo: Silvana Editoriale

Ufficio stampa GAM Bologna: Chiara Pilati, Simona Di Giovannantonio Tel. 051.502859

Immagine: Marco Tirelli Senza titolo, 2002 Tempera su tavola 120x150 cm

Inaugurazione: 17 aprile ore 19

Galleria d'Arte Moderna, Piazza della Costituzione, 3 - Bologna
Orario: 10 - 18 chiuso il lunedì
Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2

IN ARCHIVIO [78]
ShContemporary
dal 25/1/2007 al 25/1/2007

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede