Pittura relazionale. L'opera crea relazioni tra l'artista, se stessa e lo spettatore, a quest'ultimo e' affidato il compito di ricostruire concettualmente il lavoro dell'artista e quindi il senso ultimo del dipinto.
a cura di Sonia Zampini
Presso la Galleria Tornabuoni, in Borgo San Jacopo, 53/r, sarà inaugurata sabato 24 marzo alle ore 18.00 la mostra: “Pittura relazionale”, personale di Bruno Edel a cura di Sonia Zampini.
“ Il lavoro di Bruno Edel è estremamente strutturato sia da un punto di vista pittorico che da un punto di vista concettuale. In entrambe le condizioni si definisce un’estetica in cui il ruolo dell’arte e del pittore diventano prossimi al ruolo dello spettatore, creando in questo modo le condizioni di un dialogo non interrotto. Ed è proprio in questa possibilità di incontro e di confronto che la pittura si avvale dell’aggettivo “relazionale”, in quanto permette al fruitore di relazionarsi in modo diretto all’opera e quindi alle intenzioni dell’artista.
L’opera d’arte crea dunque relazioni tra l’artista, se stessa e lo spettatore, a quest’ultimo è affidato il compito di ricostruire concettualmente il lavoro dell’artista e quindi il senso ultimo dell’opera. Questo avviene grazie ad una qualità che l’arte mostra di avere, di essere quindi completamente “visibile” agli occhi dello spettatore e di saper mostrare la sua creazione come sinonimo di costruzione, questo le permette di porsi dunque in relazione con colui che la osserva in modo che egli possa decodificarne la sua struttura logica e formale.
L’idea di “relazione” che nasce dai lavori di Edel si sviluppa in base a due precise condizioni: una, esplicita ed evidente nella sua composizione, si avvale dell’uso delle schede cromatiche e del loro inserirsi all’interno del dipinto. L’altra, più intima e introspettiva, è legata strettamente alla sua tecnica pittorica…” (Sonia Zampini)
Inaugurazione 24 marzo ore 18
Galleria Tornabuoni Arte
Borgo San Jacopo, 53/r-Firenze
orario: lun-sab:10.00-13.30/15.30-19.30
ingresso libero