Codice continuo. Una mostra a cura di Giuliano Serafini
Di lui scrive il curatore: [...] E' un segno erratico, sciamanico, che si riallaccia a memorie ancestrali, proprie e allogene, sul filo di una etnografia interiore da dove rigurgitano richiami intermittenti, conosciuti o intuiti, carichi di un'energia cosi' raddensata da rischiare di rendere il simbolo, paradossalmente, autosignificante. [...] Inaugurazione sabato 24 marzo, ore 18, ingresso libero.