Dialoghi Materici. I due artisti, seppur diversi per repertorio e modalita' espressiva - pittrice l'una, ceramista scultore l'altro - condividono il sentimento della materia - dalla piu' nobile alla piu' umile - come oggetto della creazione artistica.
La galleria Civico69 e’ lieta di presentare la mostra di pittura e scultura degli artisti Elena Vollmann e Demetrio
Cinelli, che si terra’ dal 24 marzo al 7 aprile 2012, a cura di Daniela Pronestì.
“Dialoghi materici”
La mostra Dialoghi materici racconta l’esperienza di due artisti, Elena Vollmann e Demetrio Cinelli, che seppur
diversi per repertorio e modalità espressiva - pittrice l’una, ceramista scultore l’altro - condividono il sentimento
della materia - dalla più nobile alla più umile - come oggetto della creazione artistica. La materia è sostanza del
mondo fisico, è principio femminile associato all’aspetto materno della vita, ma è anche sede di un’energia primaria
che asseconda e alimenta la creatività. E’ fatica, ricerca, rivelazione; è l’alter ego dell’artista che plasmandola dà
forma al pensiero e all’emozione. Nelle pittosculture di Elena Vollmann - pittrice originaria del Kazakistan che da
diversi anni vive e lavora a Firenze - i valori di superficie e i rilievi materici si compongono per dare vita a profili
fantastici o forme ritagliate nell’astratto. La tela e i suoi caratteri dimensionali e cromatici rappresentano il punto
di arrivo di un percorso ideativo che rivendica un uso libero dei materiali - carta, plastica, tessuti, ecc - che
popolano il nostro quotidiano, il nostro vissuto e i suoi prodotti, materiali che l’artista recupera per sottrarli alla
loro natura di oggetti d’uso e assemblarli su di un supporto soltanto dopo averli sottoposti ad un
processo ri-creativo. E’ così che l’oggetto prelevato dalla realtà perde la sua identità originaria per essere elevato a
valore artistico: un ready - made di duchampiana memoria che estrapola e cristallizza le forme del quotidiano per
richiamare la nostra attenzione sulle cose che solitamente osserviamo in maniera superficiale a causa della lunga
familiarità con esse. Il “prodotto” finito è insieme pittura, scultura e oggetto, è operazione artistica, formulazione
estetica nonché vero e proprio lavoro artigianale.
Diverso l’approccio alla materia per come inteso da Demetrio
Cinelli, ceramista di lunga esperienza che nel corso degli anni ha maturato un alto grado di perizia tecnica senza
mai sacrificare la resa espressiva delle sue realizzazioni. Cinelli recupera il senso di un’arte antica che unisce le
capacità fabbrili dell’artigiano alla forza astrattiva dell’artista. Egli si appassiona fino a trasfondere tutto sé stesso
nelle tante fasi che si accompagnano alla realizzazione dell’oggetto ceramico: dalla modellazione dell’argilla
all’applicazione di smalti, platino e oro che alleggeriscono lo spessore materico con effetti luministici, pittorici e
iridescenti. Alle plastiche figurative che spalancano scenari surreali (Quattro stagioni, Fantasia nello spazio,
Desideri, Il mondo), racconti fantastici (Carnevale di Viareggio) e arcane metamorfosi, Cinelli affianca forme
simboliche (Primavera, Vaso donna Bianca) e figure animali (Toro, Gallo, Pavone, Cavalluccio marino), per
approdare, più di recente, ad una sintesi geometrica e dinamica che punta alla modulazione di forme, piani e
cadenze attraverso l’intersezione di linee e colori. La ceramica è per lui vocazione, scelta di vita, operazione
poetica: plasmare la materia significa, infatti, svelarne i valori profondi e le sue infinite potenzialità per risalire
all’essenza stessa della forma.
Daniela Pronestì
Galleria Civico69/
Inaugurazione 24 marzo ore 17
Galleria Civico69
via Ghibellina, 69 (rosso) - Firenze
Martedi-venerdi 9-13,30 e 16-19 sabato 16-20
Ingresso libero