Declic
Milano
via Rosales, 5
349 6444004
WEB
J&Peg
dal 27/3/2012 al 30/3/2012
Giovedi 29 marzo: 16-21; alle 19 presentazione del n.4 di Kritika. Venerdi 30 marzo: 16-20, sabato 31 marzo: 16-21

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27/3/2012

J&Peg

Declic, Milano

Quoi? L'Eternite'. J&Peg per Declic, un palcoscenico dove, una volta al mese, gli artisti andranno in scena, uno per uno, in un'intera serata di performance.


comunicato stampa

Milano mette a fuoco un nuovo progetto artistico: Déclic. Déclic è un contenitore mobile di cultura e di idee, una cornice nomade per interventi artistici che trovano il loro denominatore comune nella fotografia, nella rapidità dello scatto.

Eventi e non mostre, appuntamenti in un determinato luogo, in un determinato momento;non antologiche paludate, ma istantanee di progetti in corso.Déclic è un laboratorio, un atelier, un terreno sperimentale, non una galleria né tantomeno un white cube. Déclic è uno spazio per fare spazio a giovani artisti, italiani e non, che con il Déclic della fotografia intrattengono rapporti più o meno affettuosi e confidenziali.

Se la cornice dell’arte oggi tende al minimalismo, allora Déclic sarà un freezer paradossale:un luogo per lo “scongelamento”, dove c’è posto per la voce e per il rumore, dove le opere si lasciano guardare al di fuori di ogni retorica e lo spazio espositivo diventa finalmente un terreno di gioco abitabile.Un palcoscenico dove, una volta al mese, gli artisti andranno in scena, uno per uno, in un’intera serata di performance, a volte accompagnati da una voce o da uno strumento.

Déclic apre il proprio "freezer" il 28 marzo 2012 con un intervento di J&Peg. Un teatro d’ombre dove la figura femminile attraversa le diverse fasi della vita in un affresco che ha il sapore di una saga familiare, un racconto per episodi dalla durata indefinita e indefinibile.

Un minuto. Un giorno. Un anno. L’eternità. Quoi? L’Éternité
Per la prima volta, in occasione dell’inaugurazione di Déclic, J&Peg si confrontano con la performance: un evento che svela al pubblico il making of alla base di ciascuno dei loro lavori. Un rituale meticoloso e ipnotico - ma non per questo freddo o distante dall’emozione di una creatività assoluta - che si riflette nell’enigma scultoreo delle loro opere.

J&Peg proseguono la ricerca affrontata nella serie del “Caso Zero” accentuandone le declinazioni al femminile, e presentano una nuova fase della loro ricerca: le silhouettes abbandonano la tela per passare alla trasparenza del plexiglass e ritornare sul fondo candido in pittura di ombre e “scherzi di luce”.
La donna, universalizzata dal velo che la avvolge, ritorna in figure che rileggono storia ed evoluzioni sociali, economiche, politiche, ma anche domestiche. Un “lessico famigliare” che con J&Peg si fa collettivo. Il bianco e nero dei ritratti nascosti in soffitta, diventano strumenti plastici per interrogare la linea sottile tra fotografia, scultura e pittura.

Quoi? L’Éternité. La domanda, quasi infantile nella propria innocenza, è strappata da una poesia di Rimbaud. Diventa titolo per l’ultimo capitolo della trilogia che Marguerite Yourcenar dedica al proprio passato, autobiografia di una donna ispida e splendida; terribile e ammaliante come una divinità classica. Come tutte le donne, ciascuna a suo modo, sanno essere.

Opening: 28 marzo, dalle ore 19.00

Declic
via Rosales, 5 - Milano
Giovedì 29: dalle ore 16 alle ore 21
Alle ore 19.00 presentazione del n.4 di Kritika
Venerdì 30 marzo: dalle ore 16 alle ore 20
Sabato 31 marzo: dalle ore 16 alle ore 21

IN ARCHIVIO [2]
Kritika 4
dal 28/3/2012 al 28/3/2012

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