Caro Capax Dei. Con questa serie di fotografie Montini omaggia Francesca Woodman utilizzando il linguaggio dell'autoscatto al quale sottrae la luce naturale, per lavorare sul concetto scultoreo del "non finito" michelangiolesco.
Prima mostra fotografica personale di Benedetta Montini, alla galleria il museo del louvre di Roma in occasione dell’apertura di un nuovo spazio dedicato alla fotografia.
Durante i lavori di ristrutturazione del locale sotterraneo, in accordo con il gallerista, Benedetta Montini, decide di realizzare degli autoscatti in ambiente, per documentarne le trasformazioni. Nascono così delle immagini ospiti di uno spazio angusto, saturo di calcinacci e detriti, illuminato solo da due neon appoggiati alle pareti, luogo non finito quindi denso di possibilità.
L’artista intraprende un gioco-lotta con il controluce dei neon,attraverso uno sforzo del corpo tenta di superare la clausura dell’ambiente sotterraneo che assorbe il gesto e riempie la campitura fotografica, limitandone l’impresa .
Benedetta Montini con la serie di fotografie CARO CAPAX DEI , intende fare un omaggio a Francesca Woodman, utilizzandone il linguaggio dell’autoscatto al quale sottrae la luce naturale, elemento chiave degli scatti della fotografa americana, per lavorare sul concetto scultoreo del “non finito” in Michelangelo.
Tenta una traduzione in foto – grafia della parzialità scultorea,utilizzando una scrittura limitata dal controluce, dove il corpo tenta innumerevoli slanci, super-azioni per definire il concetto di CAROCAPAX DEI: la carne è capace di Dio.
Il gesto è accidentato dal buio e la carne riemerge solo dove è bagnata dalla luce, obbligando l’osservatore ad un lavoro percettivo di conclusione dell’immagine.
Le foto segnano il percorso di un allenamento fisico, per sottrarsi ais ofismi, al dualismo corpo-anima, alle gabbie dell’ ipertrofia razionalista e materialista che segna il nostro tempo.
Nell’epoca del fotoritocco e dell’ esaltazione plastica dei corpi,l’artista mortifica il tecnicismo fotografico con le condizioni ambientali per sfuggire a un approccio voyeuristico del nudo, e tenta di ridefinire il corpo come “carne capace di Dio.”
Benedetta Montini nasce ad Ancona nel 1975. Vive e lavora a Roma.Collabora da diversi anni con il museo del louvre di Roma, alla pubblicazione di cataloghi e scritti sull’ arte.
Dopo il liceo artistico ha studiato fotografia e ha realizzato per il museo del louvre di Roma libri d’artista con foto vernacolari, collages e assemblaggi fotografici.
Si è misurata con l’arte performativa ed il teatro.
Per la prima volta a Roma si presenta con una personale di fotografia.
Immagine: Benedetta Montini, Caro Capax Dei
Inaugurazione 3 Aprile ore 18.00
Galleria il museo del louvre
via della Reginella, 25 Roma
Orari:da lunedì - sabato 11.00 - 14.00 e 16.00 - 19.00
Ingresso Gratuito