20 opere realizzate tra gli anni '60 e la fine dei '70. Impegnato da piu' di 40 anni nell'indagine dei materiali e nella loro organizzazione in sistemi programmati, la ricerca di Alviani si concretizza in opere diverse, come le superfici a testura vibratile, i rilievi speculari a elementi curvi, i cerchi virtuali del 1967.
La Galleria Tonelli prosegue la sua stagione espositiva con una mostra dedicata a Getulio Alviani.
Impegnato da più di quarant’anni nell’indagine dei materiali e nella loro organizzazione in sistemi programmati, questa sua ricerca si concretizza in opere come le diverse superfici a testura vibratile, il rilievo speculare a elementi curvi del 1965, i cerchi virtuali del 1967-69.
In galleria sono esposte una ventina di opere realizzate tra il 1960 e la fine degli anni settanta, che ben illustrano come, in ogni aspetto del suo lavoro, Alviani abbia condotto la costruzione del visivo in un ambito ben determinato di regole, di rapporti, di ragioni. “nella mia mente, tutti i concetti, le sensazioni, le idee prendevano la forma di punti, segmenti, linee, colori, volumi, pesi e rapporti a livello geometrico elementare, dinamici nel loro svilupparsi… i sensi non contaminati hanno proporzioni matematiche”.
Il catalogo, con testi di Getulio Alviani e fotografie di Paolo Vandrasch, è disponibile in galleria.
Inaugurazione 20 aprile ore 18
Galleria Tonelli
corso Magenta 85 Milano
Orario: lun – ven: 09.30 – 13.30 / 16.00 – 19.30, sab: 10.00 – 13.00 (pomeriggio su appuntamento)
Ingresso libero