Castello D'Albertis - Museo delle Culture del Mondo
Genova
corso Dogali, 18
010 2723820 FAX 010 2721456
WEB
Esistenze
dal 5/4/2012 al 2/6/2012
mar-ven 10-18 sab-dom 10-19, 8 e 9 aprile aperto 10-19

Segnalato da

Enrica Mannari




 
calendario eventi  :: 




5/4/2012

Esistenze

Castello D'Albertis - Museo delle Culture del Mondo, Genova

La vita e la morte nell'arte messicana contemporanea. La mostra si propone di offrire uno spaccato della cultura messicana contemporanea attraverso l'esposizione di opere grafiche e dipinti provenienti dal Messico e dal National Museum of Mexican Art di Chicago. Lavori di Nicolas de Jesus, Gabriel Trinidad, Mario Rodriguez, Castulo Marcelino, Cesar Antonio e Nami Yuvi Sanchez.


comunicato stampa

A cura di Elisa Pacini

Dal 6 aprile al 3 giugno 2012, al Museo delle Culture del Mondo di Genova si potranno ammirare opere grafiche e dipinti provenienti dal Messico e dal National Museum of Mexican Art di Chicago. La mostra, promossa dal professor Massimo Bignardi, titolare della Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea e Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università degli Studi di Siena e curata dalla Dott.ssa Elisa Pacini, con il Patrocinio Onorario dell’Ambasciata del Messico di Roma, si propone di mostrare uno spaccato della cultura messicana attraverso lo sguardo di due pittori di origini indigene - Nicolás de Jesús e Gabriel Trinidad - che fanno della loro individualità etnica uno strumento di interpretazione della realtà. Attraverso un forte legame con la loro cultura e identità riescono a interpretare la realtà circostante e a proporre modelli alternativi di esistenza. Le opere realizzate dal Maestro Nicolás de Jesús rappresentano il tipico immaginario oltremondano messicano incentrato sulla tradizionale figura dello scheletro o calavera; una figura le cui origini si rintracciano nella tradizione azteca, e che nel corso dei secoli è giunta a costituire una delle immagini più ricorrenti e diffuse sia nell’iconografia popolare che in quella artistica messicana. A questa tradizione si rifà Nicolás de Jesús, il quale, ispirandosi in special modo all'opera dell’illustratore satirico José Guadalupe Posada, utilizza quest’immagine come strumento di denuncia sociale e politica. Attraverso il suo lavoro, l’artista rivendica la necessità di prendere posizione rispetto al mondo in cui viviamo.

L’arte diviene così un momento di profondo coinvolgimento politico e personale attraverso cui l’artista può esprimere le sue più profonde convinzioni etico-morali invitando il pubblico alla riflessione. I temi che affronta Gabriel Trinidad nelle sue opere sono legati al rapporto dell’individuo con se stesso, con la natura e con la collettività (intesa sia in senso antropologico che politico e sociale). Le figure che appaiono in ogni incisione non fanno più riferimento a un immaginario prestabilito ma rimandano ad un percorso del tutto originale ed autonomo dell’artista. In entrambi i casi gli artisti sono riusciti, pur attingendo a piene mani dalla tradizione dell'arte popolare e non, a sviluppare un linguaggio espressivo che sia personale ed efficace strumento di critica e di interpretazione del reale. In mostra saranno presenti inoltre le opere di Castulo Marcelino, Cesar Antonio, Mario Rodriguez, César Catsuu López, e Nami Yuvi Sanchez. Le tecniche usate dagli artisti per la realizzazione delle loro opere sono quelle classiche dell’acquaforte e dell’acquatinta. Il supporto sul quale la maggior parte di esse sono stampate è il “Papel Amate”, un tipo di carta in fibra vegetale ricavata dalla cottura della corteccia di “jonote” bianchi e rossi (Ficus e Ficus cotinifolia padifolia), utilizzata sin dal I sec. a.C nei codici Maya e Aztechi e tutt’oggi prodotta artigianalmente. Sia De Jesus che Trinidad, riprendendo la tradizione, realizzano questo genere di carta secondo gli antichi sistemi artigianali, schiacciando la corteccia di “jonote”, cuocendola poi in acqua con calce e cenere fino a quando non si ammorbidisce. Il risultato che così ottengono è uno strato vegetale fibroso il cui colore varia dal marrone scuro al giallo paglierino. Questo resistente materiale viene sciacquato, disposto su una tavola di legno e pestato con una pietra fino a produrre una carta sottile e delicata, la cui superficie, caratterizzata da linee di increspatura, viene fatta infine essiccare al sole.

Inaugurazione venerdi 6 aprile, ore 18

Castello D'albertis - Museo delle Culture del Mondo
corso Dogali 18, Genova
Orario di apertura al pubblico: da martedì a venerdì 10-18 (ultimo ingresso ore 17)
sabato e domenica 10-19 (ultimo ingresso ore 18) lunedì chiuso
8 aprile Pasqua e 9 aprile Lunedì dell'Angelo dalle ore 10 alle 19
Intero € 6,00 Ridotto (ragazzi 5-12 anni e >65 anni) € 4,50 Ridotto socio “Amici del Castello D’Albertis” € 3,50 Gratuito bambini 0-4 anni gruppi (1 gratuità ogni 25 paganti) € 4,50 ridotto per scolaresche (ragazzi 5-18) € 3,00
BIGLIETTI CUMULATIVI CASTELLO D’ALBERTIS+GALATA MUSEO DEL MARE ADULTI € 14,00 per la visita a Castello D’Albertis e al Galata Museo del Mare nello stesso giorno o in giorni diversi RAGAZZI € 9,00 per la visita a Castello D’Albertis e al Galata Museo del Mare nello stesso giorno o in giorni diversi
CASTELLO D’ALBERTIS+GALATA MUSEO DEL MARE+SOMMERGIBILE ADULTI € 19,00 per la visita a Castello D’Albertis, al Galata Museo del Mare e al Sommergibile nello stesso giorno o in giorni diversi
RAGAZZI € 14,00 per la visita a Castello D’Albertis, al Galata Museo del Mare e al Sommergibile nello stesso giorno o in giorni diversi Scuole (min. 15 ragazzi, 1 accompagnatore gratuito): € 3,00 E’ consigliata la prenotazione

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