Ex autofficina Porta Vercellina
Milano
viale di Porta Vercellina, 15

Up/market
dal 12/4/2012 al 21/4/2012
ore 10-19, 13 aprile fino alle 22
349 5517623
WEB
Segnalato da

Diana Marrone pr/undercover




 
calendario eventi  :: 




12/4/2012

Up/market

Ex autofficina Porta Vercellina, Milano

Primo episodio di una serie di eventi che prendono spazio e forma nei tessuti urbani ed economici di grandi citta' europee. Sono coinvolti designer, artisti, performer e artigiani in occasione di MiArt e Salone del Mobile.


comunicato stampa

a cura di Diana Marrone

upmarket starts 13 ends 22 April self commissioned open gallery. In Milan è il primo episodio di una serie di eventi che prendono spazio e forma nei tessuti urbani ed economici di grandi città europee.
Abitando temporaneamente, in forma domestica e non di shop, spazi sottoutilizzati o vuoti, fronte strada, nei momenti di maggior affluenza e richiesta di luoghi espositivi o di commercio. Come accade ad esempio a Milano, dal 13 al 22 aprile 2012 quando la città sarà animata da MiArt e subito dopo dal Salone del Mobile e dal Fuorisalone. Con il 16 aprile come trait d’union tra i pubblici di entrambe le fiere.

Per la prima edizione di upmarket, pr/undercover invita designer, artisti, performer, artigiani italiani e stranieri - scelti tra quelli promossi, sostenuti o seguiti nel corso di dieci anni di attività - ad agire in un podio espositivo ideato e finanziato dall’agenzia. Per esporre nuove opere – tra arredi, tessile, botanica, editoria, arte e performance - che rientrino nel segmento dell’abitare praticato prima di tutto dagli artisti stessi.

Creazioni autoprodotte e auto-commissionate dagli artisti selezionati occuperanno una carrozzeria in disuso, pertinenza originale di un palazzo storico di fine Ottocento tra i più belli della città di Milano, situato accanto ai luoghi del commercio dedicati al design e all’arte del quartiere Sant’Ambrogio, di fronte ad una concessionaria di auto di lusso e a pochi metri a piedi dai più noti musei pubblici cittadini e da un negozio di design.

Design (arredi, lighting, complementi), botanica, abiti, sculture edibili e cataloghi per bookable performance, fotografia e disegno, si estenderanno su oltre 300 metri quadri indoor, ad accesso libero tutti i giorni dalle 10 alle 19 dal 13 al 22 aprile 2012. Il giorno di apertura, venerdì 13, fino alle 22.

Il focus curatoriale si concentra sulla modularità o la componibilità (anche nel tempo, per progressivi accumuli di oggetti, status, statements) e rivela alcuni grandi innamoramenti per un materiale (marmo, alluminio, carta, glassa, meringa, legno) o per una tecnica.

upmarket è dedicato esclusivamente alla creazione di un interno domestico di nuova generazione, più che fornire solo idee autoriali, artiginali o limited edition per uno shopping à la page (dalla cucina al living fino alla moda).

upmarket si compone di arredi, botanica, habitat e sculture edibili di Simone Berti (Milano/Berlino), Danilo Capasso (Napoli), Natascia Fenoglio (Milano), serenagaldo (Milano/Atene); Alice Guareschi (Milano/Parigi); Greece is For Lovers (Atene), Patrick Hubmann (Milano), Giacomo Ravagli (Pistoia/New York), Karen Ryan (Londra), Nicola Toffolini (Firenze), Von Pelt. In aggiunta, nuovi lavori di Alessandro Cimmino (Milano/Levanto), Sabine Delafon (Milano/Grenoble), ed altri, con la speciale partecipazione di Esterni Service che arreda alcune aree della mostra con tavoli, transenne/fioriere ed il lighting dello spazio. Infine di un instant book ongoing di pr/undercover, Bookable. Beta Tank, interessato a partecipare con un suo nuovo progetto di cui ci ha confermato in gennaio la tipologia, solo in data 22 marzo ha affermato di non essere stato in grado di produrlo. Ci dispiace per la sua mancanza di professionalità.

Simone Berti è un artista e scultore italiano che vive e lavora tra Milano e Berlino ma è nato ad Adria (Veneto). Oltre dodici personali, tra cui alla Galleria Massimo De Carlo a Milano, Villa Medici a Roma, GAMeC a Bergamo, Sales ancora a Roma e da ultimo alla Galleria Vistamare di Pescara, Berti, impareggiabile, per upmarket – indeciso se continuare a lavorare sulla ceramica per creare delle non-lampade – ha alla fine optato per il legno e dei non-tavoli in varie dimensioni.

Natascia Fenoglio, designer ed artista italiana, è stata tra le fondatrici di Ciboh, un collettivo attivo a Milano dal 2003 al 2009. Per upmarket, Natascia Fenoglio è l’autrice del postoristoro che offrirà zuppe non-stop in uno speciale box. Ma sarà l'oggetto/soggetto del primo capitolo di un catalogo di performance edibili (le torte/sculture di Natascia saranno al postoristoro) che è ideato ed edito da pr/undercover in edizione limitata. Più che un libro di ricette di torte, è un catalogo concettuale per prenotare ed acquistare, ovunque nel mondo le invenzioni di mondi degli artisti di volta in volta recensiti. Bookable, questo il titolo del catalogo on-going che recensirà performer ad ogni nuova apparizione di upmarket, è firmato da Diana Marrone, editor, da Danilo Capasso art director e, nella prima apparizione, da Beppe Brancato come direttore della fotografia ed autore degli scatti.

serenagaldo è un brand che coincide con il nome reale di una designer italiana, che vive e lavora tra Milano ed Atene, creando accessori moda (borse, gioielli, pochette) che si contraddistinguono per un forte approccio progettuale e il look assolutamente non ordinario. Per upmarket presenta due prodotti in anteprima mondiale che sono made and manufactured in Greece: due borse componibili, MUTO e la serie Folds.

Greece Is For Lovers è nato ai piedi della collina dell’Acropoli (Atene) nel 2006 e da allora produce ed esibisce design made in Greece nel mondo (a Milano sono stati tra i finalisti della recente edizione del premio Elle Décor Awards con Slice Me Nice, tagliere in marmo con pestino a forma di racchetta da ping pong). Le menti creative dietro il brand si sono date la missione di introdurre un nuovo senso di “grecità” nel design contemporaneo, mescolando i più speziati caratteri principali del loro paese: humour, ironia, nonchalance e stravaganza. Per upmarket presentano, tra gli altri pezzi, due oggetti, uno in serie limitata ed uno open che insieme formano la loro ultima collezione.
‘Atlantish: Quite like Atlantis’, è un decanter in argilla (7 pezzi) e una sciarpa di seta in edizione aperta accompagnata da una tovaglia da tavolo.

Alice Guareschi è un’artista italiana con base a Milano, ma attualmente in residenza alla Cité des Arts di Parigi. Il suo lavoro si configura nel tempo come un'articolata costellazione di parole, immagini in movimento e oggetti, che prende forma e significato sia per quanto viene esplicitamente detto o si vede, sia per quanto resta taciuto o fuori campo. Materiali e tecniche diverse quali il video, la scultura, il testo, sono usati liberamente: forse perché il modo in cui l'artista si mette in relazione alle cose e ne fa esperienza è in realtà sempre volutamente affine a quello di chi scrive. Alice Guareschi presenta ad Upmarket alcuni lavori recenti qui riproposti in relazione a un contesto differente.
Untitled (infinite interrupted) è del 2007: una serigrafia su legno, un oggetto da parete con bordura in alluminio che sembra un bersaglio, ma in cui la "funzione normale" (il fatto di poterlo colpire al centro) è idealmente resa impossibile dal movimento della spirale che sprofonda nel suo interno. La stessa immagine, in dimensione ridotta, sarà anche riprodotta in un multiplo su carta (stampa digitale su carta fine art).

Del 2010 è i giorni e le ore, piccola scultura in ceramica, raffinato centerpiece realizzato in 6 pezzi unici: in ogni singola edizione rimane identica la dimensione dell'oggetto, ma varia la disposizione dei sette solidi sulla superficie di base e il colore di finitura dello smalto. In mostra in azzurro, per gli altri cinque pezzi i colori variano tra verde, rosa, arancione, giallo, sempre in delicati toni pastello.
Del 2011 è “Distance becomes the secret language with which the conversation takes place”, piccola stampa fotografica a colori cm 6x8 in cornice nera, ritratto al tramonto di un'opera omonima dell'artista installata in permanenza sull'isola di Pantelleria.

Patrick Hubmann è un designer austriaco che vive e lavora a Milano da dieci anni. Collaborazioni internazionali con gruppi di ricerca e partecipazioni a design week estere (da ultimo quella viennese), è stato appena nominato direttore creativo di esterni. Si è dedicato anche alla libera docenza e ha collaborato per speciali programmi di riabilitazione e formazione promossi da enti pubblici e fondazioni, tra cui la Fabbrica di Olinda, presso la quale ha diretto la falegnameria il cui team era formato da persone con disagi mentali, e l'istituto penale minorile Beccaria di Milano.
Patrick è soprattutto un artista e un artigiano "relazionale" che lavora prevalentemente, se non esclusivamente, con il legno. Giardini urbani portatili, panchine/ponti, transenne/fioriere, carriole/tavoli e nuove architetture per spazi temporanei in cui riattivare o far nascere la socialità e lo scambio: Hubmann è intrigato da cosa il design può fare, specialmente per lo spazio pubblico o per nuovi habitat che vengono fuori da crisi urbane o fratture nel corpo sociale.
Ad upmarket, progetta e costruisce Centrepiece Basins una intera sala da bagno in rovere intagliato e assemblato ad incastro. Appassionato di spazi condivisi e luoghi pubblici, per la prima volta si cimenta nella progettazione di un ambiente domestico, tra i più intimi e privati.

Giacomo Ravagli - artista-scultore appena trentenne che come designer lavora da un anno ed espone con Nilufar Gallery – presenta a upmarket una nuova collezione di arredi realizzati a mano, intitolata Alpi, con marmi di scarto di diverse tipologie e colori che il designer trova in discariche o compra da speciali reseller di cocciame (prevalentemente destinato al mercato dell’edilizia e dei riempimenti di terreno). Li taglia e li unisce dotandoli di geometrie, spessori ed incastri inediti: con essi forma tavoli, lampade, consolle, sedie ed ottomane con curiosi inserti tessili e grandi masterpiece componibili e customizzabili all’infinito. Per interno e per esterno. Ed esorta chi possiede marmi e desidera demolirli, ad affidarli a lui per farli rivivere, in forma e funzione, prima di abbandonarli al declino perché quei pezzi di pietra prima sono stati montagne e pezzi di paesaggio - per sempre sottratti a qualche luogo del mondo per il privilegio di pochi.
Ravagli sarà in mostra anche alla Galleria Nilufar con un nuovo pezzo in edizione aperta – un grande e componibile chandelier in rame intitolato Tunisia – ed una nuova famiglia di arredi in marmo in edizione limitata, Home Around a Void.

Karen Ryan è una designer inglese che predilige progetti concettuali e critici. Laureata con MA in design al Royal College of Art nel 2001, vive a Londra. Necessità, destino e autobiografia, rovesciamento dell’ordine costituito, sono le influenze chiave della sua pratica come designer. Spesso usa materiali scartati o rifiuti, abbondantemente prodotti dal consumo di massa e dalla moda.
Per upmarket disegna e produce Portrait Chair, una nuova sedia creata e prodotta in Inghilterra. Strati di pelle provenienti da una valigia ed una borsa sono impreziositi da bottoni trovati e cuciti insieme con cotone rosso (come se fossero le connessioni nervose della mente): formano la spalliera; le braccia sono mobili ma il resto del materiale è fisso al corpo della seduta. E’ il ritratto di una donna ma è anche un nuovo gesto artistico: Ryan compone ritratti di umani in forma di sedia. Adorerebbe andare nelle case dei suoi clienti ed usare i loro scarti per fare loro una sedia-ritratto. Anche se il pezzo in mostra è il primo esempio di una serie in sviluppo, il metodo di lavoro può essere replicabile ed applicabile all’infinito, dando luce a pezzi differenti vista la natura dei materiali che lo compongono.

Nicola Toffolini è un artista visivo, architetto e performer (con il suo gruppo di teatro Cosmesi) nato nel 1975 a Udine, attualmente vive e lavora a Firenze. Per upmarket espone una speciale edizione botanica in teca intitolata Minuti volumi mutevoli a regime di crescita disturbato, esibita in diversa forma al Green Platform alla Strozzina, poi al SUPEC di Shanghai in occasione dell’Expo. Si tratta di due grandi teche di vetro che ospitano piante vive all’interno, la cui vita è codificate e regolata da una complessa installazione di luci creata e realizzata dall’artista al pari del suggestivo contenitore.
Il lavoro di Toffolini è caratterizzato da un’estetica esatta e da un uso prolifico e sempre differente di scatole trasparenti auto-progettate e auto-costruite. Esamina come la natura esista nel mondo contemporaneo e in particolare esplora come sia possibile preservarla artificialmente in ambienti sterili. Per il pubblico, il lavoro di Toffolini rivela le relazioni tra elementi intrinsecamente differenti come la natura e l’artificio. “Trasparenze didattiche” che per l’artista rappresentano la sfida del processo creativo e il lavoro di imitare il vero modello naturale insieme ad un tentativo di riscrittura possibile.

Nessuna radice e differenti culture ne formano il dna. Nessun passato ma tante eredità, che, prima di essere dimenticate o svestite perché non sono più attuali, creano la base per la prossima avventura.
Mescolando, tappezzando, mettendo insieme attitudini e gesti artigianali provenienti da saperi diversi, Von Pelt è un nuovo marchio di design che nasce dal know-how che la sua direttrice artistica Desiree Von Pelt trasferisce da mondi à la page, dalla alla moda alle arti, rivelando un profondo e marcato senso della storia e delle tradizioni artigiane.
Von Pelt progetta tra Londra, la Spagna, l’Italia e Berlino ed ama evocare, campionare e riscrivere il sapore e le forme delle esperienze visive più forti del XXI secolo – dalla scultura alla fotografia fino alle produzioni underground – in ceramiche, credenze, sedie, lampade ed altre creazioni contemporanee spaziando dal brutalismo castigliano, ai tappeti, alla fine vetreria artistica accoppiata a fibre tecnologiche.

Ad upmarket VP presenta Collection 1/ Stations creata a partire dal tentativo di superamento dei confini tradizionali di una seduta, di un paravento e di tappeti per la casa. Combinando funzioni, modularità e poesia, Von Pelt applica un sistema costruttivo a cornice a tutti i nuovi arredi. Le cornici metalliche – forme solide – di solito hanno una funzione strutturale ma in Stations servono anche a sovrapporre chiavi di lettura ed a tenere insieme significati ulteriori, perché assemblano materiali eterogenei (juta per i paraventi accrescibili, una pelliccia per la sedia). Con un pizzico di sorpresa dal tocco cinematico: le cornici, o stazioni, si attivano con la presenza del visitatore, che le veste (o le sveste) della parte tessile dell’arredo. La sedia è anche un cappotto che può essere indossato, il paravento smette di essere tale quando la juta che lo compone viene staccata e diventa un poncho; il tappeto può essere ripiegato e “richiuso” su se’ stesso e diventare una sorta di rifugio domestico, una piccola oasi nomade dal lontano eco berbero. Nessuno dei materiali utilizzati nella prima collezione VP, quindi, ha cancellato la sua origine e può essere apprezzato anche per la sua originaria funzione.

Alessandro Cimmino, fotografo ed architetto napoletano che vive tra Milano e Levanto, ritrae il paesaggio e le tracce che su esso incidono il tempo, le politiche di pianificazione e la tecnologia - con particolare interesse alle trasformazioni subite dalle od agite nelle città contemporanee.
Ad upmarket trasferisce il suo metodo di lavoro, e parte del desk del suo studio. Presenta un nuovo progetto fotografico, in anteprima assoluta: una ricognizione delle architetture dello spettacolo e del cinema fatta in uno dei più famosi teatri di posa del mondo, attraverso sei contatti 20X25 cm in bianco e nero, ottenuti dalle lastre 8”x10”della macchina fotografica Deardorff con cui Cimmino ha realizzato le riprese.

Seconda Visione, questo il titolo della nuova serie fotografica, è presentato come fosse un album lineare a parete, sotto plexiglass, che dischiude solo una selezione da una più vasta libreria di 20 immagini che l’artista ha realizzato dal 2010 ad oggi. Cimmino ritrae falsi habitat che tanta parte hanno avuto a formare l’immaginario domestico ed urbano dell’audience ad ogni latitudine e ne indaga la rappresentazione con un occhio da progettista oltre che da fotografo.
I sei contatti esposti in sequenza, possono essere acquistati in formato 20x25 in edizione di tre o in alternativa possono essere stampati su carta fotografica 110 cm x 138 cm montata su Dibond in edizione di 3+1.

Sabine Delafon, artista concettuale e performer francese che vive e lavora tra Milano ed il mondo, per up/market si occupa con ossessione e fede, convinzione e credenza visionaria di botanica ed è protagonista di questa insolita sezione della mostra, forse la più potente.
Sabine presenta una delle sue serie di maggior successo, che è iniziata da lungo tempo come la maggior parte dei suoi lavori. Più precisamente nel 1999 e va ancora avanti: upmarket ospita quattro dei suoi 3000 Quadri Fogli, pezzi unici, numerati da 1 a tremila creati in differenti dimensioni. Si tratta di veri quadrifogli che l’artista trova e poi scansiona in pose insolite oltre che tutte diverse, arricchendone il ritratto digitale e restituendone la naturalezza sempre verde, per poi stamparli su carta accoppiata ad alluminio.

esterni design è una collezione di oggetti nati (e testati) in contesti urbani, dall’esperienza di esterni. Oggetti pensati per disegnare spazi pubblici di incontro e interazione tra le persone. Sono oggetti dal design semplice, pensati per essere montati e smontati più e più volte, per disegnare spazi e relazioni ogni volta diverse.
Sono oggetti che si prestano a essere usati, vissuti, reinterpretati.
Sono oggetti di tutti. Ad upmarket esterni design presenta esterni service, nuovo servizio di scelta e prenotazione (anche per noleggi) del catalogo Esterni, e ha in mostra (e in uso!) Cavalletti e Transenna. Il primo è un sistema modulare di basi per tavolo e la seconda è il superamento della tradizionale barriera che diventa dove al segno che solitamente separa, divide e allontana (sbarra di ferro o asse in legno dipinta di rosso e bianco), si sostituisce una piccola vasca di legno portafiori.

Orari di Apertura e Informazioni:

upmarket è la prima edizione di un format ideato da Diana Marrone e proprietà di pr/undercover che si svolgerà in altre città europee esplorando spazi sottoutilizzati, vuoti, abbandonati o mai dedicati alla creatività auto-commissionata e dalla forte valenza artigianale.

Art night con MiArt: venerdì 13 Aprile 2012, dalle 19 alle 22

Viale di Porta Vercellina 15 – 20123 Milano
Trasporti Pubblici
Metro Sant’Ambrogio o Conciliazione
BUS: 58,68,74
TRAM: 16, 19
Orari: da venerdì 13 a domenica 22 Aprile 2012 ore 10-19 (orario continuato, accesso libero)
Nota: cocktail e postoristoro tutti i giorni dalle 11 alle 19

IN ARCHIVIO [1]
Up/market
dal 12/4/2012 al 21/4/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede