Cantiere
Line Depping
Jakob Jorgensen
Elisa Honkanen
Peter Johansen
Elia Mangia
Simone Simonelli
Il collettivo Cantiere per pratiche non-affermative inaugura 'Cantieroteca', l'Archivio del Cantiere, un punto di riferimento per la ricerca su criteri di produzione alternativi nell'ambito del design. Uncovered 2012: il gruppo rinnovato si confronta sul concetto di qualita' del design.
Cantieroteca
Archivio del Cantiere, un progetto del Cantiere per pratiche non-affermative
Il collettivo Cantiere per pratiche non-affermative inaugura - in collaborazione con Careof DOCVA - ‘Cantieroteca’, l’Archivio del Cantiere, un punto di riferimento e di connessione per la ricerca collettiva su criteri di produzione alternativi nell’ambito del design. ‘Cantieroteca’ è un luogo fisico, che per il suo primo anno di attività ha sede presso Careof, alla Fabbrica del Vapore.
In occasione della sua apertura, durante il Salone del Mobile, ‘Cantieroteca’ dà particolare rilievo alla sezione dedicata alle auto-produzioni editoriali, invitando i professionisti e il pubblico a contribuire attivamente alla crescita dell'Archivio e al dibattito relativo al ruolo e alle condizioni di lavoro del designer. Dal 17 al 22 aprile verranno raccolti dati e testimonianze attraverso un questionario e video-interviste realizzate nei vari luoghi del Salone.
“Siamo un gruppo di giovani designer italiani che si sono incontrati nell’autunno del 2011 a Milano, nell’ambito di un progetto di residenza a Careof. Da allora, insieme ci impegniamo per fare domande, studiare e sperimentare strutture di supporto per pratiche di design di approccio critico. Come designer, ci sentiamo profondamente coinvolti nella fabbricazione non solo di oggetti, ma anche di relazioni, processi, linguaggi ed immaginari collettivi. Riteniamo importante domandarci a che tipo di società vogliamo contribuire con il nostro lavoro, che posizione ricopriamo all’interno dell’economia vigente e come possiamo mettere in discussione questa posizione. Il Cantiere è il luogo - virtuale e fisico - dove portiamo avanti queste ricerche, secondo modalità di azione collaudate di volta in volta. Il Cantiere è anche il luogo dove ci prendiamo cura del nostro divenire collettivo. Siamo aperti a varie forme di collaborazione e a quanti interessati a partecipare”.
Il Cantiere per pratiche non-affermative è composto da: AUT, un collettivo di designer del prodotto e della comunicazione; Brave New Alps, un collettivo che si occupa di tematiche sociali e politiche volte al cambiamento nell’ambito del design della comunicazione con attività di ricerca e formazione; Stefano Capodieci, illustratore e grafico che affronta per mezzo di infografiche e mappe le relazioni tra ambiente, tecnologia e salute; Isacco Chiaf combina infografica e performance, attualmente si autofinanzia con marketing sovversivo autoprodotto; Francesca Coluzzi, designer che opera nell’ambito della ricerca sulla visual culture attraverso metodi di indagine collettiva; Caterina Giuliani, illustratrice e grafica interessata al discorso critico intorno alla comunicazione visiva; Manuel Guadagnini lavora nell’ambito della comunicazione visiva creando un discorso attorno a fenomeni sociali; Giovanna Zanghellini, designer di oggetti che incorporano narrative su tematiche sociali e politiche.
http://pratichenonaffermative.wordpress.com/
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Uncovered 2012 - Qualities
a cura di Michela Pelizzari e Federica Sala
Dopo l’edizione del 2010, che svelava dettagli e retroscena degli oggetti in mostra raccontandone i processi produttivi, il gruppo, in parte rinnovato, - costituito da Line Depping e Jakob Jorgensen, Elisa Honkanen, Peter Johansen, Elia Mangia, Simone Simonelli - si riunisce questa volta a Careof per confrontarsi intorno alle qualità del design. Quali caratteristiche conferiscono all’oggetto lo status di ‘design di qualità’? Durata nel tempo, accessibilità, funzionalità, impatto ambientale, innovazione, contenuto emozionale? Ciascun progettista elabora i propri valori progettuali definendo differenti idee di ‘qualità’.
Come sottolineano i danesi Line Depping e Jakob Jorgensen: «l’attuale crisi finanziaria non consentirà più i livelli di crescita e di consumo degli ultimi anni e renderà più complicato l’approvigionamento di risorse. Ci attendono sfide ambientali oltre che finanziarie, alle quali dobbiamo tutti far fronte. Per noi designer questa sfida è particolarmente impegnativa; dobbiamo riflettere su come prestare maggiore attenzione nel proporre nuovi oggetti. Di che cosa abbiamo realmente bisogno? Di cosa possiamo privarci? Quali scelte sono realmente responsabili dal punto di vista ambientale?»
Anche per Elia Mangia il contesto economico attuale pone il designer di fronte all’esigenza di elevare i parametri di qualità. «Più in generale, non credo si possa ricondurre ad un preciso requisito la qualità finale di un oggetto. La sua realizzazione è un processo complesso e articolato, non il risultato di un atto creativo isolato e solitario» dove sono fondamentali «il rigore e la coerenza adottate in fase di realizzazione, la caparbietà nella cura dei dettagli, la capacità di interagire con tutte le professionalità coinvolte nel processo».
Se Elisa Honkanen affronta progettazione e realizzazione muovendosi tra qualità del dettaglio, funzione e risultato estetico, Peter Johansen svuota le linee degli oggetti dal superfluo per proporre pezzi che, nella loro semplicità, racchiudono l’integrità di un progetto studiato in ogni dettaglio.
Nell’interrogarsi sulla qualità dei «prototipi rispetto ai prodotti presenti sul mercato del furniture design, su come interpretarli alla luce dei continui sviluppi che il mondo della produzione industriale ha subito successivamente all’introduzione delle tecnologie di rapid manufacturing», Simone Simonelli risponde alle abitudini contemporanee concentrandosi sul microliving, dove oggetti e spazi sono chiamati ad assolvere molteplici funzioni, tra il contenere e l’abitare.
www.design-uncovered.com
Line Depping, nata a Funen (Danimarca) nel 1979, vive e lavora a Copenhagen [www.linedepping.dk].
Elisa Honkanen, nata a Imatra (Finlandia) nel 1972, vive e lavora a Milano [www.elisahonkanen.com].
Jakob Jørgensen, nato a Nyborg (Danimarca) nel 1977, vive e lavora a Copenhagen [www.jjoergensen.dk ].
Peter Johansen, nato a Copenhagen (Danimarca) il 1974, vive e lavora a Copenhagen. [www.peterjohansen0501.dk ].
Elia Mangia, nato a Milano nel 1976, vive, insegna e lavora a Milano [www.eliamangia.com].
Simone Simonelli, nato ad Ascoli Piceno nel 1980, vive, insegna e lavora tra Milano e Bolzano [www.simonesimonelli.it].
Con il contributo del Comune di Milano e di Fondazione Cariplo
Immagine: Cantieroteca
Conferenza stampa lunedì 16 aprile 2012, ore 12.00
Inaugurazione martedì 17 aprile 2012, ore 19.30 in occasione del 51° Salone Internazionale del Mobile, nell’ambito di Posti di Vista RI-CREAZIONE
Careof DOCVA
Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, 20154 Milano
le mostre sono aperte: dal 17 al 22 aprile dalle 11.00 alle 20.00 / nei giorni seguenti da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00