Pensare arte e realizzare design. Esposizione in contemporanea alla mostra personale di Letizia Cariello e al Salone Internazionale del Mobile 2012
In contemporanea alla mostra personale di Letizia Cariello e al Salone Internazionale del Mobile 2012, sono presentati alcuni oggetti di design di Riccardo e Barbara Schweizer. Riccardo Schweizer, nato nel 1925 a Mezzano, nelle valli trentine del Primiero, dopo un periodo di studi a Venezia, si trasferisce a Vallarius (Cote d'Azur) per conoscere Picasso. Frequenta l'avanguardia francese, diventandone il piu' precoce e sensibile interprete italiano. La sua amicizia con Picasso e con gli artisti dell'avanguardia francese, non gli impedisce di lavorare in assoluta liberta' intellettuale. Il rapporto con la Francia, sia lavorativo che affettivo, durera' tutta la vita e lo portera' a realizzare qui le piu' significative opere pubbliche. Si spegne all'eta' di 79 anni nel settembre 2004. Attraverso gli occhi della figlia Barbara, la mostra ospita oggetti rieditati da Bosa, su modelli originali degli anni '70: pezzi che il maestro penso' per la tavola e in particolare per la coppia. Sono forme geometriche: un cubo e una sfera che magicamente si scompongono. Romeo e Giulietta, presentato nella versione bianca e rossa, e' un servizio di piatti per due persone mentre il Cubo e' un servizio di bicchieri con vassoio e due brocche. Le linee sono pulite, le forme essenziali e il risparmio di spazio, dato dai giochi ad incastro, svanisce scomponendosi, quasi esplodendo. Barbara, seguendo le orme del padre, che le diceva: 'prima fai e poi pensa', presenta un oggetto tutto suo. Il progetto e' estremamente semplice: una scala con linee rette, tanto grigio e un'illuminazione sul retro. Ha un'idea e la reinventa, la scompone, la fonde e la ritrasforma. "L'arte e' liberta' e ricerca. Liberta' dagli schemi" si legge in un'intervista a Riccardo Schweizer. Martedi' 17 aprile, ore 18.30, ingresso libero.