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31/3/2003

Segno

Hotel Villa Rosa Riviera, Rimini

Silvia Banzatti, Paolo Nava, Alessandro Roverselli

Per la rassegna 'Graditi Ospiti'

1 Aprile 2003
Rimini, Hotel Villa Rosa Riviera

Il nuovo concetto di ospitalità culturale, promosso dall'Hotel Villa Rosa Riviera di Rimini con la rassegna 'Graditi Ospiti', il progetto espositivo annuale che si rinnova mese dopo mese, continua ad aprile con tre artisti uniti da un unico filo conduttore...

Gli artisti proposti per i mesi di aprile e giugno sono accomunati dall'appartenere all'ultimissima generazione (frequentano gli ultimi anni dell'Accademia di Brera), ma non è questa la loro caratteristica principale. La frequentazione degli stessi luoghi, gli stimoli comuni e il confronto continuo su temi e tecniche, ma soprattutto la condivisione nell'esperienza quotidiana di una concezione 'alta' della vita, delle domande e dei tentativi di risposte che connotano l'esistenza dell'uomo, fanno di questo gruppo di artisti una autentica comunità creativa, capace di interrogarsi e di interrogare l'ambiente accademico, nella ricerca di maestri cui affidare la propria crescita artistica. Operazione assai difficile in un contesto confuso come è quello dell'accademia milanese.
Al di sopra di una semplice classificazione secondo i generi tradizionale (paesaggio, figura umana) che pure sono il vasto territorio iconografico della pittura figurativa entro il quale si muovono gli artisti che presentiamo, le opere scelte per l'esposizione riminese si articolano secondo due grandi categorie che hanno strettamente a che fare con la tecnica pittorica: segno e materia, alle quali sono dedicate le due mostre collettive.

Le incisioni di Silvia Banzatti giocano sul contrasto forte tra le linee morbide dei corpi e i segni neri, marcati e informali, che li coprono, offrendone solo una visione parziale. Sono ferite che interrogano e aprono alla domanda sul significato di una umanità dolente, lacerata nell'anima oltre che nel corpo.
La ricerca di Paolo Nava sul segno percorre parallelamente la strada della pittura e dell'incisione, in una relazione di reciproca e felice influenza. Dai primi paesaggi incisi a segni grafici e marcati è arrivato allo studio di corpi che emergono nella fase finale del lungo e ricco procedimento di preparazione della lastra. Le stampe non sono che l'apparire finale di una serie di passaggi nei quali Nava tratta la lastra come una scultura, dipingendola e scavandola con l'acido in una successione di interventi, ciascuno dei quali potrebbe costituire un'opera a sé. Il risultato è una figura evanescente, che potrebbe ricordare quasi un paesaggio. Così la pittura si fa segnica, marca la tela con tratti forti per far emergere paesaggi che diventano sempre più astratti.
Decisamente insoliti i paesaggi di Alessandro Roverselli, immagini di un panorama urbano conosciuto, osservato all'inizio da un ardito scorcio di sott'insù, che si trasformano in visioni immaginifiche di nuovi e impossibili paesaggi grazie a una rotazione dello sguardo. Lo spostamento del punto di vista è progressivo e determinato dall'andamento di un segno grafico sottile e deciso, che imprime alle linee un movimento inclinato. Originali anche le soluzioni tecniche, frutto di una ricerca sui caratteri del segno e sui materiali, come l'utilizzo di matita litografica su acetato o di pastello su carta velina, fino alla rielaborazione per mezzo di fotocopie (che permettono tra l'altro di realizzare copie speculari dei disegni su acetato).

L'esposizione è visitabile tutti i giorni in qualsiasi orario nelle hall dell'albergo. L'ingresso è libero.

Rimini, Hotel Villa Rosa Riviera

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