Bruno Ceccobelli, Claudio Bianchi e Gianluca Murasecchi adottano linguaggi complessi, ricchi di rimandi e simbologie, di sperimentazioni grafico-materiche e iconiche, per realizzare opere che sono, ciascuna, dei mondi compiuti.
a cura di Guglielmo Gigliotti
Mercoledì 18 aprile 2012 alle h 18:30 nella sede di Bibliothè Contemporary Art Gallery in via Celsa
4/5 - Roma, avrà luogo il terzo appuntamento del ciclo di mostre/incontri Ginnosof isti, realizzato in
collaborazione con la Commissione Cultura di R oma Capitale. Si inaugura questa volt a la tripla
personale di Bruno Ceccobelli | C laudio Bianchi | Gianlu ca Murasecchi dal titolo : Il poco è tutto a
cura di Guglielmo Gigliotti.
Ceccobelli, Bianchi e Murasecchi adottano linguaggi complessi, ricchi di rimandi e sim bolo gie, di
sperimentazioni grafico-materiche e iconiche, per realizzare opere che sono, ciascuna , dei mondi
compiuti – scrive Guglie lmo Gigliotti -. Ma se tra i materiali adottati non ci fosse il sentimento della
essenziale povertà del respiro meraviglioso delle cose che viv ono e poi muoio no, questi sarebbero
mondi spezzati, mondi senza respiro.
Uovo di cosmo di Bruno Ceccobelli racconta di un uomo a forma di uovo e del suo sogno di essere
cosmo. Come può una sola im magine racchiudere significati così alt i? Adottando la strategia della
povertà, dicendo quel che basta e nulla più, essendo vera in tutti i suoi punti, vera come un filo
d’erba che non si sforza di essere se stesso.
La storia raccontata da Claudio Bianchi è antica come il testo indiano da cui è tratto il titolo: La
nat ura provvidente mi porge tutti i suoi frutti come una madre offre il suo latte. Pure l’arte è un
frutto della vit a, e l’ artista è un ginnosofista che si ciba di quel che i suoi occhi esterio ri e interiori
trovano, non desiderando nulla di più.
Gianluca Murasecchi, in Fat um, tesse trame segrete per arazzi celesti, incide labirinti, traccia fili che
non nascono e non muoiono, rincorre percorsi della mente e della materia, con l’intento di farle
coincidere, per rendere l’ arte più sim ile al fato, e la vita sim ile a se stessa. Anche questo è
denudamento. Perché per scoprire che il punto più profondo dell’ universo è nella nostra testa non
c’è bisogno di essere vestit i.
Il progetto Ginnosofist i. Denudati fino all’essenza, è incentrato sulla figura del ginnosofista, “il
sapiente nudo”, come i greci antichi definirono i saggi Rishi. Comprende una serie di
appuntamenti che, nel corso del 2012 (marzo/luglio e settembre/dicembre) e di parte del 2013, si
svolgeranno nella spazio esposit ivo di Bibliothè per sfociare in un convegno sul tema ed in una
mostra colle ttiva presso l’ IISF - Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e , contestualmente, in
alcune Sedi espositive istituzionali della Capitale .
Coordinato da Lori Adragna con Enzo Barchi, Ginn osof isti è frutto della sinergia dei curatori (Lori
Adragna, M aria Arcidiacono, M anuela De Leonardis, Francesco Gallo , Guglielmo Giglio tti, Iacopo
Nuti) e di artisti - tra cui Enzo Barchi, Claudio Bianch i, V ito Bongiorno, Trina Boyer, Rupa Chordia,
Teresa Coratella, Giancarlin o Ben edetti Corcos, Bruno C eccobelli, Gianfranco De M ich eli, Baldo
Diodato, Stefania Fabrizi, Ugo Ferrero, Andrea Fogli, Uttam Karmaker, Su or R osa Kim, Emilio
Leofreddi, Massimo Livadiotti, Ria Lussi, Swami Madhurya Ban Maharaja, Patrizia Molinari, Simona
Morgantini, Ch iara Mu, Gianluca Murasecch i, Luca Padroni, Anna Paparatti, Paola Parlato, Alberto
Parres, Veronica Piraccin i, Paola Prin civalli, Salvatore Pupillo, Claudia Quint ieri, Ramanuja, Jack
Sal, Silvia Serenari, Fra Sidival, Naoya Takahara, Tarshito, Fiorenzo Zaffina.
Per ritrovare una spiritualità originaria, il ginnosofista, “il saggio vestit o dal vento”, squarcia il velo
delle apparenze, si libera dal superfluo e trascende le influenze del mondo materiale - come la
totale identificazione con il corpo, la nazio nalità e il credo. Allo stesso modo l’artista
contemporaneo chiede di rit ornare alla propria essenza. Rivendica la libertà di muoversi in
un’ottica integralmente artist ica come soggetto e non più come oggetto di mercato; spogliandosi
dai condizionamenti delle fabbriche d'immagine e degli interessi economici, auspica di
riappropriarsi della peculiare “creativit à teurgica” orientandola alla conoscenza di Sé travalicando
ogni confin e geografico, religioso, cu lturale (Lori Adragna).
Calendario prossimi appuntamenti:
Martedì 8 maggio 2012
Doppia personale: Emilio Leofreddi | Patrizia Molinari
a cura di Manuela De Leonardis
Mercoledì 31 maggio
Doppia personale: Massimo Livadiotti | Stefania Fabrizi
a cura di Lori Adragna e Francesco Gallo
Giovedì 21 giugno 2012
Doppia personale: Baldo Diodato | Chiara Mu
a cura di Lori Adragna
Sintesi storica GIMNOSOFISTI: denudati fino all'essenza.
L'incontro di Aless andro Magno con i s aggi che la Grecia definì gimnos ofis ti fu uno dei più felici nella
storia antica. Confermava ciò che i viaggiatori che giungevano da oriente raccontavano s u alcuni brahmini
indiani: che vivevano in mezzo alla natura, in ass oluta povertà e spogliati di tutto. La loro nudità non
dipendeva né da fattori climatici né tantomeno, s ocioculturali, ma rifletteva un’evoluzione cos cienziale,
che li aveva portati a s pogliarsi del s uperfluo e a condurre uno stile di vita ess enziale, all'ins egna della
purezza e dell'immens o amore di Dio vers o tutte le creature. Negli ambienti filos ofici della Grecia, quei
s aggi nudi divennero per tutti i ginnos ofis ti e rappres entarono un modello di vita s oprattutto per gli s toici.
Anche nei primi s ecoli dell'era cris tiana il mito dei gimnos ofis ti continuò a propagars i, rappres entando un
ideale punto di riferimento per alcuni padri della Chies a. Dal tes to “Il modo di vivere dei Brahmani”, che
Sant'Ambrogio ves covo di Milano fece tradurre dal greco, leggiamo: «Ho il cielo come tetto, la terra come
letto. I fiumi mi vers ano da bere, la fores ta mi provvede il cibo. Non mi nutro delle vis cere degli animali,
ma la natura provvidente mi porge tutti i suoi frutti come una madre offre il s uo latte».
La mos tra Gimnos ofisti. Denudati fino all'ess enza, des idera esprimere un'arte che, s ul modello di quei
grandi s apienti, metta a nudo il pleonas tico della vita fino a coglierne l'ess enza. (Iacopo N uti)
Inaugurazione mercoledì 18 aprile h 18.30
Bibliothè Contemporary Art Gallery
Via Celsa n 4/5, Roma
Ingresso libero