Far Fabbrica Arte Rimini Galleria d'arte moderna e contemporanea
Rimini
piazza Cavour (piano terra Podesta'- Arengo)
0541 704416 FAX 0541 704410
WEB
Simone Pellegrini
dal 13/4/2012 al 2/6/2012
10-13 e 16-19,30, lunedi chiuso (escluso il 30/4)

Segnalato da

Giacomo Guidi Arte Contemporanea




 
calendario eventi  :: 




13/4/2012

Simone Pellegrini

Far Fabbrica Arte Rimini Galleria d'arte moderna e contemporanea, Rimini

Devasti. Nelle sue opere pittoriche mappe colme di simboli, guerrieri o sequenze rituali, una cosmogonia di corpi nudi, di animali e di presenze oniriche, segni e figure mitiche.


comunicato stampa

“non c'è alcun contrario della forma del mondo” Wittgenstein

mostra a cura di Walter Guadagnini

Sabato 14 aprile 2012, alle ore 18.00, si inaugura alla Far, una personale di Simone Pellegrini, a cura di Walter Guadagnini, terza mostra dopo quella inaugurale di Marchetti e quella che si è appena chiusa dell'artista triestino Serse. Con questo nuovo appuntamento si definisce così con maggior precisione l'identità di progetto e il percorso espositivo che intende articolare la nuova Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea di Rimini.

(...) Simone Pellegrini è un artista extragenerazionale, trans-epocale, lontano dall'essere catalogato o ascritto ad un gruppo, ad un genere o ad una tendenza del mondo dell'arte. Chi guarda le sue opere per la prima volta, percepisce una fondamentale diversità rispetto alle sperimentazioni dei suoi colleghi coetanei. La sua ricerca non ha punti di tangenza con la Nuova Figurazione Italiana, non ama la narrazione o l'aneddotica, non ripropone in chiave riaggiornata le istanze delle grandi avanguardie del XX secolo. La sua arte viaggia in "solitaria", verso mete molto lontane dalla nostra visuale quotidiana: occorre fare uno sforzo introspettivo e intellettuale per vedere cosa aleggia in quella cosmogonia di corpi nudi, di animali bestiali e di presenze oniriche, in quella simbologia di segni e di figure mitiche, in quello struggente miscuglio di Eros e Thanatos: uno sforzo che diventa ri-scoperta delle pulsioni profonde, piacere, rinascita emotiva ma anche - Bataille docet - indissolubilmente dolore: le opere pittoriche di Pellegrini ci ricordano essenzialmente questa grande e semplice verità, di cui spesso ci dimentichiamo: la vita è piacere e dolore fusi insieme, forze che si esprimono all'unisono nell'attimo stesso della nostra prima apparizione nel mondo: la totalità dell'essere vive di questi due momenti opposti, “di una serie di passaggi dal continuo al discontinuo e dal discontinuo al continuo”, dal piacere all'orrore, dalla vita alla morte." Perché l'umanità non vuole darsi il fastidio di vivere, di entrare in questo naturale sgomitare di forze che compongono la realtà, per trarne un corpo che nessuna tempesta potrà intaccare. (...) Marinella Paderni (Dal catalogo "Carte barbare", Galleria L'Affiche, Milano)

Il nome proprio di un apostolo e la condizione errante del ceppo familiare aggiungono all'opera di Simone Pellegrini una declinazione mistica, che in fondo non contrasta col suo alfabeto da antropologo in missione esoterica. Ma qui è un sesto continente ad essere esplorato come un sesto senso, quasi che quella regione del cervello umano, evocativamente chiamata Arcipelago Golgi, si scoprisse abitata da gruppi tribali. Genti impegnate a tracciare mappe colme di simboli guerrieri o sequenze rituali in sacrificio a una divinità che si manifesta, per un solo giorno all'anno, attraverso il dischiudersi di un gigantesco fiore carnivoro. Tra coreografie propiziatorie e liturgie processionarie, tra ideogrammi ancora da decifrare e ordalie catartiche, si dispiega la cosmogonia di una popolazione arcaica che sembra aver praticato la psicanalisi e la guerra nucleare. La parola risulta dimenticata a guardare queste vaste pergamene di giraffa con narrazioni paratattiche e atemporali. Se ancora di umani si tratta, la loro lingua è evoluta, o regredita, a un muto e complesso disegno, a profezie che non si illudono più di venir comprese, ma tracciano racconti medianici che si appellano a misteri della fede. Forse ci troviamo di fronte a un Testamento preesistente all'Antico o che succederà al Nuovo.
Massimo Pulini

Simone Pellegrini nato ad Ancona nel 1972, vive e lavora a Bologna. Dal 2003 con la personale “Rovi da far calce” inizia la sua collaborazione con la Galleria Cardelli&Fontana di Sarzana (SP). Nel 2006 inaugura la personale “Stille” presso la Galerie Hachmeister di Münster che diviene la sua galleria di riferimento per la Germania. Nel 2010 avvia, in occasione della doppia personale “Jus, il Giusto nel suo mondo”, la nuova collaborazione con la Galleria Giacomo Guidi & MG Art di Roma. Con queste gallerie è presente ad ArteFiera di Bologna e ArtCologne.

Immagine: Presentazione della vergine, 2009

Inaugurazione sabato 14 aprile ore 18

FAR - Galleria d'arte moderna e contemporanea
piazza Cavour Rimini
aperta tutti i giorni ore 10-13 / 16-19,30
lunedì chiuso (con esclusione di lunedì 30/4)
entrata libera

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