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Torino
corso Siracusa, 24a
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Sergio Vasco
dal 18/4/2012 al 8/5/2012
lunedi 15,30-19,30, martedi-giovedi 10-12,30 e 15,30-22, mercoledi e venerdi 10-12,30 e 15,30-19,30
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Sergio Vasco
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18/4/2012

Sergio Vasco

MartinArte, Torino

A Mano Libera. La mia arte come mestiere in estinzione. Dal visual design all'illustrazione grafica in un percorso di vita che va dal 1960 al 2010.


comunicato stampa

a cura di Fernando Montà

A Mano Libera la mia Arte come mestiere in estinzione – Dal visual design all’illustrazione grafica In un percorso di vita dal 1960 al 2010

Sergio Vasco “Incontrare e parlare con Sergio Vasco, prima ancora di vedere le sue opere, è come scoprire uno strano equilibrio-squilibrio di umanità, serenità e vulcanicità insieme, radici antiche e dettati moderni, distensione sociale e nel medesimo tempo polemica. Potrebbe nascere da questa affrettata somma di definizioni un “individuo” difficile da comprendere ma poi ti accorgi che stai chiacchierando con un uomo perfettamente normale con l’unica eccezione di essere un autentico artista…….Vasco conta un lungo curriculum di impegni, insegnamenti, incontri, mostre personali e collettive, inviti in tutta Italia e notevoli premi conseguiti.

Nato a Bisceglie di Bari nel 1938, Vasco si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Lecce e nel 1956 si trasferisce a Torino dove frequenta il corso di nudo all’Accademia Albertina (Scroppo), si abilita all’insegnamento di Discipline Pittoriche e di Cartellonista Pubblicitario. Entra nel mondo del lavoro (contemporaneamente porta avanti gli studi) nel 1957 e, per otto anni si applica come disegnatore di Architettura d’interni, nello sbalzo e nel ferro battuto, nella ceramica (da Cerrato al Borgo Medioevale di Torino) utilizzando il modellato con argilla e colore. ……. In Architettura è visualizzatore per alcuni tra i più qualificati studi: Studio ’65, Fiat Engineering, Fiat Eco, Sanpaolo, Gruppo Bodino, Studio Dedalo, Dionigio; le sue opere vengono collocate presso il Salone Internazionale dell’Architettura di Parigi (Stand Studio ’65).

Vasco procede parallelamente nel mondo industriale ed in quello artistico, sempre attento alle problematiche che li unisce in una continua evoluzione passando dalla plasticità alla realtà naturalistica e quindi ai messaggi. Nell’insegnamento si incontra con i colleghi Bercetti, Regosa, Ducato, (1961, presso ENALC); Gastini, Zorio, Penone, Carena, Venegoni, Ceretti e tanti altri ….(dal1969 al 1990, nei Licei Artistici di Cuneo e Torino) ….Seguono le mostre personali e collettive fino alla vincita del “Premio Arte ‘90” per la pittura, Giorgio Mondadori editore;(*) ……Ricerche e sempre ricerche dentro alla visualità ed oltre per offrire diversificate emozioni ma anche per dare modo di iniziare un dialogo sul nostro tempo e la gente, la maniera di esistere più che vivere”. Vittorio Bottino – Incontro con gli artisti - “Versatilità” di Sergio Vasco – da Corriere dell’Arte di Torino del 31/5/1991 (*) Nel 1996 riceve in Roma, dal Capo dello Stato Eugenio Scalfaro, il Premio Nazionale “Un’immagine per l’ambiente” (riservato ai docenti d’Arte).

Una pittura che, mentre costringe l’occhio a illudersi del reale, stimola l’immaginazione è vera arte….. “perché eccellente mestiere” . Albino Galvano 1973 Dalla presentazione della personale di pittura di Sergio Vasco alla Galleria P.A.C. La frase di Albino Galvano, credo chiarisca il dubbio sull’ARTE COME MESTIERE indicata da Bruno Munari nei suoi scritti. Al di là di ogni dibattito pro o contro, presentando LA MIA ARTE COME MESTIERE ho deciso con semplicità di proseguire un dialogo portato avanti con i miei allievi dello I.E.D. e del Liceo Artistico in tanti anni d’insegnamento: senza la pretesa di avere una Speciale Arte da trasmettere, cercavo la loro attenzione puntando sullo spirito di osservazione e sui percorsi visivi che sono necessari per acquisirne le basi e giungere, approfondendo lo studio e la conoscenza , ad INNAMORARSI DELL’ARTE. E’ LA COMUNICAZIONE VISIVA CHE SI PROPONE E REALIZZA UN VISUAL DESIGN (come me). Questa mostra abbraccia uno stralcio di lavori significativi eseguiti durante un lungo percorso professionale nel quale ho avuto modo di conoscere e collaborare con professionisti ARCHITETTI E DESIGNERS di grande talento; molti progetti sono nati da loro idee, spesso in embrione, analizzate in incontri. Stabilita una sintonia o simbiosi, ed entrati nel concetto progettuale e “mentale”, era possibile tradurre in tavole “pittoriche-grafiche” il progetto nelle parti più interessanti ed accattivanti, tanto da rendere partecipe il cliente, con effetti spaziali della realtà. Un AMARCORD di progetti, stili e tematiche le più varie.

Così sono nati moltissimi lavori, conquistati difficili committenti, eseguiti progetti risultati vincitori di concorsi internazionali ( “La rosa del deserto” dello Studio ’65 ), il Museo dello Spazio a Chieri ( Arch. Loredana Dionigio ). E’ da ricordare e vedere il Museo della Montagna al FORTE DI BARD, progettato dallo Studio Dedalo (Architetti Italia e Venegoni ) e tanti altri con il Gruppo Bodino ( Piero Braida Bodino ), per la Banca SANPAOLO, la fiat ECO, il Museo del Pneumatico con l’Arch. Raimondi 1990, Colli e Siam, Arch. Renacco, Arch. Liveriero e Arch. Matassi per il centro Sportivo Juventus di Nichelino. ’L’Arch. Franco Audrito, in una dedica scrive: All’artista Prof. Vasco, affinché si ricordi delle belle prospettive che ha fatto per rendere presentabili i miei brutti progetti”. Grazie Franco. Dal volume “LO STUDIO ’65 Architettura e design”. Allora perché dire “UN’ARTE IN ESTINZIONE”? La computer grafica così tecnologica, razionale e perfetta, oggi permette la realizzazione di Rendering ad alto livello di resa ma studenti ed architetti hanno disimparato la manualità. E’ PROPRIO QUESTA MANUALITA’ CHE SI STA ESTINGUENDO. Resta a noi l’orgoglio comunque di far parte di quel gruppo “DEL ‘ 900” che “A MANO LIBERA” realizzava con CAPACITA’ POESIA e PERSONALITA’, TAVOLE PITTORICO-GRAFICHE uniche e IRRIPETIBILI, riconoscibili dall’incisività del segno e dalla delicatezza dei toni e dei colori. In quei lavori c’era IL CUORE che la macchina non ha. IN TUTTO QUESTO AMARCORD non potevano mancare i MITI di riferimento: JUVARRA di Palazzo Madama (To) e della Palazzina di Caccia di Stupinigi per l’architettura. CARAVAGGIO con il suo autoritratto (in Golia) per la pittura. ARMANDO TESTA con il mio Piatto di prosciutto (mia citazione per la pubblicità). I DIVI DEL CINEMA in un gruppo di 20 ritratti, scelti tra gli anni ’60 e ’90. Sergio Vasco Torino 19 aprile 2012 Riflessioni personali sulla mostra. “A MANO LIBERA” La mia arte come mestiere. Opere dal VISUAL DESIGN all’immagine grafica.

MartinArte
corso Siracusa, 24a - Torino
orari : lunedì 15,30 - 19,30 martedì giovedì 10,00 - 12,30 / 15,30 - 22,00 mercoledì venerdì 10,00 - 12,30 / 15,30 - 19,30
ingresso libero

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