Suhub. Come per le nuvole, il cambiamento e' la caratteristica principale di queste opere: l'artista si lascia ispirare da grandi lastre di ferro ossidate e della tarlatana, un particolare tessuto di cotone semirigido.
“un reportage fantastico in una città immaginaria di fondachi e locande dove si intrecciano storie e culture diverse e si ascoltano mille e una storia”.
Suhub significa nuvole in arabo. Questo lavoro, dell’artista, Monica Di Brigida, assomiglia a una mappa per perdersi e non per trovarsi; una mappa mobile, che cambia inaspettatamente le sue vie, le sue strade e i suoi percorsi, come la vita. Non sapremo mai dove ci condurrà, non è sicura, è una mappa dell’immaginario, senza bussola e coordinate, e nel confonderci potrebbe condurci in luoghi sconosciuti, inesplorati, accessibili solo a noi stessi.
Come le nuvole, il cambiamento è la caratteristica principale di questo lavoro, in cui l’artista si è lasciata ispirare dal fascino di grandi lastre di ferro ossidate e della tarlatana, un particolare tessuto di cotone semirigido, usato in ambienti artistici nei processi di stampa calcografica, per pulire le lastre dall’inchiostro in eccedenza. La caratteristica affascinante della tarlatana è che con il tempo assorbe tutti colori e gli umori delle superfici che deve pulire, impregnandosi di sfumature sempre differenti.
Lo scontro, l’unione e la danza di tutti questi elementi dà inizio al suo raccontarci le “Mille e una notte”, testo chiave in questo progetto, perché contiene storie dentro le storie, immagini dentro le immagini, dove ognuno riesce a vedere profili, perimetri e strade diverse.
Per l’inaugurazione, l’artista ha creato un allestimento unico, dove la homegallery wo-ma‘n “indosserà” particolari foto mobili stampate su voile che andranno a sfiorare i visitatori i quali dovranno lasciarsi “danzare” dalle opere.
Inaugurazione sabato 21 aprile ore 18
Home Gallery Wo-Ma'n
via Pietro Ruga, 24 - Roma
Solo su appuntamento
Ingresso libero