'L'identita' perduta'. In mostra Beltrami espone una decina di dittici di diverse dimensioni, un paio di grande formato, e alcune opere singole del ciclo 'L'identita' perduta' sui mutamenti dei suoi luoghi d'origine - un tempo campagne, oggi grandi distese industriali - e della gente che li abita, spesso suoi familiari.
L'identità perduta
Nell'ambito delle attività espositive promosse dal Comune di Rubiera Assessorato alla Cultura, venerdì 4 aprile alle ore 18,00 inaugura nella Sala Mostre Ex Palazzo Civico di Rubiera la personale dell'artista Giorgia Beltrami dal titolo 'L'identità perduta'.
La giovane artista si è contraddistinta recentemente per la mirabile tecnica disegnitiva e per la rappresentazione simbiotica di persone e luoghi conosciuti, di epoche e generazioni diverse, parti di un unico grande racconto sulle metamorfosi del paesaggio famigliare e della gente che vive intorno a lei. In una specie di viaggio nel tempo, le immagini del passato si mischiano con quelle del presente, così differenti e distanti da sembrare altri luoghi, altre persone. La loro storia diventa il simbolo di un fenomeno ben più vasto che ha visto in questi ultimi decenni una trasformazione rapidissima del paesaggio, dei costumi e della mentalità delle persone.
L'azione di depistaggio tra la realtà di ieri e la condizione dell'oggi viene linguisticamente risolta con l'impiego del dittico, formula capace di offrire una visione simultanea e contemporaneamente binaria, giocata sul contrasto e sulla compenetrazione di diversi soggetti.
In mostra Beltrami espone una decina di dittici di diverse dimensioni, un paio di grande formato, e alcune opere singole del ciclo L'identità perduta sui mutamenti dei suoi luoghi d'origine - un tempo campagne, oggi grandi distese industriali - e della gente che li abita, spesso suoi famigliari. Queste opere si distinguono per la scelta dei materiali - tavole di legno chiarissimo trattate in modo da esaltare la venatura del legno - su cui l'artista realizza disegni finissimi a matita, in parte abbozzati e in parte finiti con sapienti giochi di chiaroscuro.
In alcuni lavori Beltrami accosta una tavola disegnata a matita ad una tavola lavorata con i pastelli, come nel caso dell'opera L'identità perduta 'Orizzonte' in cui la bambina a carponi è realizzata a matita, mentre la rete di plastica del cantiere con un intenso pastello arancione.
La mostra è stata organizzata in collaborazione con la galleria Annovi Artecontemporanea di Sassuolo (Mo) - tel. 0536/807837.
Brevi Cenni Biografici
Giorgia Beltrami nasce a Reggio Emilia il 17 luglio 1969
- Giugno 2002 Collettiva Del dire, del fare , Castello Medioevale, Montecchio Emilia RE,
a cura di Matilde Hernandez Lorente testo critico di Marinella Paderni
- Settembre 2002 Personale Pelle , Galleria Master Mirror, Modena, a cura di Marinella Bonaffini
- Dicembre 2002 Collettiva Internazionale Calendar a cura di Paola Bonora e Franco Jesurun Sezione arti visive Trieste Contemporanea
Inaugurazione: venerdì 4 aprile 2003, ore 18,00
Orario: sabato - domenica ore 10 / 13 - 16/19 altri giorni su appuntamento tel. 0522 626114
Catalogo: con testo critico di Marinella Paderni
Informazioni: tel. 0522 629403
Sala Mostre Ex - Palazzo Civico
Via Emilia Est 11, Rubiera (Reggio Emilia)