La personale, intitolata Tiki.Cosmos e curata da Maurizio Sciaccaluga, raccoglie una quindicina di tele e una serie di disegni, realizzati con uno stile senza ripensamenti, impegnato piu' a creare uno stato d'animo che a descrivere gli orizzonti.
Tiki.Cosmos
COMUNE di CARRARA
con il patrocinio della Regione Toscana
rassegna Madre Terra
Nell’ambito della rassegna Madre Terra,
l’artista tedesco Bernd Zimmer presenta a Carrara, nella sede
espositiva di Palazzo Binelli, le sue opere più recenti.
Si tratta di
un ciclo di panorami vulcanici e di visioni cosmiche dominato da colori
accesissimi, dal blu elettrico al giallo brillante, dal verde acido al
rosso fuoco. La personale, intitolata Tiki.Cosmos e curata da Maurizio
Sciaccaluga, raccoglie una quindicina di tele e una serie di disegni,
realizzati con uno stile senza ripensamenti, impegnato più a creare uno
stato d’animo che a descrivere gli orizzonti.
Scrive in catalogo il
curatore: “Eruttata dalle viscere di un vulcano, chiamata in causa da
un Big bang cosmico, evocata dai toni accesi del giallo e del rosso, la
materia è la grande protagonista dell’ultimo ciclo di tele realizzate
da Bernd Zimmer. In ogni lavoro, che si tratti della raffigurazione di
una costellazione o di un paesaggio aperto e assolato, di una montagna
che ribolle o di un bosco trasfigurato dalla luce intrisa nelle
pennellate, l’artista usa forme e colori per raccontare la natura, la
Terra, l’anima dei luoghi dove l’uomo e la vita sono ospitati. Uomo e
vita che non compaiono mai nelle opere, lasciando finalmente i ruoli da
protagonista alle scenografie: colline, campi, montagne e stelle. Con
un segno che fonde perfettamente figurazione e astrazione,
rappresentazione istintiva e progettuale, l’autore tedesco fissa nei
quadri lo spettacolo della creazione, quasi dipingendo l’istante stesso
in cui il caos prende forma e si tramuta in ordineâ€.
Nato a Plannegg, vicino Monaco di Baviera, cinquantacinque anni fa,
Zimmer ha raggiunto il successo internazionale e ottenuto grandi
riconoscimenti dalla critica intorno alla fine degli anni Settanta,
quando è stato tra i fondatori del gruppo neoespressionista tedesco dei
Nuovi Selvaggi. Un quarto di secolo fa, insieme ai colleghi Rainer
Fetting e Werner Büttner, l’artista riusci a imporre un brusco ritorno
alla pittura, dopo i trionfi europei dell’azionismo, dell’arte povera e
del concettuale. Si trattava, e si tratta ancora oggi, di una
figurazione intenzionalmente gestuale e istintiva, segnata da toni
esasperati e violenti. Tra i soggetti privilegiati dei quadri, allora
come adesso, c’erano paesaggi rigorosamente bidimensionali, che spesso
finivano per somigliare a opere astratte. Zimmer da tempo vive diviso
tra la Germania e l’Italia, dove ha trovato casa a Monteventano in
Emilia Romagna.
La mostra è la prima di un ciclo di esposizioni dal titolo Madre terra,
dedicato al paesaggio e alla figura femminile nella pittura
contemporanea. Dopo La personale di Zimmer la rassegna presenterà altri
quattro protagonisti della ricerca internazionale, da Omar Galliani
(maggio) a Sandro Chia (luglio), dal fiammingo Wim Delvoye (settembre)
a Gian Marco Montesano (novembre).
Bernd Zimmer Tiki.Cosmos
Dal 4 aprile al 10 maggio, Palazzo Binelli (ex sede della Banca
d’Italia, via Verdi 1, Carrara)
A cura di Maurizio Sciaccaluga, Intervista in catalogo di Amaranta
Pedrani
Per informazioni tel. 0585-641394
Palazzo Binelli, Carrara