E la gente va. Il nuovo ciclo di opere rappresenta un ulteriore capitolo della ricerca sul rapporto uomo-vita che, sin dagli esordi, ha caratterizzato la poetica dell'artista.
“E la gente va “ è l’ultima serie di lavori dell’artista bresciano Enzo Archetti. Il
nuovo ciclo di opere rappresenta un ulteriore capitolo della ricerca sul rapporto
uomo-vita che, sin dagli esordi, ha caratterizzato temi e poetica. Il volume “E la
gente va”, che documenta la mostra, racconta con 66 opere un viaggio esistenziale
che si sviluppa dall’alba al tramonto in un intreccio di situazioni, di atmosfere,
di imprevisti.
Archetti, nell’introduzione al libro, descrive come si sia sviluppato e
concretizzato il suo viaggio: “ Il vento continuava a portare con sé foglie, fiori
e con i fiori le sterpaglie, i suoni, i ricordi, i colori, le ombre, gli umori
della gente. Tutto era in movimento, vibrava, ogni cosa sembrava volesse entrare in
scena per essere dipinta attorno alla gente. E’ la grande scenografia del mondo.
Tutti poi sostenevano di avere una parte importante, molto importante da
interpretare: c’erano gli alberi che volevano arricchire i percorsi, il mare che
avanzava sempre più azzurro, la collina che si stendeva come un limite, il cielo
che ripeteva di dover essere sempre presente ed ovunque, le stesse foglie spinte
dal vento si sentivano indispettite perché non riuscivano ad essere protagoniste… e
poi intravedevi laggiù ventate di colore, d’oro, di luce che nell’avvicinarsi
assumevano forme indistinte ma cariche di sentimenti.
La ruggine, addirittura, si gongolava di gioia perché, non solo poteva fare da
sfondo ad una figura leggera vestita di rosa, ma poteva diventare una barriera in
primo piano per dare risalto all’oro e al verde che erano dietro di lei.
I più soddisfatti erano senz’altro i brillantini, gli specchi, l’oro zecchino,
l’argento fino perché avevano il potere di trasformare il reale in surreale, il
grigio in luce.
C’era chi spingeva e chi pretendeva di avere la precedenza come gli aquiloni, le
gocce d’acqua, la notte, il flauto di Pan, l’aria, la polvere, le ragnatele e c’era
anche chi sostava ormai da molto tempo e non riusciva assolutamente ad emergere, a
farsi sentire e rispettare: veniva così allontanato nel silenzio e nell’abbandono
dai colori decisi e dalle forme più libere. Ma sicuramente tutti gli esclusi, prima o poi, si faranno risentire, ribusseranno e
dovranno essere accolti e accontentati.
Sono visioni in campo lungo, ma anche volti, sguardi proiettati su
percorsi. Sono grandi occhi che riflettono gli azzurri del cielo, sono
passaggi, racconti, trasparenze, mete lontane e tanti sogni. Sogni che
srotolano i loro fili in grado di ricucire anche gli imprevisti, appunti
di viaggio lasciati incompiuti, valigie che non servono più, muri che
limitano l’infinito che è sempre più in là. E così la gente continua il
proprio viaggio dall’alba al tramonto, su strade, sentieri, nelle case,
in riva al mare, nello spazio, in collina, nei pensieri e incontra
pagine bianche che pretendono di essere descritte con segni e strati di
colore.”
Gli spazi di “Dimensione Casa” di Travagliato ben si prestano a contenere, e a volte
amplificano, quei bagliori di luce che le opere emanano in un percorso di spazi
abitativi.
Alle ore 22 della serata inaugurale avrà luogo la performance mimico-teatrale “E la
gente va”, ispirata al tema della mostra, messa in atto dagli allievi del 1° anno della Scuola
dell’Attore E. Marconi diretta da Maura Benvenuti e Paolo Djago per SCENA SINTETICA.
Testo e sceneggiatura di Antonio Fuso, coreografia di Giulia Gussago.
Info: Enzo Archetti
via F.Lana 8 - 25122 Brescia
info@enzoarchetti.it, http://www.enzoarchetti.it, tel. 03042119
Inaugurazione: giovedì 26 aprile, ore 21 - Introduce Agostino Garda
Dimensione Casa
via Conciliazione 42 - Travagliato
Orari: : 15-19 (tutti i giorni, domenica compresa)
Ingresso libero