Liceo Artistico Statale Frattini
Varese
via Valverde, 2
0332 820670

Luigi Sandroni
dal 27/4/2012 al 19/5/2012
lun-ven 9-17.30, sab 9-13.30

Segnalato da

Massimo Conconi



approfondimenti

Luigi Sandroni



 
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27/4/2012

Luigi Sandroni

Liceo Artistico Statale Frattini, Varese

Incontri. L'esposizione ospitata presso lo Spazio Rossi del Liceo e nel Museo Flaminio Bertoni presenta un centinaio di disegni, tele, lavori plastici e istallativi di rigore formale e contenutistico.


comunicato stampa

Con questa esposizione dell’artista e grafico gallaratese Luigi Sandroni( classe 1933) , riprendono idealmente la serie di Incontri con l’arte contemporanea iniziati fin dal 1995 nella vecchia sede del Liceo ( di via Milano, 9 atti a promuovere personalità dell’arte e della cultura contemporanea , di interesse nazionale. L’esposizone ha lo scopo di presentare al pubblico varesino, ed in particolare agli allievi del Liceo, ed ai frequentatori del Museo Bertoni , uno dei protagonisti della produzione di graphic designer storici: come scrive Fabrizio Rovesti , nel catalogo che accompagna la mostra:”Pensare che l’uso del computer nel graphic design, o in altri ambiti , sottragga semplicemente manualità – è stato detto- significa non cogliere le sottili modificazioni che produce l’interazione con i sistemi digitali, partendo dall’estenzione protesica del mouse, un’estensione sia fisica che mentale del nostro interagire con il computer”: Sandroni ha usato il computer nella produzione della comunicazione visiva fin dalla metà degli anni ottanta, tuttavia il mezzo informatico è servito all’artista designer per puntualizzare le idee e specificarle, elaborarle, anche se la base di partenza è stata, come ben si potrà ben vedere in mostra , sempre lo schizzo a matita, la frequentazione sempre puntuale fin dagli anni della formazione( 1950 e oltre)della pittura, dapprima nella sua trama figurativa e poi sintetica hanno aiutato il grafico e l’artista ad affrontare il tema dell’espressione figurativa, travalicando i confini, andando ad un certo punto oltre alla copia dal vero ed alla interpretazione della natura.Scrive ancora Rovesti:”L’impiego del computer per creare prodotti della comunicazione visiva ha comportato per Luigi Sandroni, a metà degli anni 80, non una sottile modificazione, ma un sostanziale ripensamento de L’art pour l’art .In seguito a tale esperienza creativa, la ricerca che intraprende fa tabula rasa di quell’ordito disegnativo sensibile ai richiami emozionali con cui ha rappresentato sino ad allora il mondo reale.

Ora si tratta di riflettere sugli elementi stessi del fare arte, andando verso un ambito più concettuale a scapito di quello meramente narrativo, continuando ad usare gli strumenti classici…”Già Silvio Zanella alla fine degli anni novanta a proposito di Sandroni rilevava a proposito di un’opera dell’artista:Il Giudizio(1997):una.”..condizione di costrizione, d’isolamento, d’incomunicabilità, ma anche di globalizzazione, dell’uomo contemporaneo..”. E’ così con estrema lbertà che Sandroni si impossessa della geometria dapprima nella serie dei” grandi vetri”, poi nell’uso costante della forma quadrata. Successivamente nella esplorazione della tridimensionalità, una tridimensionalità allusiva metaforica, razionale, che serve a volte ad essere modello per le allusive e geometriche forme dipinte, per i disegni lindi e scevri di orpelli grafici o pittorici, disegni che acquistano loro autonomia espressiva, anzi disegnativa, quasi eserci di didattca del segno e dello sfumato. Alla metafisica della pittura , all’allusione al mondo reale, intanto Sandroni conduce una nuova ricerca sulle superfici e sui materiali plastici. Ricerca che lo porta a produrre superfici bianche appena increspate dallo piegarsi del materiale, dal contrasto tra bianco e nero, tra tagli e sollevamento. Sembrano ricerche parallele e pluridisciplinari le sue , che l’hanno portato poi ad esguire la grande sfera trasparente” sensibile al movimento umano” per munita di sensori elettronici, esposta all’ingresso nello spazio CLIP , all’ingresso del Liceo Artistico.

Un’artista Luigi Sandroni, poliedrico e tutto da scoprire, un grafico e produttore di immagini coordinate di ditte come Orlandi, Cantoni e altre tra le migliori del panorama lombardo fino agli anni novanta, di impronta classica. Tutto da scoprire nelle due sedi dell’esposizione con un centinaio di , disegni, tele, lavori plastici e istallativi di sicuro rigore formale e contenutistico.

Catalogo di formato 15 x 15 stampato in N° 300 Copie- Grafica Essezzeta - aprile 2012 Varese

In occasione della mostra è stata prodotta un’acquaforte acquatinta originale di Luigi Sandroni- in tiratura di 50/ 50 copie da Roberto Giudici stampatore d’arte in Buimo Superiore di Varese.

Per info e acquisti: artisticova@tin
Luigi Sandroni
Via Aosta 2 – 21013 Gallarate Tel. 0331 797523
Mail:luigi.sandroni@fastwebnet.it

Sedi:
Spazio Rossi del Liceo Artistico Statale “Angelo Frattini” di Varese
dal 28 aprile al 20 maggio 2012,

Museo Flaminio Bertoni
Orari: giovedì, sabato e domenica dalle ore 14,30 alle ore 18,30.
L’esposizione rimarrà chiusa il 1° maggio e l’8 maggio (Santo patrono della città di Varese).

Inaugurazione 28 aprile ore 11,00
Drink di benvenuto all’inaugurazione, ore 11,30 atrio d’ingresso Museo Flaminio Bertoni, prospiciente il Liceo Artistico 2 A. Frattini” sempre in via Valverde 2 – Masnago di Varese.

Liceo Artistico Statale “Angelo Frattini” di Varese
Via Valverde 8 Varese
orari dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 17,30,sabato dalle 9,00 alle 13,30- domenica chiuso.
Ingresso libero

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