Nachtmonolog. Testo di Angelika Kallenbach, performance di Regina Schrott e dipinti di Elias Maya. I lavori di Maya rappresentano una sequenza di sogni in cui si aggirano esseri amorfi.
A cura di Nicoletta Mezzanotte von Buttlar
Testo di Angelika Kallenbach, libera traduzione di Nicoletta Mezzanotte von Buttlar. Elias Maya MONOLOGO NOTTURNOIn questi dipinti notturni percepiamoin maniera evidente l’ossessionedell’artista, ovvero la lotta dell’uomoalla ricerca di senso e di scopo inquesto mondo.
Monologo nell’arte, nelle pièce teatralio nella letteratura, è la scena in cuiqualcuno resta solo a parlare, come sepensasse ad alta voce con un continuosuccedersi di pensieri e di statid’animo, quasi volesse approfondireuna situazione psicologica.
Nelle opere di Elias Maya, il monologo viene trascritto e interpretato da figure e sagome dialoganti tra loro, in uno spazio oscuro, senza alcunorientamento o sostegno. Alcuni suoi lavori rappresentano una sequenza di sogni, in cui si aggirano esseri amorfi e scurrili. Ebbene larealtà notturna ha, per Elias Maya, qualcosa di magico.
Musica:Frank von Häfen, Electronic, Wind Instrument / Heike Schuh, Saxophon
Performance: Regina Schrott
Ringraziamo per il loro supporto:Fine Art Connection
Garwain Kunstprojekte Kallenbach
Klangzeit.com
Con il Patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania Milano
Vernissage 3 Maggio 2012, ore 19,30
Spaziostudio
Via Palermo, 8 (scala di sinistra -1) - Milano
Aperta da lunedi a venerdi dalle ore 16:30 alle 18:30 e su appuntamento