Mostra personale di Nino Dore. L'uso dei colori ad acqua ha, come immediato effetto visivo, una intensissima resa illuministica, accresciuta sia dal contrappunto delle tinte audacemente accostate, sia dai rapporti di equilibrio e armonia tra la valenza dei colori e lo spazio tutto.
Nino Dore
Nino Dore è nato a Sassari nel 1932. Ha studiato decorazione Pittorica
all'Istituto Statale d'Arte di Sassari con i maestri Filippo Figari e
Salvatore Fara. Con Stanis Dessy ha studiato Disegno dal Vero e Incisione,
con Eugenio Tavolara Scultura Decorativa. Nel 1960 vincitore di una borsa di
Studio del Governo francese, si trasferisce a Parigi dove prosegue le sue
esperienze artistiche. Frequenta i corsi d'incisione dell'Atelier 17 de
l'Academie Ranson diretti da Hayter. Una successiva borsa di studio della
Fondation de la Maison de l'Italie, sempre a Parigi, consolida l'esperienza,
esponendo in mostre personali e di gruppo. Al suo rientro in Italia, è
chiamato da Mauro Manca all'Istituto Statale d'Arte di Sassari per insegnare
Disegno dal Vero e Decorazione Pittorica. Ha fatto parte del gruppo 'A'. Dal
1970 risiede a Roma, fa parte del gruppo di artisti di 'Spazio Alternativo'
e successivamente del gruppo di artisti della Galleria 'l'Ariete'.
'Dell'attività artistica di Nino Dore va subito chiarito un presupposto:
acquerelli e disegni non rappresentano una fase marginale o subordinata alla
produzione pittorica; al contrario, ne sono l'ideale prosecuzione ...
A dispetto degli anni, acquerelli e disegni non sembrano avere subito le
angherie del tempo; miracolosamente non invecchiano, continuano a mantenere
quella stessa freschezza che Mauro Manca gli riconosceva già alla fine degli
anni sessanta e che oggi è ancora possibile cogliere negli ultimi lavori
datati dopo il 2000... continuità ' che non può dirsi frutto della '
ripetitività e sicurezza di operare su un terreno solido e perciò
vincente, semmai...' risultato di una scommessa: ' assicurare nel tempo la
validità di un dettato stilistico e formale' mettendo in essere 'il suo
implicito rinnovamento', nella capacità di comunicare con la stessa
intensità senza flessioni o cedimenti, l'ininterrotta funzione di
emozionare lo sguardo e la coscienza. Alla base di questo processo c'è,
immancabilmente, un consumato mestiere, praticato quotidianamente come
terapia autoprescritta e somministrata come un rito purificatore... Il rito
giornaliero del dipingere non conosce dunque distinzioni di genere e si
esercita negli oli come nei disegni, negli acquerelli come negli
inchiostri....'
L'operare artistico è sempre vissuto da Nino Dore 'come azione, energia
fisica e psichica che si traduce in un comportamento carico di indiscutibile
senso etico...
Non serve chiedersi in quale dei grandi movimenti storici s'inserisce il
lavoro di Nino Dore; riconosciutene le matrici nella stagione
dell'informale... il suo linguaggio procede in una crescita organica che
continua a sorprendere perché frutto di esperienze interiori tradotte in
sistemi compositivi sempre nuovi e variati che dalla esaltata foga gestuale
degli anni sessanta hanno portato a momenti di altissima sintesi
strutturale.
Se, infatti, negli oli si avverte più rigoroso l'impianto formale, negli
acquarelli e nei disegni si ha la sensazione di una più svincolata libertà ...
L'uso dei colori ad acqua ha, come immediato effetto visivo, una
intensissima resa illuministica, accresciuta sia dal contrappunto delle
tinte audacemente accostate, sia dai rapporti di equilibrio e armonia tra la
valenza dei colori e lo spazio tutto. In più, nel lavoro di Nino Dore si
apprezzano gli interventi ad inchiostro indiano che abbassano o alzano i
toni ottenuti contribuendo ad allargarne le infinite possibilità di
soluzioni. Inutilmente però, vale la pena sottolinearlo, si cercherà , in
questi brani di vita, un riferimento alla concretezza dei dati della realtà ...
E se il colore degli acquarelli sollecita i sensi, il tratto dei segni a
matita disturba il pensiero, costringe a cercare il nucleo nevralgico
d'infiniti percorsi che s'inseguono nel labirintico intrico di linee
avvolgenti e tortuose...
Accelerato o regolare, discontinuo o frenetico, il moto che ne deriva si
definisce a metà strada tra una scrittura automatica di ascendenza
surrealista e una più pacata morfologia zen...'
Testi in catalogo  Mariolina Cosseddu, Allestimento  Wanda Nazzari
Inaugurazione: Sabato 5 aprile ore 19,00
Dal 5 al 16 aprile, tutti i giorni, domenica esclusa, ore 18:30/20:30
CENTRO CULTURALE MAN RAY
SPAZIO POLIVALENTE DEDICATO ALLE SPERIMENTAZIONI ARTISTICHE CONTEMPORANEE
via Lamarmora, 140 Â 09124 CAGLIARI Â Tel. e fax 070/283811