E' una pittura emotiva che comunica prima di tutto attraverso il colore e la materia, in cui le immagini raccontano spesso una storia di vita, personale o occasionale; lo spettatore assiste come ad una rappresentazione in cui puo' farsi coinvolgere e partecipare emotivamente.
La coda dell'occhio
con un racconto di Antonio Tabucchi
Isabella pensa coi colori, dipinge col cuore, mette nella tela il dolore la gioia l’amore.
Si emoziona, si abbandona ai sentimenti, libera le sue ansie nella pittura.
E’ tanto giovane ma è come se avesse già vissuto tanto.
Dipinge su grandi tele, c’è coraggio e forza nei suoi colori, nelle sue storie.
E’ evidente che siamo di fronte ad una pittura emotiva che comunica prima di tutto attraverso il colore e la materia, in cui le immagini raccontano spesso una storia di vita, personale o occasionale; lo spettatore assiste come ad una rappresentazione in cui può farsi coinvolgere e partecipare emotivamente, sintonizzarsi con la sensibilità dell’artista che mette a nudo la sua sincerità .
Isabella Staino dipinge da sempre, si è diplomata brillantemente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, scrive racconti e poesie, compone canzoni, in campo teatrale ha contribuito con scenografie e sceneggiature: è un’artista a tutto raggio, dotata di capacità tecniche ma anche e soprattutto di genuinità e di grande sensibilità d’animo.
Le sue precedenti mostre a Greve, Impruneta ed a Roma nell’ex Chiesa di Santa Marta (settembre 2002) sono state degli eventi. In questa sua prima importante mostra personale a Firenze propone, insieme ad alcune opere già esposte precedentemente, un ciclo di tele che raccontano una triste vicenda a cui ha assistito appunto con “La coda dell’occhioâ€.
All’inaugurazione sabato 5 aprile vi sarà un ‘atto teatrale’ che si svolgerà dalle ore 20; si tratta della visione
Il racconto inedito di A. Tabucchi, scritto in occasione di questa mostra, è disponibile in galleria
FYR arte contemporanea
Italia - Firenze - Borgo degli Albizi 23
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